DOPO DELLEANI, ANCHE AGOSTINO LASCIA RE CARMINE: NE RIMARRÀ ALMENO UNO?
Già protagonista del “gran rifiuto” nel 2020, si dimise da Dg, nuovamente si congeda dal presidente del Consiglio: continua l’esodo da Cicala
Nuovo giorno, un altro che scappa da Carmine Cicala. Anzi, in questo caso che riscappa dal presidente del Consiglio regionale: anche e proprio lui, già protagonista del “gran rifiuto” nel maggio del 2020, lascia l’incarico di direzione dell’Ufficio Segreteria dell’ufficio di presidenza.
L’esodo continua, Arturo Agostino, rompendo il vincolo “feudale”, solca il ponte levatoio per congedarsi dalla corte del Re.
Da lunedì, va ricordato, pure la dirigente regionale Maria Grazia Delleani non fa più parte della Segreteria generale del Consiglio regionale, poiché transitata presso l’Ufficio speciale della Presidenza della Giunta, all’“Autorità di Audit dei fondi strutturali dell’Unione europea». Inizialmente, tempo addietro, la vicenda delle condotte di Cicala, anche in riferimento al modus operandi d’indirizzo politico, e degli atteggiamenti nei confronti di dirigenti e funzionari, era faccenda confinata ai rumors.
Con l’avanzare della legislatura, però, ai rumors si sono sostituiti atti e azioni concrete.
Tra questi, persino la sua personale portavoce, Eleonora De Paolis Foglietta, dimettendosi l’anno scorso, rinunciò all’alto stipendio da 4mila e 300 euro mensili.
Del resto, lo stesso Arturo Agostino, l’anno prima aveva rassegnato, dopo circa 1 anno di mandato, le dimissioni dall’incarico di Dirigente generale.
Anche l’attuale Dg del Consiglio regionale, Leonardo Viggiano, con ogni probabilità se non fosse già in quiescienza, ha accettato di proseguire gratuitamente fino a fine mese, Cicala pensava al Sud America e seppur a conoscenza del pensionamento in questione non si è preoccupato della nomina del successore, saluterebbe il Re.
Anche lui, carta canta, è tra quelli che avendo subito certe invettive da Cicala, hanno messo nero su bianco di aver percepito la propria dignità umana e professionale lesa a tal punto da far diventare oggettiva la «impossibilità» di continuare a svolgere servizio a supporto del presidente del Consiglio regionale.
Se un tempo erano i rumors, ora, tra gli atti, anche le note scritte che denunciano una situazione così «insostenibile» da necessitare interventi urgenti per ricondurla entro canoni della ragionevolezza e correttezza non soltanto in riferimento al piano personale, ma anche amministrativo.
Re Carmine Cicala: ne rimarrà almeno uno?