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RELAZIONE ANNUALE ANTIDROGA 2022

“ESAURITO L’EFFETTO COVID SUL TRAFFICO DI DROGA, LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA RIACCENDE I MOTORI DEL NARCOTRAFFICO. CRESCIUTI DEL 54% I SEQUESTRI DI DROGA”

PUBBLICATA LA RELAZIONE ANNUALE 2022 DELLA DIREZIONE CENTRALE : QUADRO RIASSUNTIVO DELLE ATTIVITÀ E DEI RISULTATI DELLE FORZE DI POLIZIA ITALIANE NELLA LOTTA AL NARCOTRAFFICO NEL 2021

“ESAURITO L’EFFETTO COVID SUL TRAFFICO DI DROGA, LA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA RIACCENDE I MOTORI DEL NARCOTRAFFICO. CRESCIUTI DEL 54% I SEQUESTRI DI DROGA

NUOVO RECORD PER LA COCAINA CON PIÙ  DI 20 TONNELLATE SEQUESTRATE

https://antidroga.interno.gov.it/wp-content/uploads/2022/06/Relazione-Annuale-2022.pdf

La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, in vista della giornata mondiale delle Nazioni Unite contro l’abuso e il traffico illecito di droga che si celebra il 26 giugno, (DCSA)  pubblica oggi la  sua Relazione Annuale 2022,  che traccia il quadro riassuntivo delle attività e dei risultati ottenuti in Italia nella lotta contro il narcotraffico nel corso del 2021.

Stamattina, il Vice Capo della Polizia- Direttore Centrale  della Polizia Criminale, Prefetto Vittorio Rizzi ed il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga, Generale C.A. della Guardia di Finanza -Antonino Maggiore- hanno illustrato i contenuti del Report DCSA 2022, durante una conferenza stampa divulgativa, presso il Viminale, con la partecipazione in videcollegamento di tre Esperti per la Sicurezza impiegati in aree strategiche per le rotte della droga (Colombia, Argentina, Turchia). Comunicato stampa 

La Relazione Annuale DCSA 2022 viene anche pubblicata  sui siti del Ministero dell’Interno, del Ministero della Giustizia, della Polizia Stato, dell’Arma dei Carabinieri, del Corpo della Guardia di Finanza e del Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

COMUNICATO STAMPA
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA DIREZIONE CENTRALE SERVIZI ANTIDROGA RELAZIONE ANNUALE 2022

“Esaurito l’effetto Covid sul traffico di droga, la criminalità organizzata riaccende i motori del narcotraffico. Cresciuti del 54% i sequestri di droga”

La Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA) del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, in vista della giornata mondiale delle Nazioni Unite contro l’abuso e il traffico illecito di droga che si celebrerà il prossimo 26 giugno, ha presentato oggi la Relazione Annuale 2022.

Il Report traccia il quadro riassuntivo delle attività e dei risultati ottenuti nella lotta contro il narcotraffico nel corso del 2021.

Presso la sala stampa del Viminale, hanno partecipato alla conferenza il Direttore Centrale per i Servizi Antidroga, Generale C.A. della Guardia di Finanza Antonino Maggiore, tre Esperti per la Sicurezza impiegati in aree strategiche per le rotte della droga (Colombia, Argentina, Turchia) collegati da remoto e il Vice Direttore della Pubblica Sicurezza, Direttore Centrale della Polizia Criminale, Prefetto Vittorio Rizzi, che nelle conclusioni ha sottolineato come

“il narcotraffico sia stato il primo crimine transnazionale e quello che ha sempre rispecchiato l’evolversi dei tempi. La metamorfosi delle organizzazioni criminali nazionali e internazionali, determinata dalla globalizzazione e dalla digitalizzazione, richiede un rafforzamento della cooperazione internazionale di polizia e delle indagini sulle piattaforme criptate dove viaggiano le comunicazioni criminali. L’attenzione delle forze di polizia di tutto il mondo si deve concentrare sulle aree da cui partono le rotte del narcotraffico come la Tripla Frontera in Sudamerica, al confine tra Argentina, Brasile e Paraguay dove operano insieme i cartelli criminali più pericolosi del mondo. Solo cooperando sarà possibile smantellare le reti dei signori della droga”

