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FRODE SU CARBURANTE AD ALTAMURA

La Guardia di Finanza ha sequestrato beni per oltre 800 mla euro

Avrebbe realizzato una vera e propria frode sull’acquisito di carburante utilizzando una società cartiera che, essendo inesistente, non pagava l’iva e quindi consentiva all’imprenditore di rivendere il gasolio ad un prezzo più basso. A finire nei guai un titolare di un distributore di benzina di Altamura. I finanzieri, su disposizione del Tribunale di Bari, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di quote societarie e beni immobili del valore complessivo di oltre 800 mila euro. I fatti contestati si riferiscono agli anni di imposta 2016-2017.
Nello specifico la società di Altamura, avrebbe acquistato a prezzi agevolati, al di sotto di quelli di mercato, ingenti quantità di carburante, il quale veniva prima estratto da un deposito fiscale da parte di una società esistente solo sulla carta, priva di uno stabile aziendale e di dipendenti e intestata a un prestanome.
Successivamente il prodotto sarebbe stato fatturato da quest’ultima società ad altre imprese, che a loro volta emettevano fatture di vendita alla società altamurana. Grazie a questo presunto meccanismo fraudolento, l’impresa di Altamura avrebbe poi garantito ai suoi clienti prezzi di vendita del carburante altamente competitivi.

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