GARA CAMPO SPORTIVO, AGGIUDICAZIONE ANNULLATA MA ORMAI È TROPPO TARDI
Il Consiglio di Stato ribalta la classifica dell’appalto da quasi mezzo milione di euro: i lavori però sono stati eseguiti per oltre il 60%
Oppido Lucano, pasticcio burocratico sull’appalto da oltre 488 mila euro per l’affidamento dei lavori di rifacimento della pavimentazione in erba sintetica e di adeguamento del campo sportivo, sito in contrada Santa Lucia, Via Appia.
Sull’aggiudicazione della gara indetta nel febbraio dell’anno scorso, ribaltato il verdetto al Consiglio di Stato: annullata.
Per il Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Basilicata, invece, non c’erano vizi nelle procedure di appalto e, di conseguenza, il ricorso della Tala Costruzioni Srl fu respinto.
Esito opposto, come anticipato, dinanzi ai massimi giudici amministrativi italiani che accogliendo l’appello della società citata, che si era classificata seconda, e in riforma della sentenza di primo grado, hanno stabilito l’annullamento dell’aggiudicazione in favore del Raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) verticale capeggiato dalla Poliarredo S.n.c. di Grimaldi Saverio & C. Rilevato, tuttavia, un “intoppo” tecnico.
La richiesta di dichiarazione di nullità, ovvero inefficacia del contratto di appalto, «con ogni ulteriore conseguenza di legge », non è risultata da accogliere poichè il contratto è stato stipulato il 14 luglio del 2021, con consegna dei lavori risalente già all’11 agosto e il relativo stato di avanzamento pari al 61% è stato accertato lo 18 marzo scorso.
Per cui, l’elevato avanzamento nell’esecuzione, unito alla natura dell’affidamento, relativo a lavori, «conduce al rigetto della richiesta di dichiarazione d’inefficacia del contratto ».
Tornando all’aggiudicazione, lo scarto prima e seconda classificata fu soltanto di 0,227 punti circa: rispettivamente i punteggi complessivi assegnati furono 66,40000 e 66,17354.
La controversia giuridica, in primo e secondo grado, è stata centrata sull’assegnazione, che il Consiglio di Stato ha giudicato «illegittima », di 0,65 al primo classificato riguardante un sub-criterio relativo a certificazioni.
Al Raggruppamento temporaneo di imprese vincitore dell’appalto da oltre 488 mila euro, spettavano, però, zero punti.
«Di qui – hanno spiegatto il Consiglio di Stato – l’illegittima assegnazione di 0,65 punti al Rti aggiudicatario, in assenza dei quali la gara sarebbe stata aggiudicata alla Tala Costruzioni Srl, considerata la differenza di soli 0,227 punti circa tra i punteggi assegnati alle due offerte concorrenti».