«NOMINARE AL PIÙ PRESTO IL DG»
Arpab, Palma: il doppio f.f. eternamente in scadenza. La Cgil sbotta: «Così l’Agenzia collassa»
Nel ricordare al presidente della Regione Vito Bardi che la matematica è la matematica, la Cgil ha inteso ricordare come «volge ormai alla scadenza anche la proroga dell’incarico di direttore generale Arpab conferito temporaneamente al Direttore Scientifico, mentre il bando per la nomina del nuovo vertice è ormai scaduto il 23 aprile scorso ».
In principio, a stabilire la durata dell’interregno di Palma che è “ufficiosamente” Dg dal 5 febbraio scorso, ovvero dalla sospensione dell’ex vertice Tisci, fu il Decreto del presidente Bardi, risalente all’8 marzo, che fissava in «un periodo non superiore a 60 giorni» l’arco temporale del mandato del “traghettatore” che all’epoca già era, come lo è tuttora, anche Direttore tecnicoscientifico facente funzioni.
Alla scadenza, la mail del Capo di Gabinetto Busciolano che il 9 maggio scorso ha prorogato l’incarico per un ulteriore periodo, questa volta, «non superiore a 45 giorni». Di «non superiore» in «non superiore», il rinnovato approssimarsi del limite finale. Del resto, Achille Palma, «in via temporanea» come da conferimento incarico dell’alrpab, cioè Busciolano, è al- l’Agenzia il direttore tecnico-scientifico facente funzioni dal 4 maggio del 2020: da oltre 2 anni.
«L’attendismo prolungato da parte della Regione nella nomina del vertice dell’Arpab vige ormai da 4 mesi – hanno dichiarato dalla Cgil Funzione Pubblica, Giuliana Pia Scarano, Lucia Summa, e Pino Rofrano -, e continua a rendere impossibile per l’Ente effettuare alcuna programmazione, anche in termini di fabbisogno del personale: la carenza di dirigenti, alla cui mancanza si sopperisce con disposizioni di servizio poco chiare, e personale di comparto è molto grave e una quota consistente di questi ultimi, per cui non si conoscono le prospettive future, è assunto con contratti a termine».
«L’Agenzia – hanno proseguito Scarano, Summa e Rofrano – è in mano al senso di responsabilità di tutti i lavoratori, che continuano a garantire lo svolgimento delle attività, ma tale situazione, che permette solo di operare “in emergenza”, impedisce di programmare a lungo termine e di intensificare e implementare ulteriormente le attività.
La Basilicata è una regione piccola, ma sottoposta ad un’ampia varietà di pressioni ambientali, per le quali si rende necessario non solo lo svolgimento delle attività essenziali, ma anche un ulteriore passo avanti perché sia possibile prevenire sempre di più le problematiche ambientali». «Tutto ciò nella fase di stallo in cui l’Ente versa ormai da tempo risulta impossibile – hanno rimarcato Scarano, Summa e Rofrano -. Pertanto si rende necessario ribadire con forza la necessità di nominare al più presto il vertice dell’ente.
Tale nomina deve basarsi sul fondamentale e legittimo, articolo 8 – Legge 132 del 2016 di istituzione del Snpa, criterio del possesso dell’elevata professionalità e qualificata esperienza nel settore ambientale, che diventi poi di “pubblica evidenza” mediante iscrizione all’anagrafe dei direttori generali delle agenzie presente sul sito dell’Ispra, ed è essenziale per poter permettere all’Ente, che si occupa di tutela ambientale e quindi della salute di tutti i cittadini lucani, lo svolgimento delle proprie attività».
«Tanto più si temporeggia su questo atto – hanno concluso dalla Cgil Funzione Pubblica, Giuliana Pia Scarano, Lucia Summa, e Pino Rofrano -, tanto più ci si avvicina al collasso organizzativo dell’Agenzia, che è sempre più impossibilitata a svolgere le proprie fondamentali funzioni. Auspichiamo, pertanto, che si proceda con immediatezza alla nomina del nuovo vertice dell’Agenzia ».