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SFUMA DEFINITIVAMENTE IL PROGETTO SCUOLA DI CINEMATOGRAFIA A MATERA

La notizia annunciata da Cronache Lucane confermata da Bardi. Il rammarico di Quarto (FdI)


È naufragato del tutto il progetto di vedere realizzata la scuola di Cinematografia nella Città di Matera. Come annunciato da Cronache il 18 maggio scorso l’edificio che il Comune di Matera avrebbe dovuto mettere a disposzione del Csc verrà utilizzato per altro.

A dare la conferma che il progetto è ormai sfumato, il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, in un tweet: «Scuola di Cinematografia a Matera: la Regione ha sempre onorato i suoi impegni, come ha confermato l’ex sindaco de Ruggieri. Dispiace per la decisione del Comune, ma ribadisco la mia disponibilità verso la bellissima Città dei Sassi, proiezione internazionale della Basilicata». E, in una nota, il consigliere regionale Piergiorgio Quarto (Fratelli d’Italia), ha evidenziato che «adesso non ci sono più dubbi, Matera non avrà come stabilito la Scuola di Cinematografia Internazionale.

Oggi allo stato dei fatti appare pleonastico andare alla ricerca dei colpevoli, resta da considerare l’ennesima grave beffa patita dalla città e dai materani». I corsi di recitazione e di regia-filmaking, che sarebbero dovuti partire nell’autunno dell’anno scorso, non avranno mai inizio. La convenzione sottoscritta da Regione, Comune e Csc, il 17 giugno 2020, non lascia spazio a dubbi riguardo agli impegni reciprochi.

La Regione avrebbe dovuto farsi carico «dei costi connessi allo svolgimento dell’attività didattica, amministrativa e gestionale», il Comune «di mettere a disposizione del Csc l’immobile di Via Lazazzera perfettamente attrezzato sotto il profilo impiantistico e tecnologico e di tutti i costi di primo impianto, allestimento e funzionamento della sede».

Nella convenzione è specificato che la Regione Basilicata avrebbe quantificato annualmente, insieme al Csc e al Comune di Matera, l’ammontare del contributo da corrispondere per lo svolgimento delle attività e con la legge di Bilancio 2021 ha inserito un capitolo di spesa di 700mila euro per questo scopo. Il Comune di Matera avrebbe dovuto invece, in primo luogo, ristrutturare la sede di Via . Per farlo erano disponibili 600mila euro, provenienti dalla legge Finanziaria 2017 (205/2017) messi a disposizione dal Governo per la città Capitale europea della cultura nel 2019.

Il progetto di riqualificazione è stato redatto dai tecnici dell’Amministrazione e l’intervento inserito nel piano annuale delle opere pubbliche approvato dal Consiglio comunale. Ostacoli burocratici non ce ne sono ma c’è la politica. Nell’opera di revisione dei progetti ereditati dalla precedente giunta, il nuovo governo cittadino ha messo sotto la lente di ingrandimento anche quelli legati alla Scuola nazionale di cinema. Ha valutato l’ipotesi, in passato già bocciata, di destinare l’immobile di Via Lazzazzera a sede della Polizia Locale.

«Tutto quanto previsto, opportunamente organizzato a tempo debito finisce così con il naufragare miseramente» tuona Quarto: «La possibilità di far convogliare in città tanti giovani da ogni parte d’Italia e d’Europa, desiderosi di confrontare le proprie origini e le matrici etnico- culturali con altre realtà lontane e diverse, oltre ovviamente ai grandi benefici che tutta l’operazione avrebbe arrecato all’economia cittadina non avrà mai origine. In conclusione – afferma Quarto – Matera e i materani vedono morire un progetto ottimale»


 

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