I CIUCC S’DANN, I VAREL VANN P’SOTT
A Melfi gli amministratori litigano, la città implode
L’approvazione del rendiconto finanziario del Comune di Melfi, giunto in Consiglio il 20 maggio scorso, é stata la vera resa dei conti tra l’amministrazione di centrosinistra uscente e la nuova coalizione vincitrice dalle elezioni amministrative nell’ottobre dello scorso anno. Motivo del contendere il risultato del rendiconto di gestione 2021 che ha porta un avanzo di amministrazione di oltre 10 milioni di euro, un tesoretto più unico che raro in epoca di dissesti. La nuova amministrazione ha dunque accusato la coalizione che ha sostenuto il doppio mandato di Valvano di incapacità di spesa, un enorme spreco di risorse visto che di tale somma potrà oggi essere utilizzato solo per il 10%, avendo ereditato oltre ai fondi anche l’impossibilità di usarli per inefficienza amministrative imputabili, sostengano gli alleati di Maglione, proprio all’ex sindaco. A tali accuse ha risposto il centrosinistra che aveva indicato nello sfortunato e perdente Simonetti il candidato destinato a succedere a Valvano .
Simonetti si sa è crollato al primo turno. Ebbene in aula Nitti Bovet il 20
Maggio scorso il Pd ha invece lodato l’operato virtuoso del sindaco uscente imputando all’attuale giunta maglione incapacità amministrativa nel gestire una così ricca eredità. E non è mancata la chiamata in causa di esponenti transitati dal centro sinistra agli avversari della coalizione opposta: Destino e Panico, oggi parte integrante della maggioranza. Ferita mai ricucita per il
Centro sinistra. Tra queste beghe, ripicche e accuse reciproche, la sensazione è che si stia perdendo di vista l’obiettivo. Melfi ha le casse piene ma é paralizzata, e non ci sono colpe o scuse che tengano. É un paradosso pagato ancora una volta dai cittadini, soprattutto da quelli meno rappresentati, che si vedono negati sviluppo, lavoro, sport, cultura per incapacità di gestione. Per loro, i cittadini meno rappresentati appunto, appare assolutamente irrilevante oggi sapere a chi sia imputabile un simile stallo . Melfi sembra come implosa e se non ci rimboccherà le maniche molto presto in piazza festa campanile la situazione non potrà che crollare definitivamente