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SUCCESSO PER UNITRE E STUDENTI DEL PASOLINI

L’Università delle Tre Età di Muro coinvolge lo Scientifico nella presentazione del libro sulla cupa storia del Fascismo

Si è concluso il XIII° anno accademico dell’Unitre di Muro Lucano con l’evento dedicato al libro POLIZIA E CITTADINI NELLA RESISTENZA – I MARTIRI DIMENTICATI” scritto da Vincenzo Marangione e Tarcisio Trani che racconta il drammatico periodo della storia italiana, il fascismo, e di alcuni eroi che non esitarono a sacrificare la propria libertà e la propria vita per dare al Paese un nuovo respiro: quello della Libertà. 

Da questo libro la termolese Maria Carmela Mugnano ha tratto un’opera teatrale dal titolo “Se siamo qui e non altrove” dedicato alla memoria dei Commissari Capo Lodovico Vigilante e Nicola Amodio. L’autrice premiata in molti concorsi  in tutta Italia, racconta dell’arresto dei commissari Amodio e Vigilante, con i verosimili interrogatori  e l’ultimo dialogo tra i due, prima di trovare la morte nei primi mesi del 1945 presso a Mauthausen.

L’opera è naturalmente dedicata anche a tutti gli altri Agenti dei quali non si hanno avute più notizie, e proprio in occasione della chiusura dell’Anno Accademico Unitre, la lettura di alcuni stralci è stata interpretata dai ragazzi del Liceo Scientifico Pasolini di Muro, interpretando i due poliziotti.

La trama si sviluppa dal 1921 al 1944, e racconta la storia degli anni del regime fascista nella Questura di La Spezia, che vide come protagonisti la grande maggioranza dei poliziotti in servizio i quali furono oppositori al nazifascismo con grande umanità.

Il loro sacrificio, lavorando in questa cittadina è una storia sconosciuta a molti e che merita di essere raccontata. Gli autori, che sono anch’essi due ex poliziotti, hanno intrapreso un minuzioso lavoro durato quattro anni, di recupero di documenti, per rendere giusta memoria al sacrificio di quei poliziotti, che nonostante gli ordini della milizia che prendeva il posto della polizia, soccorsero molti cittadini, subendo l’assalto alla questura della Brigata Nera e, una volta scoperti, furono anche deportati in  campi di concentramento. Di altri poliziotti non si sono più avute notizie, o sono morti di stenti e maltrattamenti non facendo più ritorno a casa. Tra questi uomini valorosi da ricordare c’è il commissario Lodovico Vigilante, il commissario Nicola Amodio i quali organizzarono silenziosamente ma con forte senso del dovere una squadra all’interno della Questura spezzina per aiutare i cittadini perseguitati dal regime fascista.
Gli autori hanno voluto ricordarli perché non furono commemorati come meritavano e forse un po’ dimenticati. Hanno lavorato tra fascicoli, giornali, interviste a parenti e conoscenti, girando per l’Italia. Tra queste storie ce n’è una che tocca molto da vicino Muro Lucano, quella del commissario Vigilante che nel 1931 venne mandato proprio a nel paese lucano.

A Muro Vigilante gestì l’ordine pubblico in un momento di grande fermento con la collaborazione di alcuni carabinieri. Avvenne una violenta dimostrazione, con circa trecento persone, e quasi quaranta di esse furono arrestate.

Dopo sei giorni, sempre a Muro Lucano, si tenne il comizio di Michele Petraccone, segretario politico e Podestà, dal quale nacquero contrasti tra Vigilante e il prefetto di Potenza, Giovanni Oriolo, che lo fece trasferire.

Alla serata hanno preso parte la professoressa Nunziata Zampino, Maria Elena Bencivenga, referente dell’ANPI, Associazione nazionale partigiani di Picerno, i quattro studenti del Liceo Scientifico di Muro Lucano Domenico Restaino, Francesco Pio Sarcinella, Francesco Strammiello, Giulia Altieri e l’autrice della rappresentazione Maria Carmela Mugnano. 

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