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SERGIO MATTARELLA VISITA DI STATO IN MOZAMBICO

SERGIO MATTARELLA: CON MOZAMBICO COLLABORAZIONE SU ENERGIA

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA SERGIO MATTARELLA NELLA REPUBBLICA DEL MOZAMBICO 
Maputo – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al suo arrivo a Maputo in occasione della visita di Stato, oggi 4 luglio 2022.
(Foto di Paolo Giandotti – Ufficio Stampa per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in Visita di Stato nella Repubblica del Mozambico, è stato ricevuto dal Presidente, Filipe Jacinto Nyusi, al Palazzo Presidenziale.

Al termine dei colloqui, i due Capi di Stato rilasceranno dichiarazioni alla stampa.

Il Presidente Mattarella renderà, quindi, omaggio al Monumento agli Eroi Mozambicani con la deposizione di una corona.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in Visita di Stato nella Repubblica del Mozambico, è stato ricevuto dal Presidente, Filipe Jacinto Nyusi, al Palazzo Presidenziale
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con il Presidente della Repubblica del Mozambico, Filipe Jacinto Nyusi, al Palazzo Presidenziale in occasione della Visita di Stato

Al termine dei colloqui, i due Capi di Stato hanno rilasciato dichiarazioni alla stampa.

Il Presidente Mattarella renderà, quindi, omaggio al Monumento agli Eroi Mozambicani con la deposizione di una corona.

Nel pomeriggio è previsto l’incontro con il Presidente del Consiglio Municipale di Maputo al Palazzo del Municipio, dove avrà luogo la cerimonia di consegna delle Chiavi della Città di Maputo.

In serata, il Pranzo di Stato offerto dal Presidente del Mozambico in onore del Presidente Mattarella al Palazzo di Ponta Vermelha.

Mercoledì 6 luglio mattina, Mattarella incontrerà il Presidente dell’Assemblea della Repubblica, Esperança Bias

Al temine, visiterà il Centro Dream di Zimpeto della Comunità di Sant’Egidio, accompagnato dal Segretario esecutivo Dream Mozambico, Flavio Ismael.

Il Presidente Mattarella incontrerà, quindi, una rappresentanza della collettività italiana e i rappresentanti delle Istituzioni italiane presenti in Mozambico.

Maputo, 05/07/2022 06/07/2022 (II mandato)

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in Visita di Stato nella Repubblica del Mozambico, è stato ricevuto dal Presidente, Filipe Jacinto Nyusi, al Palazzo Presidenziale. Al termine dei colloqui, i due Capi di Stato hanno rilasciato dichiarazioni alla stampa. Nell’occasione è stato firmato il Piano Indicativo Pluriennale di Cooperazione allo Sviluppo.


Dichiarazioni alla stampa del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine del colloquio con il Presidente Filipe Jacinto Nyusi in occasione della visita di Stato nella Repubblica del Mozambico

Maputo, 05/07/2022 (II mandato)

Desidero ringraziare molto il Presidente Filipe Nyusi per l’invito a venire in visita di Stato in Mozambico e per l’accoglienza calorosa e amichevole che ha riservato a me e alladelegazione che mi accompagna.

Questa accoglienza così calorosa e significativa riflette la profonda amicizia e i comuni interessi che legano i nostri Paesi – come il Presidente Nyusi ha avuto la cortesia di ricordare – fin dall’indipendenza del Mozambico, cui l’Italia è stata molto vicina con la sua società civile, oltre che con le sue istituzioni.

I nostri rapporti raffigurano, in maniera significativa, un esempio di quel che insieme possono costruire Africa ed Europa il cui avvenire, secondo l’Italia, è necessariamente comune.

Come il Presidente ha ricordato – e lo ringrazio – avrei voluto visitare Maputo due anni addietro, ma la pandemia ha costretto a ritardare questo incontro; ma sono lieto anch’io che si svolga nel trentennale degli Accordi di Pace di Roma che sono dovuti alla sincera, determinata volontà di pace del popolo mozambicano, che ha posto fine così a un lungo conflitto, e poi ha coronato, dopo qualche anno, questo impegno con l’Accordo definitivo di Pace.

