“MERIT AWARD” PER 9 ONCOLOGI ITALIANI PER IL LUCANO RICCIUTI È IL 4° CONSECUTIVO
Ogni anno, in occasione del congresso dell’American Society of Clinical Oncology, la Conquer Cancer – The Asco Foundation premia i ricercatori più promettenti di tutto il mondo
Hanno la consapevolezza che la ricerca può migliorare delle vite e il mondo. Dalla loro hanno la tenacia della gioventù e l’altruismo.
Sono i 151 ricercatori che riceveranno il Merit Award, il premio che Conquer Cancer, la Fondazione della Società americana di oncologia clinica (Asco) assegna alle ricerche più promettenti degli specializzandi. Dopo due anni di pandemia che ha messo anche a dura provo le loro carriere e la loro professione questi giovani medici, tutti compresi tra i 29 e 36 anni, oggi saranno a Chicago per ricevere in presenza il loro meritato premio.
Tra questi 151 ricercatori che oggi riceveranno non solo il premio ma anche 1.000 dollari (oltre all’iscrizione gratuita al Congresso che torna finalmente in presenza dal 3 al 7 giugno a Chicago che non è poca cosa che si svolge in concomitanza con il premio) ci sono anche nove giovani ricercatori italiani (quattro uomini e cinque donne) molti dei quali sono stati già premiati negli anni scorsi.
E tra questi 9 italiani c’è anche un lucano: Biagio Ricciuti, 33 anni, Potenza La Basilicata ha il suo figlio illustre e ne può essere più che fiera, se si considera che per Ricciuti è il quarto award consecutivo per Biagio Ricciuti, ormai al congresso Asco è praticamente di casa. Dopo essersi laureato in medicina e aver completato la specializzazione in Oncologia Medica all’Università degli studi di Perugia, il giovane ricercatore – appassionato di cucina e hiking – ha iniziato un dottorato di ricerca all’Università di Bologna per poi spostarsi nel 2018 al Dana-Farber Cancer Institute di Boston.
Proprio grazie alle sue attività di ricerca svolte lì ha ricevuto nel 2019 il Conquer Cancer Foundation Merit Award e poi l’anno dopo lo Young Investigator Award che ha finanziato i suoi ultimi progetti. Nel 2021 aveva presentato un lavoro nel quale dimostrava come i tumori polmonari con mutazione nel gene DNMT3A siano più sensibili all’immunoterapia.
«Quest’anno abbiamo puntato la nostra attenzione sulle mutazioni che insorgono nei pazienti che all’inizio rispondono ai trattamenti, ma la cui malattia poi progredisce», racconta Ricciuti. «Quali sono le mutazioni che si acquisiscono nel corso del tempo e come possiamo usarle per capire con quale terapia è meglio andare avanti? Queste sono le domande a cui cerchiamo di rispondere».
Per condurre il suo studio, Ricciuti ha lavorato su biopsie di tessuto ma il gruppo di ricerca sta cercando di capire se la stessa precisione si può ottenere anche usando la biopsia liquida. Il giovane italiano sarà impegnato a Boston, dove nel frattempo l’ha raggiunto la moglie anche lei ricercatrice, almeno fino al 2025.
12 MILIONI DI DOLLARI PER 400 RICERCATORI
I Grants & Awards della Fondazione Asco supportano i professionisti dell’oncologia in ogni fase della loro carriera, ma anche gli studenti di medicina per aiutarli ad accelerare le scoperte scientifiche e creare una ‘forza lavoro’ in oncologia che possa rappresentare in modo più completo la diversità delle persone malate di cancro.
Nel corso del Congresso di quest’anno, saranno assegnati oltre 12 milioni di dollari a più di 400 destinatari in rappresentanza di 32 paesi in tutto il mondo. Tantissime le aree di ricerca: si va dai tumori al seno, all’endometrio, ai polmoni, a testa e collo, alle leucemie, al melanoma all’oncologia pediatrica. «Grazie ai generosi donatori di Conquer Cancer – ha affermato Howard A. Burris III, presidente della Fondazione – è possibile sostenere questi ricercatori che stanno lavorando con impegno per trovare nuovi approcci creativi per la cura del cancro e consentire alle persone di tutto il mondo di sconfiggerlo ».
LA SQUADRA ITALIANA DEL MERIT AWARD
Uno dei riconoscimenti più attesi è proprio il Merit Award che ha l’obiettivo di supportare i giovani oncologi che hanno firmato come primi autori gli abstract selezionati per essere presentati al Meeting Annuale dell’Asco.
La squadra italiana del 2022 si compone di alcuni ricercatori che anno dopo anno riconfermano il loro impegno. Giovani scienziati italiani che si fanno valere all’estero per le loro ricerche sul cancro.
Tra i 9 italiani sul tetto del mondo oltre al potentino Biagio Ricciuti, è al suo quinto riconoscimento Francesca Battaglin, 37 anni, Abano Terme. È al suo primo Merit Award, invece, Sofia Genta, 34 anni di Torino, e Federica Pecci, 30 anni di Ancona.
Tra i premiati c’è Andrea Pretta, 36 anni di Cagliari, e i due 30enni Alessandra Boccaccino di Pisa e Antonio D’Alessio di Napoli. Ha scelto, invece, di specializzarsi a Parigi Filippo G. Dall’Olio, 36 anni di Bologna. La più giovane dei ricercatori italiani premiati è Claudia Fulgenzi, 29 anni di Roma.