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EX SCUOLA VOLTA, L’OPPOSIZIONE TENTA DI IMPEDIRE L’ALIENAZIONE

Matera, sui beni pubblici si riaccende il dibattito dopo le ultime decisioni dell’Amministrazione. La minoranza chiede sui progetti «partecipazione e condivisione»


MATERA. Si torna in questi giorni a parlare con vigore a Matera dei “beni comuni”, un tema che finora ha sempre visto maggioranza e opposizione muoversi in direzioni contrastanti. Questa volta, dopo l’immobile di via Lazazzera, il caso giudiziario del Casino Ridola e il “traballante” futuro dell’archivio di stato, sono in ballo le sorti della ex scuola media Alessandro Volta, e precisamente del grande edificio che la ospitava, ormai abbandonato da anni. Essendosi paventata la voce di una vendita dell’immobile ex Volta, le forze di opposizione sono subito scese in campo per riaprire il dibattito e cercare un confronto con la maggioranza.

Cronache Lucane che quando si tratta di beni pubblici è sempre attenta a seguire tutti gli sviluppi politici, ha seguito ancora una volta l’intera vicenda.

Siamo partiti proprio dal Partito Democratico, che dopo aver bacchettato l’amministrazione sulla ex- scuola Volta, mediante un comunicato stampa ha detto: «È evidente che manca un progetto complessivo per l’ottimizzazione ed il corretto utilizzo di tutti i beni pubblici in funzione delle crescenti aspirazioni della città».

I dem poi, hanno sostenuto che «L’alienazione dei beni pubblici in favore della iniziativa privata dovrebbe essere favorita solo dopo aver verificato se non siano più utilizzabili per finalità pubbliche».

E proprio sulla base di questo orientamento, il Pd ha concluso: «Suggeriamo alla maggioranza di governo della città di intraprendere un percorso di condivisione e partecipazione ».

Sempre dal versante dell’opposizione c’è stato anche l’intervento mediante un comunicato congiunto di Forza Italia, Fratelli d’Italia, Matera 3.0, Matera Civica, Coraggio Italia, Matera Futura e Matera Sempre insieme.

Tutti questi movimenti politici hanno constatato, circa la ex scuola Volta, che: «È stato confermato l’inserimento nel piano delle vendite del patrimonio pubblico e che l’edificio figura in un elenco che persegue genericamente l’intento di alienare». Proponendosi dunque l’obiettivo di evitare che lo storico immobile «Diventi l’ennesima struttura alberghiera», l’opposizione ha suggerito di «farne una naturale estensione del museo Ridola, con cui l’ex scuola confina».

L’opposizione stessa ha fatto sapere che di aver propiziato in merito un incontro tra la direttrice del Musei materani Mauro e il sindaco Bennardi.

Inoltre, a detta dei predetti movimenti politici, «non manca un indirizzo politico secondo cui l’immobile della ex scuola Volta, è un bene non trasferibile senza una serie di vincoli, a partire dal suo riuso, che rimane in chiave pubblica ».

Inoltre, l’immobile dell’ex scuola media Alessandro Volta, sempre secondo le considerazioni espresse dall’opposizione «Svolge un ruolo di testimonianza e la sua è una ubicazione ormai unica nel panorama degli immobili disponibili nel centro storico.

Una posizione strategica a ridosso di un’asse portante della città». Recuperare l’immobile e aggregarlo al polo museale sarebbe dunque, secondo gli opponenti consiliari una «Opportunità legata al drenaggio di risorse pubbliche ancora disponibili, magari con un’idea vincente prima di arrivare alla naturale scadenza per la vendita sul mercato dell’immobile».


 

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