Durante i nostri colloqui ho espresso al Presidente Nyusi le mie congratulazioni, e quelle dell’Italia, per la recente elezione del Mozambico nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che dimostra come il vostro Paese sia considerato, nella Comunità internazionale, un attore protagonista affidabile e autorevole.

E sono convinto che nel Consiglio di Sicurezza il Mozambico fornirà un contributo che sarà utile all’intera Comunità internazionale.

Abbiamo parlato anche – come il Presidente Nyusi ha poc’anzi ricordato – dell’invasione, dell’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina che sta determinando conseguenze gravissime.

La prima di queste è il ritorno, in questo millennio, di un criterio che pensavamo relegato ai secoli passati: quello per cui un Paese più grande e più forte può considerarne uno più piccolo e più debole come una preda da conquistare.

Le conseguenze sono gravissime sotto diversi profili. Tra questi, quello che riguarda l’approvvigionamento di beni alimentari, di fertilizzanti, che colpisce tutti, il Continente africano in maniera particolare

L’Unione europea e l’Italia sono pronte a sostenere i Paesi più in difficoltà sotto questo profilo di crisi alimentare ai vari livelli.

Il Presidente Nyusi sa che l’Italia considera il Mozambico come un Paese profondamente amico e come un partner importante, sia nell’ambito politico che nel perseguimento di un’integrazione dei nostri sistemi produttivi, con l’aumento degli investimenti che il governo italiano intende promuovere nella sua imprenditoria per il Mozambico.

Desideriamo rafforzare infatti questa collaborazione perché sentiamo il Mozambico vicino a noi anche per valori recati nella vita della Comunità internazionale.

È importante la collaborazione che avviene sul piano energetico attraverso l’azione dell’ENI.

Il prossimo avvio dell’esportazione di gas naturale liquefatto dall’impianto di Coral Sul, gestito da ENI, è un traguardo importante che testimonia quanto sia preziosa la nostra collaborazione

E spero che questo si possa allargare ad altri settori economici, come abbiamo detto nel nostro incontro con il Presidente Nyusi, coinvolgendo diverse aziende italiane che già lavorano ed altre che possano impegnarsi, essendo in Mozambico.

Poc’anzi, la firma cui abbiamo assistito del Piano Indicativo Pluriennale in tema di Cooperazione allo Sviluppo è una dimostrazione di questa volontà che insieme, Italia e Mozambico, hanno sul piano della collaborazione per lo sviluppo.

Questo piano consente di armonizzare l’impegno italiano con la strategia nazionale di sviluppo del Mozambico, orientato alla diversificazione dell’economia e a sostegno della competitività, come strumento indispensabile per produrre reddito e occupazione soprattutto a vantaggio dei giovani.

Un altro settore importante di cui abbiamo parlato è quello di una collaborazione culturale.

Di recente è stato ratificato l’Accordo di Cooperazione Culturale Scientifica e Tecnologica tra Mozambico e Italia

Questo è un versante dei rapporti bilaterali che noi giudichiamo prezioso, con la collaborazione in campo artistico, culturale, universitario e di ricerca, che possa così ulteriormente sviluppare la nostra collaborazione sul piano di attività che riguardano il futuro.

Abbiamo parlato – come il Presidente Nyusi ha poc’anzi rammentato – del terrorismo e dell’impegno per contrastarlo, pensando alle vittime che il terrorismo provoca, all’impoverimento che provoca, e quindi al danno al futuro dei giovani.

E ho assicurato l’impegno attivo e concreto dell’Italia, come Paese e come membro dell’Unione europea, per sostenere il Mozambico su questo fronte così importante che riguarda la serenità della convivenza e della sicurezza che è patrimonio comune di tutti nel mondo.

Vorrei, infine, ringraziare molto il Presidente Nyusi per questo incontro, per le parole che ha utilizzato nei confronti dell’Italia, sottolineando l’amicizia che lega i nostri Paesi, esprimendo il più grande apprezzamento per il nostro partenariato e per le prospettive che questo presenta e consente di considerare sicure.

