OMICIDIO GROSSO, IL 38ENNE ACUCELLA CONDANNATO A 20 ANNI DI CARCERE
Nel 2020 mentre la vittima, che gli aveva ucciso lo zio nel 2003, passava in bicicletta vicino casa sua, la freddò con 8 colpi di pistola
La Corte d’Assise di Potenza, presieduta da Rosario Baglioni, ha condannato il 38enne Donato Antonio Acucella a 20 anni di reclusione.
La Corte ha anche stabilito che, scontata la condanna, Acucella sarà in libertà vigilata per 3 anni.
Terminato così, in primo grado il processo relativo all’omicidio del 51enne Pasquale Grosso, avvenuto l’8 ottobre del 2020 a Rapolla. Per Acucella, unico imputato e che a seguito dell’assassinio si era costituito, il Pubblico Ministero Vincenzo Montemurro, aveva invocato, al termine della requisitoria in cui più volte rimarcò l’efferetezza del delitto, l’uomo sparò nei confronti di Grosso otto colpi di pistola con una calibro 7,65, 24 anni di carcere.
Più che la condanna o meno, dato che il 38enne aveva ammesso di essere l’autore materiale dell’omicidio, residuavano dubbi sull’entità della pena essendo in gioco la premeditazione che, in attesa delle motivazioni, comunque è stata addebitata in un certo grado ad Acucella anche se la Corte d’Assise ha riconosciuto le attenuanti come prevalenti sulle aggravanti.
La vicenda conclusasi con l’evento omicidiario dell’ottobre del 2020, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, ha una sorta di genesi in un altro omicidio risalente a quasi 20 anni prima.
Nel 2003, sempre a Rapolla, Grosso uccise lo zio di Acucella, Pasquale, che era, all’epoca, il fratello del sindaco del paese, Nicola Acucella.
Condannato a 22 anni, pena poi ridotta a 16 anni, Grosso, uscito dal carcere nel 2017, era tornato a Rapolla anche se in regime di sorveglianza speciale.
La mattina dell’8 ottobre del 2020, Pasquale Grosso fu freddato da Acucella mentre passava, in sella alla sua bicicletta, nei pressi dell’abitazione del suo assassino. Acucella ha provato a sostenere la tesi del delitto d’impeto. Più precisamente ha raccontato di sentirsi minacciato da Grosso.
La circostanza, però, tra l’altro Grosso era disarmato, non ha trovato riscontro.