BARDI TRA SGRADIMENTO E GIOIA DEL CENTROSINISTRA
Tacco&Spillo
Dopo che il Bardi bis, durato quanto un week end napoletano, lo ha ridicolizzato in tutto il centrodestra nazionale, l’aria s’è fatta pessima per il governatore che vede ormai sfumare il seggio parlamentare con cui voleva darsela a gambe dai danni che ha riversato sulla Basilicata anche col contributo del made in Napoli che s’è portato costosamente appresso. Ora però il crocicchio che aveva messo su bulimizzando la crescita di FdI con l’ingresso di consiglieri voltagabbana e di sua fiducia gli è andato fatalmente di traverso non solo per via dell’addio di Vincenzo Baldassarre, peraltro un campione del trasformismo d’uscita e di rientro, ma soprattutto per l’ordalia inquisitoria con cui ha decapitato Gianni Rosa, facendosi nemici giurati Meloni e Donzelli, che già gli sorridevano per un seggio nella blindata Ciociaria. Eppure a volte le cattive notizie hanno anche esiti felici e così se il Bardi non vorrà rindossare le pantofole a Posillipo, dovrà ricandidarsi alla Regione, facendo gioire il centrosinistra che nonostante i perdenti La Regina e Speranza, avrà vittoria facile, grazie allo sgradimento che il settantenne riscuote ovunque, compreso il centrodestra. Ha scritto Oscar Wilde: “Non ha nemici, ma è profondamente sgradito dai suoi amici”.