Malgrado il 2021 abbia continuato ad essere influenzato dagli effetti della crisi sanitaria globale da COVID-19, la grande capacità di adattamento delle organizzazioni criminali ha individuato presto strumenti e meccanismi di compensazione, riuscendo a riattivare i propri traffici illeciti e a riversare sui mercati di consumo quantità di stupefacenti equiparabili ai periodi precedenti alla pandemia.


Secondo quanto già registrato nel secondo semestre del 2020, la straordinaria resilienza del network criminale ha saputo, infatti, riadattare i propri assetti logistici e organizzativi alle nuove dinamiche economiche e sociali determinate dalla crisi, con

il risultato che il 2021 ha fatto registrare una crescente ripresa delle importazioni di stupefacente nei luoghi di stoccaggio e, soprattutto, verso i Paesi di destinazione finale, una diversificazione dei metodi di trasferimento, un adattamento delle rotte e dei vettori.

Allo stesso modo la risposta di contrasto delle forze di polizia non si è fermata: il numero delle operazioni antidroga, coordinate e supportate dalla DCSA, è sostanzialmente in linea con la media dell’ultimo decennio (circa 23.000), così come quello delle denunce (oltre 30.000).

Si registra invece un’impennata dei sequestri di droga rispetto all’anno precedente: dalle 59 tonnellate rinvenute nel 2020, si è saliti alle 91 tonnellate del 2021, con un incremento percentuale del 54,04%, che, per effetto di una sensibile crescita dei sequestri di cocaina e dei derivati della cannabis, rappresenta il quarto più alto risultato dal 2000 ad oggi, nonostante le difficoltà aggiuntive causate dalla crisi sanitaria.

Anche quest’anno, il risultato più macroscopico è il nuovo record nei sequestri di cocaina, che, dopo “l’exploit” del 2019 e del 2020, in cui i volumi erano arrivati, rispettivamente a 8,2 tonnellate e 13,6 tonnellate, raggiungono la quota di 20,07 tonnellate (+47,66%), traguardo assoluto senza precedenti nel passato.


Si tratta in grande maggioranza di sequestri eseguiti nei porti e circa il 70% del totale è stato intercettato nelle aree di frontiera; dati che sembrano confermati anche dai risultati dell’attività dei primi mesi dell’anno in corso che non fanno registrare flessioni.


La forte crescita dei sequestri di droga riguarda anche la “cannabis”, sia in termini di hashish (+113%) sia di marijuana (+135%), che resta lo stupefacente più sequestrato in Italia: 67,7 tonnellate totali, oltre due terzi di tutta la droga sequestrata dalle forze di polizia, a fronte delle 29,6 del 2020 a riprova di un livello costantemente elevato della domanda.

Accanto allo stupefacente proveniente dai tradizionali luoghi di importazione, assume consistenza anche una produzione outdoor nazionale, soprattutto in Sardegna (+498% di marijuana e +150,62% di piante rispetto all’anno precedente).

I sequestri di eroina, pari a kg 567,52 (+10,61%) sono in lieve aumento, con un dato sostanzialmente in linea con la media dell’ultimo quinquennio, con una diminuzione di quelli avvenuti presso la frontiera terrestre, punto d’ingresso nazionale dalla tradizionale “rotta balcanica

Drastica flessione dei sequestri di droghe sintetiche (-99,03%), ma il risultato risente dello straordinario rinvenimento nel 2020, nel porto di Salerno, di 14 tonnellate di amfetamine. In termini assoluti, comunque, esaminando la serie decennale, la quantità di droga sintetica intercettata nel 2021, pari a 137,95 kg, rappresenta, al netto del citato sequestro del 2020, il secondo valore più alto di sempre, dopo quello registrato nel 2017 (167,48 kg).

