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CERCASI CARBONE PER LA LOCOMOTIVA LIQUIDAZIONE ASI, IL “TESORETTO” DEI 4 MILIONI DI EURO DI CREDITI

Non meno di 2 mila le posizioni debitorie nei confronti del Consorzio: l’avvocato Fiengo proverà a far battere cassa da una società del settore

L a gestione liquidatoria del Consorzio Asi di Potenza brucia mensilmente molti soldi e anche l’avvocato Fiengo inizia a porsi il problema di dove trovare «le risorse necessarie al pagamento delle spese correnti». Tralasciando gli incarichi legali, soltanto tra lo stipendio del liquidatore Fiengo, più le retribuzioni dei 2 dirigenti non transitati, come gli ex dipendenti consortili, presso Apibas e Aql, Guido Bonifacio e Angelo Marzano, nonchè quella dell’esterna commercialista Domenica Cristina Tripaldi, 84mila euro annui oltre spese forfettarie in misura del 12,5%, cassa ed Iva, segretaria e altre 2 assunzioni, più quelle della segretaria dell’avvocato Fiengo e dei guardiani, per la liquidazione, secondo una stima approssimativa, se ne va quasi mezzo milione di euro all’anno. Urgono risorse economiche al Consorzio, così il liquidatore Fiengo spera di metter le mani sul “tesoretto” di 4 milioni di euro. Soldi che, sulla carta, serper attuare il piano di liquidazione della debitoria consortile che è ancora, a distanza di oltre 1 anno dalla relativa legge regionale che ha dato il via alla procedura, «in corso di definizione», quanto «al pagamento delle spese correnti». A girare 4 milioni di euro nelle casse dell’Asi, dovrebbero essere le aziende insediate nelle aree industriali consortili, che non hanno pagato fatture emesse dall’Ente, nel periodo preliquidazione, sia per gli oneri della gestione e manutenzione delle aree che per le forniture e i servizi consortili resi negli anni pregressi. Dato che, sostiene Fiengo, la struttura Commissariale non dispone delle risorse adeguate ad attivare una procedura massiva di ingiunzioni fiscali e successiva esecuzione forzata, ecco l’Avviso pubblico, ovvero manifestazione di interesse, rivolto alle società operanti nel settore del recupero dei crediti e riscossione delle entrate degli Enti pubblici. Nello specifico, i crediti da riscuotere ammontano, all’attualità, a circa 4 milioni di euro e le posizioni debitorie sono non meno di 2 mila. Da quando, per la platea di operatori economici interessati, scatterà il conto alla rovescia per l’invio della manifestazione di interessa, ancora non si sa. Sicuramente, per quanto possa essere una certezza, la procedura verrà avviata «non prima» del 25 luglio.

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