Grazie Signor Presidente

DISCORSI 
Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della consegna delle Chiavi della città di Maputo

Maputo, 05/07/2022 (II mandato)

Signor Presidente del Consiglio Municipale,

Signor Presidente dell’Assemblea Municipale,

Signore e Signori,

è un onore ricevere oggi, dalle Sue mani, la Chiave della città di Maputo.

Si tratta di un gesto di grande riguardo rivolto nei confronti della Repubblica che rappresento e, se mi permette, investe anche tutti i cittadini italiani che – nonostante il loro numero ridotto – sin dalla fondazione della città hanno trovato qui accoglienza e hanno potuto contribuire al suo sviluppo.

I legami tra Maputo e l’Italia sono molteplici e risalgono nel tempo.

Nei primi decenni del secolo scorso, quando la città conobbe il suo primo importante momento di sviluppo architettonico ed urbanistico, maestranze italiane impegnarono il proprio talento nella costruzione di alcuni edifici che rappresentano tuttora luoghi iconici, come la stazione dei Caminhos de Ferro de Moçambique o parte dello stesso magnifico palazzo della Camara Municipal dove ci troviamo oggi.

Sempre agli italiani fu affidata la costruzione del primo teatro della città, il Teatro Varietà, inaugurato con una rappresentazione del Barbiere di Siviglia.

Sono lieto che della sua memoria conservi traccia la toponomastica di Maputo con la Rua da travessa do Varietà.

Nel lungo e arduo cammino che portò all’indipendenza del popolo mozambicano un ruolo toccò a due fratelli di ascendenza italiana, Giovanni e Giuseppe Albasini che, nel 1909, fondarono uno dei primi giornali della capitale e anni dopo, con la pubblicazione del “O Brado Africano”, diedero voce a istanze di progresso civile e sociale.

Proprio la tensione ideale che animò la lotta per la libertà rappresenta forse il tratto più caratterizzante di Maputo, così ben interpretata dai magnifici murales di Malangatana che adornano la città.

Un’eredità raccolta oggi da tanti giovani artisti di valore – come Gonçalo Mabunda, Mauro Pinto e Filipe Braquinho – le cui opere, esposte in passato anche alla Biennale di Venezia nel padiglione dedicato al Mozambico, ci invitano a riflettere sul significato di un’autentica riconciliazione, a trent’anni dalla firma della pace che ha posto termine al conflitto civile.

Signor Presidente,

Maputo è una capitale africana dinamica, proiettata verso il futuro e impegnata ad affrontare le trasformazioni indotte anche da uno sviluppo urbano a tratti impetuoso.

In questo percorso, potrete sempre contare sull’amicizia e il supporto della Repubblica Italiana.

L’importante progetto di riqualificazione del quartiere di Chamangulo, che prevede anche interventi a beneficio delle locali istituzioni scolastiche, rappresenta un concreto esempio di questo impegno, cui si affiancherà a breve l’avvio dei lavori – frutto della collaborazione fra l’Università Eduardo Mondlane e le Università di Roma La Sapienza e di Sassari – per rinnovare gli spazi espositivi e i laboratori scientifici del Museo di Storia Naturale, uno degli edifici di maggiore pregio della città.

Signor Presidente,

la Chiave che mi è stata consegnata rappresenta il simbolo del rinnovarsi di questa tradizione di amicizia che lega Maputo e l’Italia e un pegno per il futuro dei nostri rapporti.

In tale spirito Le formulo gli auguri più sentiti per il Suo incarico.

Alla città e, tramite la Sua persona, a tutti i cittadini di Maputo, rivolgo il saluto più caloroso.

 

Brindisi del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, in occasione del pranzo offerto dal Presidente della Repubblica del Mozambico, Filipe Jacinto Nyusi

Maputo, 05/07/2022 (II mandato)

 

Signor Presidente,

Gentile Signora Isaura,

Signori Ministri,

Autorità e illustri Ospiti,

 

desidero ringraziarLa per le cordiali espressioni di stima e considerazione che ha voluto dedicare all’Italia e al suo popolo e per l’accoglienza, così calorosa, riservata a me, a mia figlia e alla delegazione che mi accompagna.

