CORTE COSTITUZIONALE: SOMMINISTRAZIONE ESCLUSIVA IN FARMACIA DEI TAMPONI ANTIGENICI
“Tale sentenza ribadisce il ruolo di primo presidio sanitario di prossimità svolto dalle farmacie nell’ambito dell’assistenza territoriale, confermandone la valenza di anello di congiunzione tra cittadino e Servizio Sanitario Nazionale” afferma il presidente di Federfarma Marco Cossolo
CORTE COSTITUZIONALE
SOMMINISTRAZIONE ESCLUSIVA IN FARMACIA DEI TAMPONI ANTIGENICI
Tamponi antigenici: Corte Costituzionale conferma somministrazione esclusiva in farmacia
Federfarma esprime grande soddisfazione per la sentenza della Corte Costituzionale che riconosce piena legittimità alla norma che riserva alle sole farmacie la somministrazione di test antigenici rapidi e test sierologici.
“Tale sentenza ribadisce il ruolo di primo presidio sanitario di prossimità svolto dalle farmacie nell’ambito dell’assistenza territoriale, confermandone la valenza di anello di congiunzione tra cittadino e Servizio Sanitario Nazionale” afferma il presidente di Federfarma Marco Cossolo.
Come sottolinea la sentenza Costituzionale, coinvolgendo solamente le farmacie nelle attività connesse al monitoraggio e al tracciamento dei contagi da Sars-CoV-2, “il legislatore si è affidato a soggetti, presenti e ordinatamente dislocati sull’intero territorio nazionale in ragione delle esigenze della popolazione, che già fanno parte del servizio sanitario nazionale e che, in tale veste, sono stati chiamati a erogare servizi a forte valenza socio-sanitaria.”
Le farmacie, sottolinea ancora la sentenza, sono dislocate sul territorio nazionale “secondo logiche non meramente commerciali, bensì di adeguatezza rispetto alla popolazione, cui assicurare con continuità l’accesso a tali prestazioni sanitarie”. Inoltre, l’inserimento delle farmacie nell’organizzazione del SSN, “già consente loro di condividere con le autorità sanitarie procedure amministrative finalizzate a fronteggiare situazioni ordinarie ed emergenziali, anche mediante il trattamento di dati sensibili in condizioni di sicurezza”.
La Corte ha ritenuto la scelta del legislatore di consentire la somministrazione dei test rapidi solo nelle farmacie “funzionale a un più efficace monitoraggio della circolazione del virus SARS-CoV-2 e, pertanto, a garantire una migliore tutela della salute pubblica su tutto il territorio della Repubblica.”