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AUTOBUS IN FIAMME, I SINDACATI INCALZANO: «NON È UN CASO ISOLATO, TROPPE ANOMALIE»

Incidente avvenuto a l km 76 della SS93. Cgil, Cisl e Uil invitano la Provincia di Potenza e Matera ad «accelerare il Piano di ricambio per il Tpl»


Ancora un incendio di un autobus che non ha avuto conseguenze.

Questa volta l’episodio è avvenuto nella mattinata di eiri, per un pullman delle autolinee Moretti che, vuoto di passeggeri, stava rientrando da Rapolla al capolinea di Rionero. Al km 76 della SS93, all’altezza di Barile. Dal bus, senza passeggeri, durante la marcia, l’autista ha notato del fumo fuoriuscirne dal vano motore.

Il tempo di arrestare il veicolo e subito le fiamme si sono propagate, coinvolgendolo del tutto. L’autista è rimasto illeso grazie al pronto intervento dei Vigili del Fuoco, i quali, una volta giunti sul posto hanno provveduto allo spegnimento dell’incendio, mettendo in sicurezza l’area.

Secondo quanto è stato possibile apprendere l’incendio sarebbe stato provocato da un corto circuito. Nessun ferito e nessun intossicato, pare. Solo immagini spettacolari per un incidente che, fortunatamente, anche in questa occasione, non registra vittime né feriti. Per pura casualità.

E, infatti, subito dopo l’accaduto, non si sono fatti attendere i commenti dei sindacati di categoria. La Uil Trasporti ha rilanciato la sollecitazione ad «accelerare il programma di ricambio del parco bus regionale per il Trasporto Pubblico Locale».

«Sono già numerosi i casi di incendio che si sono verificati – incalza il segretario regionale Uil Trasporti, Antonio Cefola – e che quindi esigono l’ammodernamento del parco tenuto conto della vetustà dei mezzi ». A fargli eco, il segretario generale Fit Cisl Sebastiano Colucci: «Nessuno si è fatto male e la cosa ci solleva.

Ma questa cosa – evidenzia – deve lanciare un campanello di allarme». Le parole del segretario Fit Cisl, implicitamente, sollecitano la Provincia di Potenza e di Matera – responsabili, di fatto, della gestione delle tratte extraurbane del Tpl regionale – di «effettuare i controlli sull’efficienza dei mezzi di trasporti perché – enfatizza Colucci – non è il primo caso di un autobus che prende fuoco ».

«Anche questa volta non si è fatto male nessuno – incalza – ma non possiamo sapere se, la prossima volta, sarà altrettanto “fortunata” la situazione».

«È necessario perciò – continua Colucci, interpellando le Province – prendersi l’onore di effettuare i controlli rispetto alle manutenzioni. Visto anche il Decreto sostegni Ter – suggerisce – che dà un contributo agli Enti per poter riparare e/o sostituire i mezzi del Parco auto ».

Dal parere un po’ diverso sull’annosa questione sembrerebbe, invece, il segretario generale della Filt Cgil della Basilicata, Luigi Ditella, il quale non dà torto ai suoi colleghi sindacalisti, ritenendo «la sollecitazione ad un controllo del Parco macchine valida e necessaria », sì, ma che considera ugualmente «un palliativo».

«In questo caso, la problematica principale – spiega Ditella – è che la nostra regione ha il Parco macchine più vecchio, forse, di tutte le altre in Italia poiché, essendo la Gara scaduta ormai dal 2017, è chiaro che – spiega il segretario Filt Cgil – essendo passati 5 anni, e non avendo quindi le Aziende la concretezza di avere un contratto a lungo termine, non fanno investimenti. E quindi – evidenzia – continuano a circolare con questi mezzi obsoleti e vetusto, nonché poco sicuri».

«L’azienda Moretti, tra le tante, poi è forse quella che rispetta meno gli standard di relazione industriale con i Sindacati. sicché – spiega Ditella – non abbiamo neppure modo di interloquire in maniere fattive e costante con l’azienda, per poter conoscere e comprendere quelle che sono le reali condizioni del loro parco macchine».

«D’altro canto – continua – è vero che la responsabile è innanzitutto dell’azienda, però, la reale accortezza dovrebbe essere comunque in capo alla Regione e alla Provincia. che non velocizzando le Gare, mantiene in ostaggio le aziende, consentendogli, di fatto, la circolazione di questi mezzi che oramai sono fuori dal tempo massimo di sopravvivenza».

«Cè necessità di modernizzare i Piani di esercizio ma, soprattutto, di investire a lungo termine su un Parco macchine efficiente e non composto, invece, da mezzi preistorici quasi, roba drammatica vederli circolare ancora nel 2022 incidendo, come s’è visto, sulla sicurezza», conclude il segretario generale della Filt Cgil della Basilicata, Luigi Ditella.


 

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