«NINO VISIONARIO TENACE»
Il sindaco Pittella inaugura largo Postiglione a Lauria nel ricordo delle Radio Libere
IL FIGLIO GIUSEPPE: «NEL RICORDO DELLE LOTTE ALLE MAFIE CON IMPASTATO, VIVA LA LIBERTÀ D’ETERE»
È stato intitolato ieri mattina a Lauria il Largo “Radio Libere 1976” a imperitura memoria di Bonaventura Postiglione, detto Nino, riconosciuto come tra i pionieri delle Radio libere in Italia.
Una giornata storica per il Comune lauriota perché davvero si è celebrata non solo una figura importante per tutta la Basilicata ma, anche e soprattutto perché si è reso omaggio a un pezzo di storia che va ben oltre i confini regionali.
Un’iniziativa fortemente voluta dall’Amministazione Pittella, in un luogo che «rappresenta uno dei gioielli della nostra città – spiega il primo cittadino, il senatore Gianni Pittella – uno spazio che profuma ancora di più di libertà, di democrazia, di voglia di mettersi in gioco, di osare e di coraggio, qualità che appartenevano a Nino Postiglione ».
Di fatto, Lauria è stato uno dei primi Comuni ad essersi speso per la memoria de “L’Istrione lucano” perché, evidenzia Pittella, «Nino è stato a tutti gli effetti un visionario, un uomo determinato, coraggiosoe tenace nel conquistare la libertà di trasmissione».
«Egli diceva – continua il primo cittadino lauriota – “l’etere è libero”, mentre si nascondeva nelle montagne di Potenza per non farsi braccare dalla Polizia.
Ed anche per queste ragioni è stato all’avanguardia nella libertà della veicolazione dell’informazione, un’icona della democrazia italiana, dalla capacità visionaria. Perché – incalza Pitttella – non si fa nulla senza “visione”, senza tenacia, senza perseveranza. E le cose si fanno con il tempo, non con la bacchetta magica: un percorso che è partito dal 1976 e che ha condotto qui oggi».
Una data impressa non a caso sulla targa del Largo “Radio Libere 1976”: è quella la data, infatti, che rappresentò la svolta nel panorama italiano, in un periodo in cui il monopolio delle radio era da considerarsi off-limits e le trasmissioni radiofoniche private erano messe al pari della clandestinità ma che la famigerata sentenza della Corte Costituzionale cambiò radicalmente il modo di comunicare.
Anche grazie alla lungimiranza dell’Istrione lucano che diede voce attraverso ai suoi microfoni a chi voce non ne aveva. Una libertà conquistata che viene riconosciuta e celebrata adesso anche nella comunità di Lauria.
«Intitolare questo Largo alla memoria di Nino Postiglione è stata una delle prime delibere che questa Aministrazione ha approvato – spiega il vicesindaco di Lauria, Giulio Labanca – Sono felicissimo della manifestazione e, soprattutto, per avere visto i “pionieri” delle radio libere del nostro paese con orgoglio rivederli attivi e raccontare quello che hanno fatto negli anni in cui non erano presenti gli smartphone e non vi era internet… Ecco, oggi ho visto l’originalità del rapporto tra il cittadino e chi sta dietro un microfono».
«Oggi a Lauria ho visto un grande entusiasmo – continua Labanca, che ha seguito personalmente l’intera procedura per far sì che tale intitolazione accadesse fattivamente e che, insieme agli Uffici di competenza, si è occupato dell’intero iter burocratico, passo dopo passo, con attenzione e dedizione – nella memoria di Nino Postiglione e delle sue gesta».
Una manifestazione che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, di ragazze e i ragazzi degli Istituti medi superiori di Lauria, di rappresentanti delle Istituzioni locali e di alcune delle voci storiche delle radio lauriote.
Che hanno assistito, chi commosso, chi incuriosito, lo svelamento della targa, da parte del sindaco Pittella insieme a Palma Ida Tortorelli, moglie di Nino, e a Giuseppe Postiglione, il figlio.
