MATERA, “VICINATI” USATI COME PARCHEGGI AUTO
Anche dopo il Piano di mobilità sostenibile, permangono le criticità nella sosta dei veicoli nei Sassi
La ripresa a pieno ritmo dell’attività turistica a Matera ha immediatamente riproposto alcune criticità riguardo alla sosta degli autoveicoli nei Rioni Sassi e in particolar modo in alcuni tratti di essi che sono limitrofi o addirittura interni alla zona pedonale.
Seguendo infatti un gruppetto di turisti diretto proprio nei Sassi, non è stato difficile vedere come proprio all’imbocco dell’ APU vale a dire l’area pedonale urbana di via Santa Cesarea, ci fosse piazzata una macchina che rendeva difficoltoso il loro accesso.
Eppure la segnaletica stradale in questo caso parla chiaro, non lascia adito a dubbi interpretativi, qui i veicoli non ci possono proprio stare a meno che non si tratti di veicoli autorizzati al servizio di persone invalide che però se fossero arrivati proprio in quel momento comunque non sarebbero potuti passare essendo la strada ingombra. Ma le soste per così dire selvagge non sono finite qui e nel bel mezzo di un piccolo vicinato del Sasso Barisano troviamo piazzata un’altra autovettura che non ha proprio niente in comune con quello che è uno dei più caratteristici rioni della nostra storia. Neanche il tempo di ammirare un bello scorcio sempre nel Sasso Barisano che subito ci imbattiamo in una bella tripletta di autovetture parcheggiate in un altro cortiletto che un tempo costituiva un aggregato antropologico e antichissimo, nelle cui case grotta e vicinati sono vissute le famiglie storiche dei Sassi e oggi invece è usato come spazio di comodo per parcheggiare le auto, tra l’altro pure sul marciapiede.
Se nel Sasso Barisano dunque, malgrado le tante segnalazioni dei cittadini, si persevera con questo tipo di abitudini di sosta veicolare, le cose non vanno certamente meglio nel Sasso Caveoso dove troviamo anche qui alcuni esempi di parcheggio non propio da manuale! E ancora una volta ciò che ha attirato la nostra attenzione è stata la centralissima via Buozzi dove anche qui persevera imperterrito il parcheggio sui marciapiedi. E la sequenza di macchine che prepotentemente occupa uno spazio destinato dal codice della strada e anche dal senso civico ai pedoni, tra l’altro stride con quell’atmosfera di storia e antichità che si dovrebbe respirare nei Sassi.
È bastato dunque attendere che una comitiva di turisti passasse per notare come essi sono stati costretti ad occupare il centro della carreggiata tra l’altro anche più sdrucciolevole rispetto ai marciapiedi, perché la sede destinata ai pedoni è occupata dalle macchine. Dobbiamo dire però, ad onor del vero che tranne alcuni casi in cui le autovetture sono parcheggiate senza alcun segnale di autorizzazione, in molte delle situazioni da noi evidenziate, il parcheggio sui marciapiedi è perfettamente consentito dalla segnaletica stradale. Ebbene è proprio questa circostanza che porta a chiedersi come sia possibile che in una città come Matera che ha approvato di recente un Pums, un Piano urbanistico di forte impulso alla mobilità sostenibile, e in una città che ogni domenica sta riuscendo encomiabilmente a interdire la circolazione al traffico delle auto in favore dei pedoni, poi permangano auto sempre sui marciapiedi, proprio nella zona dove per eccellenza le macchine non dovrebbero esserci se non altro per un senso di rispetto verso la tradizione. A proposito di tradizione alla fine abbiamo scoperto un altro veicolo, anch’esso sul marciapiede, forse l’unico tra tutti legittimamente parcheggiato, è un antico traino quello dei nostri nonni che sicuramente vivevano in un’epoca in cui talvolta mancava perfino il pane ma certamente il senso civico e il rispetto reciproco erano senz’altro maggiori