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«VERIFICARE SU ASSUNZIONI E CONSULENZE VARIE AI LAVORATORI INVECE ANCORA NON EROGATI I TFR»

Sul caso del Fiengo, Verrastro (Uil Fpl) interessa il Comitato di vigilanza: «Le liquidità disponibili non possono essere utilizzate per altre spese a totale discrezione»

Il liquidatore del Consorzio Asi di Potenza, l’avvocato Giuseppe Fiengo, sempre più sulla graticola. Dal suo compenso, all’affimento alla Spix Italia Srl che ha sede legale in Sant’Angelo Le Fratte per  il riordino dell’archivio storico e corrente dell’Ente, all’assunzione di una segretaria, che poi è la stessa dello studio legale associato Campagnola-Fiengo-Galano, fino ad altri incarichi e consulenze esterne, tra queste quella per l’opposizione agli avvisi di accertamento in favore della commercialista Domenica Cristina Tripaldi, già retribuita dall’Asi con 84mila euro annui oltre spese forfettarie in misura del 12,5%, cassa ed Iva, nonché il rimborso delle spese vive anticipate per conto dell’Asi, diverse le vicende raccontate da Cronache Lucane. L’Asi, la cui liquidazione non si sa quando sarà terminata, non paga, ma spende. Per questi e altri motivi il segretario regionale aggiunto della Uil Fpl, Giuseppe Verrastro, ha inteso aggiungere un ulteriore tassello al puzzle disconnesso dell’Asi di Potenza, chiedendo, al Comitato di sorveglianza della liquidazione e all’assessore regionale alle Attività produttive, Alessandro Galella, di comprendere, «alla luce degli ultimi atti messi in campo dal Consorzio Asi, assunzioni  e consulenze  varie che hanno avuto anche un forte clamore mediatico», le ragioni per le quali  non vengono erogati i Trattamenti di fine rapporto spettanti ai lavoratori del Consorzio Asi  in parte transitati in Acquedotto Lucano ed in parte  transitati in Apibas. Data la situazione, al sindacalista Verrastro è bastato ricordare l’ovvio per tentare di fare ordine nella dialettica: «Le liquidità disponibili devono essere destinate per ristorare i Tfr dei lavoratori essendo essi dei crediti  privilegiati e non certamente possono essere utilizzate per  altre spese a totale discrezione dell’Amministrazione escludendo quest’ultimi». «Sono trascorsi oramai oltre 6 mesi – ha dichiarato Verrastro – da quando i lavoratori del Consorzio Asi sono transitati verso Apibas, dopo mesi di lunghe trattative con la Regione. Ad oggi però hanno ricevuto solo una parte del Tfer spettante. Anche alla luce del clamore mediatico che si è sollevato negli ultimi giorni  circa le  assunzioni e le consulenze varie  messe in atto dal Consorzio Asi, la Uil Fpl ha  ritenuto opportuno e doveroso investire immediatamente il Comitato di Sorveglianza per chiedere spiegazioni sui mancati pagamenti dei Tfr a questi lavoratori e, nella stessa nota, ha anche chiesto un incontro urgente all’Assessore Galella al fine di far convocare un tavolo per fare luce su tale situazione che è al limite del grottesco». «Come è noto – ha ribadito Verrastro – i crediti maturati dei dipendenti ex consorzio Asi, sono privilegiati ed avrebbero la priorità assoluta. Pertanto fermo restando che spetta agli Organi competenti vigilare,è necessario fare chiarezza su questa vertenza in modo definitivo». «In assenza di risposte – ha concluso il segretario regionale aggiunto della Uil Fpl, Giuseppe Verrastro -, il sindacato si adopererà nelle sedi competenti a tutela degli interessi dei dipendenti ex consorzio Asi che svolgono una funzione delicata ed importante per il rilancio del tessuto industriale lucano».

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