Un dato preoccupante è il rilevante aumento dei sequestri di sostanze liquide: 90 litri di GBL e quasi 6 litri di GHB, due potenti e pericolosi sedativi dissociativi, utilizzati anche come rape drugs, quando somministrati a vittime inconsapevoli.

Sostanze già note ma che, nel 2021, sono tornate alla ribalta della cronaca per la scoperta di un vasto fenomeno di spaccio tramite siti di vendita on line, che ha portato a triplicare i sequestri rispetto all’anno precedente.

Tale risultato testimonia come l’impegno delle forze di polizia nel contrasto allo spaccio della droga venga esercitato sia nelle piazze reali che in quelle virtuali, secondo un trend generale di aumento dei reati che sfruttano le potenzialità della rete e che riguarda in via prioritaria proprio il traffico di stupefacenti dato il carattere transnazionale tipico del narcotraffico.


Proprio sul piano dei rapporti internazionali è stata rinforzata l’attività di collaborazione internazionale nel contrasto al narcotraffico, con impulso ad ulteriori accordi tecnici bilaterali, i cosiddetti Memorandum Operativi Antidroga (MOA), destinati a promuovere e facilitare le iniziative investigative congiunte e, soprattutto, le operazioni speciali.

In questo quadro, gioca un ruolo strategico la rete degli Esperti per la Sicurezza, 18 dirigenti e ufficiali delle forze di polizia che, lavorando per conto dell’Italia all’estero, forniscono un determinante supporto informativo alle attività operative antidroga nazionali svolte in collaborazione con le Forze di polizia dei vari Paesi, favorendo nuove forme di cooperazione e analisi di contesto.

Altro dato significativo del 2021 è rappresentato dalle 32 nuove sostanze psicoattive intercettate dalle forze di polizia nel 2021, di cui 5 mai individuate prima in Italia e che sono state oggetto di segnalazione al Sistema Nazionale di Allerta Precoce (SNAP).


Sedici morti in meno per overdose nel 2021 (293 rispetto a 309 del 2020), confermano poi il trend in diminuzione dei decessi.


Quanto alle direttrici di importazione degli stupefacenti, prende sempre più consistenza l’ipotesi di una “nuova rotta mediterranea”, attraverso la quale la cocaina proveniente dal Sudamerica, transita per gli scali nazionali (Gioia Tauro su tutti) diretta verso i porti dall’area balcanica (Mar Egeo e Mar Nero), sotto il controllo di agguerrite organizzazioni criminali albanesi e serbo-montenegrine.

Nel 2021 la DCSA ha continuato a lavorare per i progetti “ICARUS” ed “HERMES”, in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri. In particolare, il progetto “ICARUS” ha reso possibile un’attività di informazione e di sensibilizzazione con gli studenti sotto lo slogan “HUGS NOT DRUGS” (“Abbracci non droga”), sui pericoli e i danni provocati dalle droghe, con la realizzazione di booklets per genitori, studenti e insegnanti, distribuiti in 220 scuole aderenti al progetto.

Con HERMES sono state acquistate apparecchiature portatili all’avanguardia per l’individuazione e l’analisi immediata delle droghe all’interno dei pacchi spediti a mezzo posta o corriere, consentendo sequestri di droga in oltre 400 ispezioni che in due casi hanno riguardato sostanze poi segnalate allo SNAP come nuovi fenomeni di consumo pericolosi per la salute pubblica.

