“CARRO DELLA BRUNA”, IL TRIONFO DEI COLORI
Matera, tema del manufatto in cartapesta è Zaccheo che scende dal sicomoro e ospita Gesù nella sua casa
Il viaggio di Cronache TV alla scoperta dei temi e dei simboli artistici del carro trionfale della Madonna Bruna edizione 2020 – 2022 inizia proprio da qui, dalla grande porta della Fabbrica del carro Michelangelo Pentasuglia.
L’imponente manufatto di carta pesta realizzato dall’artista materano Uccio Santochirico, allievo ed eccellente discepolo del maestro cartapestaio Pentasuglia, ci accoglie subito con una sinfonia in cartapesta di cori celestiali, contornata da svolazzanti e rubicondi puttini dai vividi colori, sospesi tra beate e slanciate figure angeliche.
Il tema a cui si ispira il carro è -Zaccheo oggi devo fermarmi a casa tua – La cattedrale casa di Dio tra le case degli uomini- ed è un tema sviluppato a partire dal 2020 allorché la festa della Bruna a causa della pandemia non ebbe luogo.
Ed ecco dunque che l’ispirazione concettuale del manufatto dell’edizione 2022 della festa della Madonna Bruna, si ricollega al 750esimo anniversario dell’ultimazione della cattedrale di Matera che cadeva proprio nel 2020 e che si prolunga in un fil rouge di memorie arcaiche e attualissime fino ad oggi.
Il tema statuario raffigurato nel corpo centrale del carro narra scultoreamente l’episodio del Vangelo di Luca che racconta l’incontro tra Gesù e Zaccheo, e infatti vediamo un sicomoro sul quale c’è Zaccheo che essendo basso di statura si è arrampicato sull’albero per vedere il Signore passare durante la visita nella città di Gerico. Gesù si ferma ai piedi dell’albero e ordina a Zaccheo di scendere perché dovrà ospitare proprio Gesù a casa sua.
-La scelta di rappresentare Zaccheo sul carro, ci ha spiegato l’artista Uccio Santochirico, deriva dal fatto che Zaccheo è il capo dei pubblicani cioè uno di coloro che riscuotevano le tasse per conto dei romani ma ne approfittava per defraudare i propri concittadini. Sarà però proprio l’incontro con Gesù che farà cambiare vita a Zaccheo e lo porterà a restituire quanto tolto ai suoi concittadini nella misura del quattro volte tanto.
E sul carro trionfale infatti Gesù è rappresentato al centro della scena con le braccia spalancate ad accogliere gioioso l’imminente conversione di Zaccheo. Tema quest’ultimo che Santochirico e una delle sue migliori collaboratrici, la pittrice materana Claudia Passarelli, hanno ripreso nei due dipinti della fiancata sottostante del carro dove si vede proprio Zaccheo che sceso dall’albero si avvicina a Gesù e poi presta soccorso a un povero giacente lì a terra.
La casa di Zaccheo dunque ospitando Gesù diventa dimora di Dio e la cattedrale di Matera è la casa di Dio tra le case dei materani, essa è considerata la casa madre di tutti.
Tra i tondi artisti che abbelliscono le torri del carro trionfale troviamo la conversione di Sant’ Eustachio patrono della città dei e San Giovanni da Matera in gloria
Sul retro del carro poi è rappresentato San Giuseppe e la Madonna incinta, due sculture che sottolineano l’impegno dei coniugi all’aiuto reciproco nel contesto familiare.
Subito sotto troviamo il logo del 27esimo Congresso eucaristico nazionale che sarà ospitato a Matera nel settembre prossimo e che avrà come tema il ritorno al gusto del pane per una chiesa sinodale.
E ancora altre immagini come l’icona della Madonna Bruna e l’antica Matera come ritratta in un dipinto del XVIII secolo, la fuga in Egitto di GIuseppe e Maria, e poi dal sogno dei dipinti alle tante persone che vengono a visitare il carro, tutte hanno una parola di ammirazione e fanno i complimenti al giovane artista, Uccio Santochirico, atteso da un brillante futuro artistico che chissà magari un giorno lo renderà famoso come -Maestro dei colori-