BALVANO, FONTANE PATTUMIERE E NUOVI LAVORI
Ripulita da ortaggi e detersivi la fontana a Sant’Antonio; Riparata da volontari cittadini quella all’Acqua del Signore
Che si trovino gli oggetti più disparati, abbandonati dall’uomo in natura, è prassi purtroppo comune. L’abbandono di rifiuti costituisce una delle piaghe del secolo.
A Balvano però, si è, se possibile, andati oltre, usando come “pattumiera” la fontana a Sant’Antonio.
L’amministrazione comunale, presieduta da Ezio Di Carlo, è dovuta «nuovamente intervenire per il ripristino della fontana. Come potete vedere dalle immagini c’è chi la usa come secchio della spazzatura bloccando così il flusso dell’acqua -ed infine- invita, pertanto, la cittadinanza a non ostruire gli scarichi con detersivi, oggetti e ortaggi».
Un sacchetto ben richiuso, contenente rifiuti è stato rinvenuto nella vasca con l’acqua, insieme ad una scatola di sapone in polvere per il bucato a mano.
Uno sfregio al paese, alla comunità e all’arredo urbano, oltre che al manufatto in pietra che impreziosisce l’abitato.
«Chiare fresche dolci acque…» si vorrebbe ben dire, mentre invece l’Ente comunale si impegna per la pulizia. L’acqua pubblica è un bene prezioso e comune e va tutelato con impegno.
Eppure, oltre che per senso civico, per appartenenza al territorio o per animo ecologista, bisognerebbe seguire le regole della raccolta differenziata anche per non incorrere in sanzioni previste dalla Legge: «il Decreto legislativo 152/2006 e s.m.i., disciplina l’illecito abbandono di rifiuti, dove al I° comma dell’articolo 192 proibisce l’abbandono e il deposito incontrollato di rifiuti, mentre al successivo I° comma dell’articolo 255 prevede una sanzione che va da 300 Euro a 3000 Euro, e fino al doppio se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi».
Norme e sanzioni che valgono anche per «chiunque, in violazione delle disposizioni, abbandona o deposita rifiuti, ovvero li immette nelle acque superficiali o sotterranee».
Nei giorni scorsi anche la fontana all’Acqua del Signore è stata finalmente riparata gratuitamente da volontari cittadini.