Postiglione: «In questo Largo e su questi fiori una farfalla si poserà portandoci un pensiero»
Bonaventura Postiglione fu letteralmente uno tra i pionieri delle cosiddette “Radio Libere”, nonché promotore in Basilicata della crescita culturale e sociale di notevole rilevanza, da valorizzare e di cui rendergliene atto a pieno titolo.
E di fatto, un altro tassello importante da addizionare alla ormai copiosa serie di iniziative che celebrano l’Istrione lucano si è aggiunta, nella mattinata di ieri, con l’intitolazione a suo nome del Largo “Radio Libere 1976” a Lauria.
L’anno in cui tutto si concretizzò: con le trasmissioni radiofoniche che già anni prima, contribuirono a dare voce, attraverso i loro microfoni, a chi voce non ne aveva: «Una libertà che professava anche mio padre – afferma commosso l’Editore Giuseppe Postiglione – non solo di Etere bensì di informazione, di divulgazione e di libero pensiero».
In un periodo in cui, non solo in Basilicata ma in tutto il Paese, si vivevano grandi tensioni civili e di impegno nel sociale.
«Vi racconto una storia – afferma Postiglione, rivolgendosi soprattutto ai giovani lì presenti – perché le cose si comprendono sulla base di esempi concreti, non tanto di dottrina: oggi noi diamo per scontato la possibilità di comunicare e di potrlo fare liberamente, postando una fotografia, scrivendo un tweet.
Ma all’inizio degli anni ’70 – spiega – non era così, non c’erano i sociali network, non c’era internet, non c’era nemmeno la libertà. E tanti in quegli anni si sono spesi affinché, oggi, tutto questo fosse possibile ».
E qui l’Editore, cita personaggi come: «Nino Postiglione in Basilicata, Vasco Rossi, che andavano da abusivi, da pirati, a trasmettere nell’auto con il trasmettitore cercando di non “farsi beccare” da quelle che una volta si chiamavano l’Escopost, oggi polizia delle Comunicazioni ».
Ma, sprattutto, Postiglione fa il nome di Peppino Impastato: «E c’è chi, per ribellarsi – incalza – ha anche perso la vita, credendo fermamente nella lotta alla criminalità, alla mafia.
E allora – continua – mi piace ricordare, qui, tanto lui quanto Nino Postiglione, perché non è un figlio che parla del padre, bensì sono in veste di chi ricorda il professionista pioniere in Italia, e da lucano ancora più orgogliosamente, che ha combattutto per ottenere la libera informazione, data per scontata oggi.
Eppure, io non dimentico di quando bambino – continua – mio padre mi parlava di emittenti, di libertà di informazione, quell’anelito di libertà.
Si è partiti da una piccola emittente, diventando oggi non solo radio, quotidiano, emittente televisiva – che in queste ultime settimane sta traguardando non solo la Basilicata, ma anche l’Abruzzo, Molise, Puglia – ma senza quella telecamera e quel microfono in mano, senza quella passione nulla di tutto queso sarebbe stato possibile e questo mestiere che non si può fare.
Quindi – conclude l’Editore – questa piazza oggi è più vostra e non solamente di colui che ne porta il nome.
E sono convinto che questa piazza bellissima, questo largo con questo giardino e questi fiori, non a caso, sono fiori dove liberamente una farfalla – il simbolo nonché logo storico di “Radio Potenza Centrale” – a portarci un pensiero e venirci a trovare ». Una farfalla che, effettivamente, ha volato sul cielo di Lauria.
«Oggi tocca a Lauria – esulta Palma Ida Tortorelli, moglie e compagna di “scorribande” di Nino Postiglione – ed io rimango molto coinvolta perché, tutte le volte, i posti che vengono scelti per omaggiare Nino sono sempre bellissimi, questo poi – spiega – è un crocevia importante del paese e sono molto felice ed è sempre una grande emozione ribadire il messaggio che gli venga riconoscito nella sua terra, che lui ha adorato sopra ogni cosa, il suo lavoro e la sua ostinazione.
Vuol dire che i sacrifici hanno portato a tutto questo».