Il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, con riferimento alle attività svolte dalla DCSA nello scorso anno, ha sottolineato

“l’impegno di magistratura e forze di polizia nella lotta al narcotraffico. Le operazioni condotte nel 2021 evidenziano lo sforzo investigativo sul territorio nazionale ed a livello internazionale che ha consentito, tra l’altro, il sequestro di oltre 20 tonnellate di cocaina, un risultato senza precedenti che premia la professionalità e la dedizione di tutto il personale. Contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti anche nelle piazze virtuali, secondo un trend generale di aumento dei reati che sfruttano le potenzialità della rete, è fondamentale per salvaguardare la sicurezza dei cittadini e tutelare i nostri giovani”

Nel ricevere la Relazione annuale, il Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Lamberto Giannini, ha sottolineato che

“la Direzione centrale dei servizi antidroga rappresenta un’articolazione strategica del Dipartimento della Pubblica Sicurezza e una delle più longeve e riuscite espressioni di collaborazione interforze. I dati della Relazione annuale 2022 testimoniano la forza, la costanza e l’efficacia dell’azione di contrasto delle Forze di polizia nazionali che, nel 2021, hanno fronteggiato la piaga del narcotraffico, incrementando i sequestri di oltre il 50%”

Il Rapporto annuale 2022 è pubblicato, anche in inglese e spagnolo, sul sito web della Direzione Centrale (https://antidroga.interno.gov.it/), piattaforma utile per la ricerca di dati, informazioni e report sulle attività svolte dalle forze di polizia nel settore antidroga.

Roma, 23 giugno 2022  

HUGS NOT DRUGS” “Abbracci non droga”

Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, con riferimento ai risultati contenuti nella relazione annuale presentato oggi al Viminale dalla direzione centrale per i servizi Antidroga, ha sottolineato ancora una volta il «grande impegno di magistratura e forze di polizia nella lotta al narcotraffico.
Le operazioni condotte nel 2021 evidenziano lo sforzo investigativo sul territorio nazionale ed a livello internazionale che ha consentito, tra l’altro, il sequestro di oltre 20 tonnellate di cocaina, un risultato senza precedenti che premia la professionalità e la dedizione di tutto il personale»

«Contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti anche nelle piazze virtuali – ha ribadito la titolare del Viminale -, secondo un trend generale di aumento dei reati che sfruttano le potenzialità della rete, è fondamentale per salvaguardare la sicurezza dei cittadini e tutelare i nostri giovani»

https://youtu.be/_E0HVACd1nk

L’analisi della Dcsa ha fatto registrare una crescente ripresa delle importazioni di stupefacenti nei luoghi di stoccaggio e, soprattutto, verso i Paesi di destinazione finale, una diversificazione dei metodi di trasferimento, un adattamento delle rotte e dei vettori, a conferma proprio della capacità del network criminale di riadattare i propri assetti logistici e organizzativi alle nuove dinamiche economiche e sociali determinate dalla crisi pandemica. A fronte di tale ripresa, si registra altresì un’impennata dei sequestri di droga rispetto all’anno precedente: dalle 59 tonnellate rinvenute nel 2020, si è saliti alle 91 tonnellate del 2021, con un incremento percentuale del 54,04%.

Nel corso della conferenza – alla presenza del vice direttore generale della Pubblica Sicurezza Vittorio Rizzi, del direttore centrale per i servizi antidroga Antonino Maggiore e, collegati da remoto, di tre esperti per la sicurezza impiegati in aree strategiche per le rotte della droga (Colombia, Argentina, Turchia) – è stato dato atto dell’apprezzamento espresso dal capo della Polizia, direttore generale della Pubblica Sicurezza, Lamberto Giannini, che ha sottolineato il valore strategico, all’interno del dipartimento della Pubblica Sicurezza, della Dcsa “una delle più longeve e riuscite espressioni di collaborazione interforze. I dati della Relazione annuale 2022 testimoniano la forza, la costanza e l’efficacia dell’azione di contrasto delle Forze di polizia nazionali che, nel 2021, hanno fronteggiato la piaga del narcotraffico, incrementando i sequestri di oltre il 50%”.

