Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella riceverà, oggi al Palazzo del Quirinale, il Presidente della Repubblica Algerina Democratica e Popolare, Abdelmadjid Tebboune, in Visita di Stato in Italia. Al termine dei colloqui, i due Capi di Stato rilasceranno dichiarazione alla stampa che potranno essere seguite in diretta streaming (dalle ore 12.00)
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella riceverà, oggi al Palazzo del Quirinale, il Presidente della Repubblica Algerina Democratica e Popolare, Abdelmadjid Tebboune, in Visita di Stato in Italia.
VISITA DI STATO IN ITALIA: SERGIO MATTARELLA RICEVE ABDELMADJID TEBBOUNE
Al termine dei colloqui, i due Capi di Stato rilasceranno dichiarazione alla stampa che potranno essere seguite in diretta streaming (dalle ore 12.00).
Roma, 26/05/2022 (II mandato)
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto al palazzo del Quirinale il Presidente della Repubblica Algerina Democratica e Popolare, Abdelmadjid Tebboune, in Visita di Stato in Italia.
Il Presidente Mattarella ha accolto il Presidente Tebboune nel Cortile d’Onore. Dopo l’esecuzione degli inni nazionali, i due Capi di Stato hanno passato in rassegna un reparto schierato per gli onori.
I Presidenti Mattarella e Tebboune si sono, quindi, intrattenuti a colloquio, allargato successivamente alle delegazioni ufficiali.
Al termine dei colloqui, i due Capi di Stato rilasceranno dichiarazione alla stampa che potranno essere seguite in diretta streaming (dalle ore 12.00).
Presente il Ministro per gli Affari esteri e la Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio.
Roma, 26/05/2022 (II mandato)
Dichiarazioni alla stampa del Presidente Mattarella e del Presidente della Repubblica Algerina Democratica e Popolare Tebboune
Dichiarazioni alla stampa del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Visita di Stato del Presidente della Repubblica Algerina Democratica e Popolare, Abdelmadjid Tebboune
Palazzo del Quirinale, 26/05/2022 (II mandato)
Desidero nuovamente dare, davanti alla stampa, il benvenuto al Presidente Tebboune con grande amicizia, ricordando ancora la sua ospitalità ad Algeri qualche mese addietro in occasione della mia visita: momento di amicizia e di collaborazione per me indimenticabile.
Il fatto che il Presidente Tebboune sia venuto in Italia a distanza di così pochi mesi – per venire a Roma e domani a Napoli – è il segno di un’amicizia solida che vi è tra Algeria e Italia e di questo straordinariamente importante partenariato strategico che intercorre fra i nostri Paesi, con relazioni bilaterali che sono particolarmente forti, si sviluppano costantemente e hanno radici molto antiche.
Anche per questo sono molto lieto che in luglio si svolga, ad Algeri, il 4º Vertice intergovernativo tra Algeria e Italia. È un appuntamento importante, nel corso del quale mi auguro si possano firmare altre intese importanti come quelle che tra poco, a Palazzo Chigi, si firmeranno alla presenza del Presidente Tebboune.
L’Algeria da tempo per l’Italia è un partner strategico per quanto riguarda l’energia, oltre che per diversi altri aspetti. E noi siamo riconoscenti all’Algeria per l’ulteriore intensificazione di questa collaborazione, così come registrato, nei mesi scorsi, nei contatti intercorsi con il nostro governo.
La nostra collaborazione per l’energia si estende naturalmente alla ricerca di cooperare insieme nel segno della transizione ecologica, per intensificare la definizione e lo sviluppo delle forme di energia alternativa, rinnovabili, che consenta anche di dare una risposta alla crisi climatica che vi è nel mondo, attraverso l’unica strada percorribile.
Vi è anche una grande collaborazione economica e commerciale tra Algeria e Italia in diversi settori, non soltanto in quello energetico. Per noi, per il nostro sistema industriale, il mercato algerino è un interlocutore naturale. E ci auguriamo che si estenda la collaborazione su questo piano – economico e commerciale – ampliandosi, accrescendosi e sviluppandosi anche in altri settori, diversificando così, e ampliando la sfera dei settori in cui collaboriamo economicamente.
Un versante importante della collaborazione tra Algeria e Italia è quello di carattere culturale, che nasce da civiltà comune, da una comune vocazione mediterranea, da tanti legami storici che ci legano e ci uniscono.
Abbiamo un’iniziativa importante in corso, sul piano, ad esempio, del restauro e della tutela e protezione dei beni culturali e dei beni archeologici.
Questo del versante culturale è molto importante perché consente, anche con lo scambio di studenti, di ricercatori, con la collaborazione tra le Università, di stringere i rapporti di conoscenza e di condivisione su molti problemi.
Abbiamo parlato molto con il Presidente di diversi problemi.
Vorrei qui sottolineare come l’Italia stia sollecitando da tempo, nell’Unione europea, un’intensificazione della collaborazione con l’Algeria.
L’Agenda per il Mediterraneo, recentemente definita dall’Unione europea, rappresenta un segno di avanzamento in quella direzione da parte dell’Unione; e l’Italia intende intensificare gli sforzi perché aumenti, perché cresca la collaborazione tra Algeria e Unione europea.
Abbiamo parlato molto con il Presidente Tebboune di alcune crisi internazionali.
Abbiamo parlato della Libia, registrando, come sempre, una piena convergenza di vedute e di prospettive di visione, nell’interesse del popolo libico, nell’interesse che si sviluppi – aiutando l’azione che svolgono le Nazioni Unite- un incontro tra le parti libiche perché si risolva ogni contrasto e si trovi una soluzione condivisa che non può che passare attraverso le elezioni, da tenere su base costituzionale condivisa, il più presto possibile.
Abbiamo parlato anche della Tunisia, dell’esigenza di sostenerne l’economia in questo momento così grave, per consentire che si giunga a un approdo democratico con le elezioni, ma con un’economia che venga messa in sicurezza rispetto alle gravissime difficoltà che oggi attraversa.
In questo, Algeria e Italia hanno lo stesso atteggiamento di assoluto disinteresse di parte, ma di interesse a sostenere il popolo tunisino, così come il popolo libico, nel caso precedente.
Abbiamo parlato anche di quanto sta avvenendo in Europa, della triste vicenda della guerra condotta dalla Russia contro l’Ucraina.
Gli ho fatto presente come, secondo l’Italia – che partecipa alla condanna che si sviluppa nella comunità internazionale rispetto all’aggressione – sia necessario premere sulla Federazione russa perché venga indotta a interrompere le ostilità, si giunga a una tregua e si apra un negoziato che possa condurre a una soluzione di pace, abbandonando la via della guerra.
Auspichiamo che questo avvenga. Ma, perché possa avvenire, la nostra opinione è che la Federazione russa debba avvertire una forte pressione, che è quella che noi stiamo – per la nostra parte, dentro l’Unione europea e con i nostri alleati – sviluppando. Perché una condizione di guerra prolungata in Europa rischia di creare conseguenze inimmaginabilmente gravi per l’Europa, ma non soltanto per l’Europa.
Abbiamo parlato di diversi aspetti, ma ovunque, in questi nostri colloqui, si staglia il rapporto di amicizia e di collaborazione. Un rapporto di amicizia tra Algeria e Italia che si evidenzia nei rapporti bilaterali eccellenti, ma che ha anche un elemento ulteriore, che è la personale amicizia tra il Presidente Tebboune e me, e della quale sono molto riconoscente al Presidente.
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