IL BATTELLO ELETTRICO DI ALDO GIAMMATTEO

É diventato di gran moda declinare la parola turismo definendolo esperenziale, sostenibile o green ma spesso non si comprende in cosa queste ultime tipologie si differenziano dalle forme più tradizionali di turismo e sembrano solo un modo più chic per definire le medesime attività. A Monticchio, invece, questa nuova aggettivazione del turismo diventa evidente quando la classica gita sul lago, che ha accompagnato generazioni di turisti tra le acque verdi degli specchi d’acqua del Vulture, si è trasformata in un giro su un battello elettrico, totalmente silenzioso, ecologicamente sostenibile e gradevole per velocità e confort. Alla guida del battello green del lago piccolo una figura mitica di Monticchio, il capitano Aldo, al secolo Aldo Giammatteo, che nel pieno rispetto dell’ambiente e della straordinaria biodiversità del Parco del Vulture, é riuscito a coniugare la prospettiva ecologica con il turismo più tradizionale, quello che vuol godersi il giro sul lago, la vista dei boschi e della maestosa Abbazia dal punto di vista dell’acqua, navigando tra le carpe senza essere per loro fattore di disturbo o, peggio, dannoso. La zona del Vulture, inoltre, come rivelano gli scavi archeologici e il santuario di San Michele, é da secoli uno scrigno naturale dotato di una particolare vocazione spirituale. Dai monaci che vi si insediarono secoli fa ai giorni nostri, il Vulture e Monticchio sono stati spesso al centro di contrastanti politiche volte ad accrescere il turismo anche di massa e di interventi tesi a tutelarne l’eccezionale biodiversità, ma non hanno perduto la loro peculiare connotazione spirituale. Ancora oggi, infatti, sono meta di ritiri spirituali, come testimoniano i ragazzi dell’azione cattolica che sono ospitati in questi giorni presso…Incontrandoli sul battello elettrico si ha l’impressione che quel tanto decantato turismo ecosostenibile ed esperenziale non sia poi solo una trovata pubblicitaria volta esclusivamente ad aggiungere vuoti orpelli semantici al medesimo concetto ma realmente un quid pluris rispetto alla normale gita in barca. Il battello elettrico si inoltra silenziosamente nel lago e ne diventa parte, non altera alcun equilibrio e consente quella connessione spirituale uomo – natura che a Monticchio sembra essere, ormai da secoli, particolarmente intensa e profonda.