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REGIONE, LA LEGA SCARICA GUARENTE

Il “Salva Potenza” passa col voto di Polese e Trerotola, ma non con quello dei colleghi big del partito


Dopo l’ok al Bilancio, Bardi chiamato a recuperare armonia nella coalizione: c’è pure il caso FdI


DI MASSIMO DELLAPENNA


IL CENTROSINISTRA SALVA GUARENTE

Mario Guarente alla fine dovrà ringraziare il Pd per il non voto di Cifarelli, Italia Viva per il voto favorevole di Polese e Trerotola per il suo sostegno.

Se fosse stato per i Consiglieri Regionali della Lega, il salva potenza non sarebbe stato approvato e oggi staremmo parlando di un Comune prossimo al dissesto e, forse, allo scioglimento. Nella maggioranza, infatti, le forti tensioni sul punto hanno determinato che la coalizione a tarda notte non c’era più.

Nella Lega Vizziello ha fatto dichiarazione di voto contrario, astenuti altri due leghisti: l’ex capogruppo Gianuario Aliando e il vicesegretario regionale Massimo Zullino, così si sono astenuti nella maggioranza anche altri due pesi massimi: l’ex assessore alla sanità Rocco Leone e il capogruppo e vicepresidente del Consiglio regionale Francesco Piro (Forza Italia).

DISCIPLINA DI PARTITO

Un tempo si chiamava disciplina di partito, una regola che era decisamente più importante di qualsiasi rapporto e che è crollata definitivamente nel Consiglio Regionale di ieri e che renderà sempre più difficile la vita della legislatura.

La disciplina di partito e di coalizione avrebbe voluto che, davanti ad una richiesta d’aiuto di un sindaco di centrodestra tutta la coalizione sarebbe dovuta essere compatta, questo non è accaduto.

Anche la Lega, partito di riferimento del Sindaco (presente ieri in Consiglio Regionale a controllare i suoi rappresentanti), ha fatto i suoi distinguo, si è spaccata quasi ad indicare con chiarezza che il vincolo di mandato non esiste più, addirittura con la contrarietà niente di meno che del vicario regionale.

FRATELLI D’ITALIA CONTRO LATRONICO

Intanto, per rimanere in tema di estinzione della disciplina di partito, sul versante Fratelli d’Italia non va meglio. I circoli del Vulture hanno, come raccontato da queste colonne ieri, pesantemente attaccato l’assessore Latronico del loro stesso partito in merito alla cava di Monte Crugname autorizzata dal dipartimento ambiente.

Un partito che prende le distanze dal proprio assessore e dalle sue decisioni politiche è quasi un inedito nella politica regionale. Tra l’altro lo stesso assessore, sempre come da noi riportato ieri, ha risposto per le rime ai circoli. Ma vi è più.

Nei giorni scorsi sui social si poteva notare la foto dell’ex assessore Rosa con i circoli Fdi del Vulture. Ieri i circoli Fdi del Vulture hanno precisato che loro restano coerenti con la storica posizione di tutela espressa dal partito e che era stata rappresentata dallo stesso Rosa. Una frattura evidente tra il partito e il rappresentante di Governo che però ha inteso precisare la sua neutralità in qualche modo facendo intendere che la cosa non sia dipesa da lui.

LEGA E FDI SPACCATE, COSÌ SI FARÀ IL BARDI BIS?

È evidente a tutti che la Lega e Fratelli d’Italia stanno mostrando tutta la frattura esistente tra i consiglieri regionali, gli assessori e la base. Una frattura che si è mostrata palese in occasione del voto sul Salva Potenza e sulla vicenda della Cava ma che rischia di esplodere nuovamente in qualsiasi momento e che, insieme alla fragilità insita della maggioranza, rischia la perenne balcanizzazione di ogni momento decisionale. Ieri Guarente è stato salvato da Italia Viva e dal Pd, Latronico costretto a difendersi dal fuoco amico.

Vediamo chi salverà il centrodestra le prossime volte in attesa di chiarimenti politici che tardano ad arrivare. Un bel lavoro per Bardi che solo l’altro giorno a Cronache Tv, nell’intervista con l’ottima Lucia Serino, ha lasciato trapelare la volontà di immaginare una sua ricandidatura alle prossime elezioni regionali.


 

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