Sono particolarmente lieto che questa visita di Stato, che avviene dopo quella compiuta nel 1989 dal Presidente Cossiga, possa aver luogo in un momento così significativo della storia del Mozambico, nella felice ricorrenza del 30° anniversario della firma dell’Accordo generale di Pace, a Roma.

Quegli accordi furono il frutto della sincera aspirazione di pace del popolo mozambicano, cui l’Italia offrì il proprio contributo adoperandosi per facilitare l’intesa.

A tre anni di distanza dal nostro incontro al Quirinale mi è gradito, Signor Presidente, rinnovare qui i sentimenti di amicizia che legano i nostri due popoli.

Una prima presenza italiana si insediò in Mozambico nel XIX° secolo, contribuendo da allora allo sviluppo civile e sociale del Paese.

Se l’Italia non dimentica il soccorso e la accoglienza che i mozambicani offrirono ai superstiti del piroscafo Nova Scotia – affondato durante il secondo conflitto mondiale, al largo delle coste del Mozambico, mentre trasportava diverse centinaia di prigionieri di guerra italiani e di civili destinati ai campi di internamento in Sud Africa – va sottolineato che il nostro legame si è ulteriormente consolidato, sin dagli anni della decolonizzazione, grazie alle iniziative di cooperazione di cui sono state protagoniste tante realtà italiane – dalle università ai numerosi Comuni e alle Organizzazioni Non Governative – che con il loro impegno hanno reso concreta la vicinanza dell’Italia e della sua società civile al Mozambico.

La forte simpatia registrata nella Repubblica italiana verso i movimenti di liberazione dei Paesi africani dell’area lusofona, si è manifestata nelle Conferenze di solidarietà e nel riconoscimento, fra i primi Paesi, della indipendenza. Fu così per il Mozambico.

Un impegno – come confermato oggi con la firma del Piano Indicativo Pluriennale in materia di cooperazione allo sviluppo – destinato a continuare.

 

Signor Presidente,

le nostre relazioni sono state sempre caratterizzate da mutuo rispetto e da significativa affinità culturale.

L’Italia fu capace di essere piattaforma di dialogo con la cultura e l’espressione dei sentimenti autentici del vostro popolo, contribuendo alla costruzione di un modello di pace – con il significativo concorso della Comunità di Sant’Egidio – apprezzato dalle stesse Nazioni Unite.

I nostri rapporti rappresentano l’esempio fecondo di quanto Africa ed Europa possono costruire insieme.

E della pace è giusto parlare.

In questa parte dell’Africa avete saputo dimostrare come la composizione dei conflitti e la conciliazione siano obiettivi a portata di mano e consentano di raggiungere traguardi per tutta l’umanità. Il dialogo è prevalso, così come la disposizione a dotarsi di organismi internazionali utili a raggiungere obiettivi comuni.

Il Mozambico è stato partner intelligente e attivo su numerosi temi: dalla lotta alla povertà al clima. E penso alla dichiarazione comune che Lei e io abbiamo sottoscritto – unitamente ad altri Capi di Stato – in occasione del Summit Onu del settembre 2019.

I destini dell’umanità sono indivisibili: non vi può essere indifferenza verso chi manca dei mezzi essenziali di sussistenza e verso chi soffre per amore della propria libertà e indipendenza. Non vi può essere, ogni volta che la dignità di ciascun uomo e di ciascun popolo viene oltraggiata.

Signor Presidente,

l’aggressione della Federazione Russa all’Ucraina vede il riemergere di dottrine, come il militarismo e l’imperialismo, condannate dalla storia e che eravamo persuasi avessero lasciato spazio alla pacifica convivenza fra i popoli e alla collaborazione internazionale. Non si può tollerare che – come avvenuto in passato – Paesi più piccoli e deboli vengano considerati prede dagli Stati più grandi e potenti.

