AttualitàBasilicata

AL VIA “PEPERONAUT” PER L’INCLUSIONE LAVORATIVA

Partito da Chiaromonte il progetto per l’inserimento lavorativo delle persone autistiche

Con il primo ingresso in azienda è cominciata la fase operativa del progetto pilota PeperonAut, che prevede l’inserimento lavorativo delle persone con autismo.
Un lavoro lungo e articolato partito dalla formazione degli operatori che, grazie alla collaborazione dell’Asp e della Fondazione Stella Maris Mediterraneo, ha seguito diversi step, a partire dalle nozioni base sull’autismo fino alle tecniche di inserimento lavorativo dei ragazzi, passando attraverso la somministrazione di test specifici.
Il percorso formativo, condotto dal dottor Roberto Keller e dalla sua équipe, ha visto la partecipazione di diversi giovani professionisti, tra cui soprattutto psicologi ed educatori, i quali dopo la fase di laboratori in sede, che è poi la fase prelavorativa, hanno tenuto una rapida formazione alle aziende ospitanti, scelte all’interno del Consorzio di Tutela del Peperone di Senise Igp con il quale è stato sottoscritto un protocollo.
L’avvio della fase dell’inserimento in azienda, dunque, è il punto di arrivo di un percorso strutturato, nel quale nulla è stato lasciato al caso. Proprio in questi giorni i ragazzi sono alle prese con le attività che le aziende ospitanti stanno svolgendo in questa fase di lavorazione del peperone. Pulitura del prodotto, preparazione in cucina e confezionamento, sono le fasi alle quali prendono parte, mentre a breve è prevista anche una fase di lavoro sul campo di coltivazione.
L’entusiasmo e la soddisfazione dei ragazzi è la prima cartina di tornasole del progetto che dovrebbe concludersi a metà luglio con una serie di eventi da tenersi nei tre comuni da cui provengono i ragazzi, Senise, Policoro e San Severino Lucano, e che in modo diverso hanno contribuito alla realizzazione del progetto. Il comune guida, che ha pubblicato il bando a valere su fondi Gal “La Cittadella del Sapere”, è Chiaromonte che ospita il centro autismo “Early Start” e l’ambulatorio per autistici adulti, e che ha ospitato anche le diverse fasi della formazione. Chiusa la fase sperimentale si dovrà pensare adesso ad un ingresso vero e proprio dei ragazzi autistici nel mondo del lavoro. Per questo passo ci sono ancora tante criticità da superare ma ci sono anche tante soluzioni possibili che le associazioni hanno messo sul tavolo della Regione con la quale si intessuto un dialogo serrato e produttivo.

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