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LA PERSEVERANZA DELLA MALA GIOVENTÙ MENTRE L’AMMINISTRAZIONE RESTA FERMA A GUARDARE

Continuano indisturbati gli atti di inciviltà e degrado nel centro storico: tra alcol e vandalismo nei vi oli gli adolescenti sono diventati un serio problema per i residenti


Ancora atti vandalici nel centro storico della città di Potenza. E ancora una volta tra i vicoli adiacenti la chiese di San Michele, nuovamente oggetto di scherzi di cattivo gusto.

Già nel mese di marzo protagonista dell’ennesimo atto vandalico di qualcuno che si è “divertito” ad imbrattare il marmo dell’arco del portone principale con disegni osceni – a cui seguì la denuncia «obbligata» contro ignoti alle autorità competenti del parroco, don Mimmo Florio – senza dimenticare l’ancor più grave episodio avvenuto durante la veglia della notte di Pasqua in cui, di punto in bianco, il clima di raccoglimento e di preghiera venne interrotto bruscamente da tre ragazzini 14enni, suppergiù, che entrarono in chiesa urlando e bestemmiando, prima, e buttando all’aria il braciere adibito alla celebrazione liturgica.

A nulla sono servite – pare – né le denunce mosse anche da queste colonne né benché meno quelle del presidente della Regione Basilicata Vito Bardi che, all’indomani dell’episodio sollecitò a «un serio dibattito con tutta la società civile per comprendere le cause di questo disagio che assume forme di violenza e di aggressività contro il patrimonio edilizio della città e contro la serenità dei suoi abitanti». Secondo le parole spese dal governatore all’epoca dei fatti ci si ritrova a tutti gli effetti di fronte a «un’emergenza sociale che deve essere immediatamente arginata».

Rivolgendo un appello «innanzitutto alle famiglie di questi ragazzi, affinché la loro missione educativa non smetta mai di essere esercitata». Ma, soprattutto, l’appello il governatore lucano, lo rivolse alle «Istituzioni tutte». Un appello che parrebbe rimasto inascoltato, alla luce dei nuovi fatti.

Già all’epoca si evidenziò come fosse ormai una costante vedere, a tutte le ore del giorno e della notte ragazzi che si ubriacano tra i vicoli: bivacchi notturni e non, schiamazzi, degrado, sporcizia a causa della movida selvaggia pare oramai essere all’ordine del giorno del capoluogo. Adolescenti, tutti spesso minorenni, che praticamente ogni giorno creano scompiglio tra i vicoli del centro della città, che molti dei cittadini lì residenti hanno affermato essere «spesso ubriachi, anche alle 10 del mattino e che lasciano le lattine o le bottiglie ovunque capiti, sputano, fanno schizzi osceni su quelli che sono i luoghi sacri o storici della città». E non solo: «sono diventati aggressivi». E nulla, ad oggi, pare è cambiato, anzi.

Risale a questo fine settima – infatti – l’ultima annosa questione di degrado di cui i residenti del centro storico sono stati costretti a segnalare. Ancora giovani che tirano fino a tardi tra i vicoli del centro storico, a bere e a fare baldoria in modo incivile. Lasciando i postumi il giorno appresso: bottiglie di birra ed alcool vario ed eventuale sparse e abbandonate, bicchieri ancora colmi di vino lasciati lungo i muretti delle abitazioni, cassette della posta ammaccate e sportelli dei contatori distrutti.

C’è chi suggerisce l’installazione di videocamere di sorveglianza: ma queste, per quanto siano piazzate in diversi punti del centro storico, tra cui anche nell’aria di S. Michele colpita da questa e da altri costanti atti di inciviltà, sono l’esempio evidente che non bastano come garanzia di prevenzione e tutela del servizio civico o come deterrente per questa movida selvaggia che pare continuare indisturbata in tutta la città, indifferentemente tra centro e periferia. E così il capoluogo, che poteva vantare una volta la tranquillità e, forse anche troppo, la stasi di un capoluogo “dormiente” ora, per eccesso, vive uno stato di caos e degrado.

Sembra perdere pian piano anche questo requisito se ci sono cittadini molto preoccupati da questi gruppi di ragazzini senza freno e controllo alcuno. Un fenomeno su cui iniziare a interrogarsi, smettendo di pensare che riguardi solo le grandi metropoli: il disagio dei ragazzi – su cui intervenire non solo in maniera punitiva – riguarda anche i centri come il nostro che spesso i giovani vogliono abbandonare e, magari, prima distruggere.

Sordità dell’Amministrazione comunale? Orecchie da mercante? Benevole o troppo sonnacchiosa tolleranza? Da parte di chi dovrebbe prendere provvedimenti su questi individui che continuano ad influisce in modo indisturbato sulla civile convivenza. E l’estate è alle porte, ritorneranno le belle serate con un clima che potrà solo incentivare a tirar tardi all’aperto all’insegna della movida notturna. Peccato non intesa nella sua accezione piacevole, se qualcuno non inizia a prendere i dovuti provvedimenti.


Le “100 scale” completamente al buio

I cittadini indignati: «È vergognoso»


POTENZA La denuncia : «È pericoloso. Speriamo che chi di competenza provveda a risolvere la situazione»


DI ROSAMARIA MOLLICA


POTENZA. Incentivare la mobilità sostenibile a Potenza è ancora una chimera. Con l’impianto delle scale mobili che chiude alle 21 il cittadino che vuole tornare a casa a piedi, soprattutto se abita nelle adiacenze del centro, deve fare i conti con l’illuminazione pubblica non sempre funzionante. Nel caso specifico, si parla delle famose “100 scale”, il tratto che dal centro storico conducono a viale Dante.

Ebbene questo tratto di strada è completamente al buio, tanto che una cittadina lamenta sui social: «Quando arrivi alle 100 scale, se non hai la torcia del telefonino accesa per fare un po’ di luce, rischi la vita. Il tratto è completamente al buio, senza nessun lampione o uns luce che illumini le scale». «Spero che chi di competenza ne prenda nota e provveda a sistemare perché è davvero pericoloso.

Vergogna» conclude la cittadina sui social. La foto della scalinata completamente al buio, neanche a dirlo, ha fatto il giro del web e ha indignato i potentini che da troppo empo ormai si ritrovano una città piena di disservizi. «L’importante è che abbiano messo tutto quel cemento. Peraltro l’assoluta mancanza di manutenzione ha fatto sì che la fontana sia fuori uso da anni e sia diventata ricettacolo di immondizia» è il commento amaro di un’altro utente.

Eppure Potenza ha tutte le caratteristiche per essere una città a misura d’uomo. L’Amministrazione dovrebbe credere di più nella mobilità sostenibile e incentivarla quanto più possibile oltre che adoperarsi affinché la città diventi più vivibile e offra a cittadini e turisti i servizi essenziali.

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