Tutto questo accade in Europa, ma le conseguenze colpiscono l’intero pianeta e lo stesso continente africano, dove milioni di persone rischiano di soffrire della crisi alimentare causata dall’invasione.

L’Africa, con la sua scelta lungimirante di rispettare la sovranità e l’integrità territoriale di tutti i singoli Stati, grandi e piccoli, può senza dubbio offrire un importante contributo per promuovere il dialogo.

Non possiamo né dobbiamo arrenderci al costume della guerra.

La recente elezione del Mozambico quale membro non permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite – per la quale desidero esprimere le più vive congratulazioni – porterà il Suo Paese ad assumere nuove e importanti responsabilità, alle quali, sono certo, farà fronte con successo, con beneficio della comunità internazionale.

 

Signor Presidente,

il nostro colloquio di questa mattina ha confermato l’eccellente stato delle relazioni fra i nostri Paesi, anche sul piano economico, gettando le basi per un loro ulteriore ampliamento a settori promettenti, dai servizi alle infrastrutture, dal turismo all’agricoltura.

Con le sue importanti risorse energetiche il Mozambico può diventare – e diverrà certamente – uno dei principali protagonisti del progresso del Continente.

L’Italia, ancora una volta, è pronta a mettere a disposizione le proprie eccellenze scientifiche, tecnologiche e industriali, così da concorrere alla crescita del tessuto imprenditoriale locale, nel processo di sviluppo del Suo Paese.

 

Signor Presidente,

ho colto, nelle Sue parole, il dinamismo di un Paese che sta consolidando la propria coesione sociale e modernizzando il proprio sistema produttivo, con l’obiettivo di offrire ai giovani mozambicani un avvenire prospero.

Nel suo percorso, il Mozambico potrà sempre fare affidamento sulla Repubblica Italiana quale partner leale e perseverante.

In questo spirito, invito i presenti a levare i calici al benessere Suo e della Sua Consorte, alla collaborazione tra il Mozambico e l’Italia e all’amicizia tra i nostri popoli.

 

Saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della visita al Centro DREAM di Zimpeto della Comunità di Sant’Egidio

Maputo, 06/07/2022 (II mandato)

Ringrazio molto il Ministro per la sua presenza qui, questa mattina: sottolinea l’importanza della collaborazione tra Mozambico e Italia.

Sono lietissimo di essere in questo Centro ‘Dream’ e vedere quello che è stato fatto, che viene fatto e che continuerà ad essere realizzato. È una delle forme di collaborazione più piene, più evidenti e più interessanti tra i nostri Paesi, che – com’è nella concezione del Mozambico e dell’Italia – ha al centro la persona, ciascuna persona, le sue esigenze e il suo modo di vivere e il modo di aiutarla.

La rapida visita ai locali dà l’idea dell’eccellenza del livello qualitativo degli accertamenti, delle analisi, delle prestazioni, dell’attenzione prestata ai malati.

Per capirne la ragione, per capire cosa che motiva questo impegno, basta guardare questo splendido spettacolo di bambini qui.

Vorrei sottolineare che ‘Dream’ è una realtà in cui si incontrano, appunto, Mozambico e Italia. Fa parte – come abbiamo detto tante volte ieri con il Presidente Nyusi – della quantità di legami che vi sono tra Mozambico e Italia sotto ogni profilo, in ogni settore della collaborazione.

Conoscevo già quel che questo centro fa, però vederlo insieme a mia figlia, alla Viceministro agli esteri e alla Delegazione che mi accompagna mi ha rassicurato plasticamente, in maniera ancora più efficace, e sottolinea che Sant’Egidio ha dimora in Italia e in Mozambico.

Ed è uno degli elementi che sottolinea quanto vi sia di rapporto intensissimo, stretto tra i nostri Paesi.

Grazie per quanto fate, grazie per quello che è stato fatto qui, grazie per quello che verrà fatto ulteriormente sia qui, nel centro, che muovendosi nelle zone rurali.

Complimenti. Davvero grazie perché questo è un contributo non solo al Mozambico e all’Italia, ma all’umanità.

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