«INVESTIAMO SUI GIOVANI»
Il D.g.della Bcc Monte Pruno Albanese ospite di “Impatto zero” su Cronache Tv: dalla ripartenza post Covid alla guerra, fino al nuovo ruolo delle banche
Abbiano cercato di raccontare l’impatto che la pandemia ha avuto su di noi, sulle nostre vite, sui nostri consumi, il lavoro, lo sviluppo, la percezione del futuro, la nostra salute, le relazioni con gli altri. Abbiamo dato voce a chi indirizza e programma, e a chi rappresenta bisogni e istanze.
Poi c’è il potere della finanza e delle banche, la circolazione del danaro che, c’è poco da fare, ha un costo ma anche una finalità sociale. Secondo un’indagine di Bankitalia nel 2020, l’anno zero del Covid, i risparmi degli italiani erano raddoppiati. “Sono i piccoli risparmi a dare vita alle grandi ricchezze”: la celebre frase di George Bernard Shaw ben descrive quel che è accaduto nei difficili mesi della pandemia.
Secondo i numeri della Banca d’Italia, nel 2020, le famiglie hanno messo da parte 126 miliardi: una cifra molto più alta dei 47,7 miliardi risparmiati nel 2019 che scende a 120 miliardi al netto di debiti e mutui vari. Gran parte di questo flusso di denaro, pari a poco più di 85 miliardi, è finita sui conti correnti in banca. Ora la speranza è che almeno parte di questa mole di risparmi accumulata in pandemia torni in circolo attraverso i consumi per alimentare la ripresa dell’economia.
Bankitalia, tuttavia, mette in guardia che, complici l’incertezza lavorativa e la paura di nuovi virus, “anche quando l’attuale emergenza sarà superata, le famiglie potrebbero conservare un’attitudine più prudente, mantenendo il risparmio su livelli superiori a quelli prepandemici”. Un ruolo decisivo e di supporto per i cittadini che si sono trovati in serie difficoltà nella pandemia l’hanno fatto quelle banche a “misura d’uomo”.
Tra queste è spiccata certamente la BCC Monte Pruno, una piccola banca partita dalla volontà di agricoltori ed artigiani degli Alburni è oggi una Banca apprezzata e stimata in tutta Italia, compresa la Basilicata. A ripercorrere il lungo viaggio della Banca che, quest’anno, il 14 settembre celebra i 60 anni di vita negli studi di Cronache Tv ospite della trasmissione “Impatto Zero” il direttore generale Michele Albanese. Il direttore generale ha raccontato di anni di difficoltà, di decisioni assunte con timore ma coraggio, anni di successi e poi nuove paure, ma che hanno consolidato il valore della banca Monte Pruno ma soprattutto il suo essere famiglia ed il suo essere al servizio del territorio.
«Nel periodo Covid non solo non abbiamo avuto la possibilità di investire ma neanche di mettere in circolo quelli che erano i risparmi degli italiani. Tutto questo ha creato un costo per le Banche ma soprattutto per gli italiani» ha spiegato Albanese. Il direttore generale ha poi evidenziato quegli aspetti dirompenti che l’altra crisi ha avuto sulle casse italiane: «Dopo il Covid si era innescata una ripresa ma mentre stavamo lavorando tutti insieme a questa ripresa è arrivata la guerra.
Una situazione che ci fa non poca paura. Adesso si comincia a risparmiare di meno, ma non per lo stesso motivo di prima. Si risparmia di meno perchè le bollette sono aumentate, il costo della vita è cresciuto e si assiste sempre di più ad una richiesta maggiore di liquidità. Prima si rilevava che le famiglie italiane facevano fatica ad arrivare alla terza settimana del mese, oggi addirittura si registra che si arriva con molta fatica solo fino alla seconda.
Le famiglie che dovrebbero essere il “soggetto” con meno problemi, in realtà non riescono neanche più a pagare la retta a fine mese perchè casomai le tasse sono aumentate, le bollette e tanto altro ancora». Difficoltà che incidono anche sulla garanzia dei soggetti nel chiedere prestiti ammette Albanese: «Se si diventa morosi verso il sistema bancario ad un certo punto vieni scritto nel libro “nero” (Rif ndr.) delle persone che non pagano».
Ma è proprio su questo aspetto che entrano in gioco le Banche di credito cooperativo come la Bcc Monte Pruno: «Nel credito cooperativo, entrando nel mondo a me più congeniale, si può dire di trovare (spero ancora per tantissimo tempo) una Banca a misura d’uomo dove gli interessi di clientela e banca ancora viaggiano sullo stesso binario, dove ancora conta il cosiddetto “rating umano” -ha spiegato Albanese- dove il cliente è come se fosse a casa sua in quanto, la relazione che si determina è completamente paritetica, cioè siamo entrambi sullo stesso livello. Andiamo ben oltre, per l’appunto, a quel concetto secondo cui, nelle nostre Banche, le persone non sono numeri.
Questo è sicuramente una colonna portante della nostra filosofia operativa ma c’è tanto altro ancora, c’è tanta ricchezza dietro quella relazione umana, ci sono valori incondizionati nel rapporto che si crea tra cliente ed operatore». Con il passare degli anni il modello bancario però è mutato. Oggi le Banche non sono solo le “casse di risparmio o prestito” ma sono sempre più connesse con il territorio proponendosi anche come partner di iniziative sociali.
«La Banca ormai svolge anche funzioni nei campi culturali e sociali ha sottolineato Albanese-, mostrandosi non solo nel suo ruolo “classico”. Lo fa per due ordini di motivo: essendo una banca territoriale noi prendiamo dal territorio, il nostro utile viene dal territorio e per questo dobbiamo restituire quello che ci dà; in più riteniamo che in questo modo mettendo in circolo nuova economia possiamo puntare al progresso. Poi non va dimenticato che è giusto sostenere quelle categorie in difficoltà e che non hanno mezzi economici, noi viviamo in un territorio che ha bisogno di crescere, di mantenersi e mantenerci.
Dobbiamo fare rete e preservare il territorio». Ma a vivere un momento di difficoltà sociale per Albanse sono soprattutto i giovani a cui la Bcc Monte Pruno si rivolge con particolare attenzione: «Immaginare solo che loro siano il nostro futuro è un errore, perché quando si parla di futuro si fa riferimento ad un termine ormai diventato incerto e spesso anche lontano. Concentriamoci sul presente perché solo pensando ad oggi riusciremo a costruire un domani migliore». Infine, il Dg Albanese ha fatto una carrellata nei vuoi progetti della Bcc Monte Pruno sempre più presente e attiva anche sul territorio lucano perchè «ci sentiamo lucani nell’anima».