Dal rapporto emerge, inoltre, l’importanza e il potenziamento dell’attività di collaborazione internazionale nel contrasto al narcotraffico, attraverso un maggiore impulso a ulteriori accordi tecnici bilaterali, i cosiddetti Memorandum Operativi Antidroga (MOA) – destinati a promuovere e facilitare le iniziative investigative congiunte e, soprattutto, le operazioni speciali – il ruolo sempre più strategico svolto dalla rete degli Esperti per la Sicurezza, 18 dirigenti e ufficiali delle Forze di polizia impiegati nelle aree più interessate alle rotte della droga.

Nelle sue conclusioni, il prefetto Rizzi ha sottolineato il dato caratterizzante del narcotraffico di rispecchiare l’evolversi dei tempi e la grande capacità di metamorfosi delle organizzazioni criminali nazionali e internazionali che «richiede un rafforzamento della cooperazione internazionale di polizia e delle indagini sulle piattaforme criptate dove viaggiano le comunicazioni criminali». 

«L’attenzione delle Forze di polizia di tutto il mondo si deve concentrare sulle aree da cui partono le rotte del narcotraffico come la Tripla Frontera in Sudamerica, al confine tra Argentina, Brasile e Paraguay dove operano insieme i cartelli criminali più pericolosi del mondo. Solo cooperando sarà possibile smantellare le reti dei signori della droga», ha concluso Rizzi che ha voluto dedicare la conferenza al giovane magistrato paraguaiano Marcelo Pecci assassinato lo scorso 10 maggio.

I dati del Report

I sequestri di cocaina, che, “l’exploit” del 2019 e del 2020, in cui i volumi erano arrivati, rispettivamente a 8,2 tonnellate e 13,6 tonnellate, raggiungono la quota di 20,07 tonnellate (+47,66%), traguardo assoluto senza precedenti nel passato.

La forte crescita dei sequestri di droga riguarda anche la “cannabis”, sia in termini di hashish (+113%) sia di marijuana (+135%), che resta lo stupefacente più sequestrato in Italia: 67,7 tonnellate totali, oltre due terzi di tutta la droga sequestrata dalle Forze di polizia, a fronte delle 29,6 del 2020 a riprova di un livello costantemente elevato della domanda. Segnalata anche una consistente produzione outdoor nazionale, soprattutto in Sardegna (+498% di marijuana e +150,62% di piante rispetto all’anno precedente).

I sequestri di eroina, pari a kg 567,52 (+10,61%) sono in lieve aumento, con un dato sostanzialmente in linea con la media dell’ultimo quinquennio, con una diminuzione di quelli avvenuti presso la frontiera terrestre, punto d’ingresso nazionale dalla tradizionale “rotta balcanica”.

Drastica flessione dei sequestri di droghe sintetiche (-99,03%), ma il risultato risente dello straordinario rinvenimento nel 2020, nel porto di Salerno, di 14 tonnellate di amfetamine. In termini assoluti la quantità di droga sintetica intercettata nel 2021, pari a 137,95 kg, rappresenta, al netto del citato sequestro del 2020, il secondo valore più alto di sempre, dopo quello registrato nel 2017 (167,48 kg).

Un dato preoccupante è il rilevante aumento dei sequestri di sostanze liquide: 90 litri di GBL e quasi 6 litri di GHB, due potenti e pericolosi sedativi dissociativi, utilizzati anche come rape drugs, quando somministrati a vittime inconsapevoli. Sostanze già note ma che, nel 2021, sono tornate alla ribalta della cronaca per la scoperta di un vasto fenomeno di spaccio tramite siti di vendita on line, che ha portato a triplicare i sequestri rispetto all’anno precedente.

32 sono le nuove sostanze psicoattive intercettate dalle Forze di polizia nel 2021, di cui 5 mai individuate prima in Italia e che sono state oggetto di segnalazione al Sistema Nazionale di Allerta Precoce (SNAP).

Sedici morti in meno per overdose nel 2021 (293 rispetto a 309 del 2020), confermano poi il trend in diminuzione dei decessi.

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