I CINQUE STELLE ANNASPANO: DIFFICILE CHE ABBIANO UN COLLEGIO SICURO
Nonostante il buon lavoro fatto dal referente regionale Lomuti, la nuova legge elettorale rischia di tagliarli fuori
La grande sorpresa delle scorse elezioni politiche fu la grandissima vittoria dei Cinque Stelle, nessuno neanche il più ottimista dei suoi militanti avrebbe immaginato che De Bonis avrebbe potuto sconfiggere Gianni Pittella nel collegio uninominale regionale del Senato. Eppure andò così, un semi sconosciuto di cui nessuno conosceva il curriculum politico sconfisse uno dei leader storici della sinistra Europea e lo sconfisse a casa sua, nella sua Basilicata dove il fratello era in quel momento Governatore. La notte dello spoglio per i Cinque Stelle fu un evento più unico che raro nella politica, con un risultato superiore alle attese che vide l’elezione anche di candidati che mai aspettavano di poter essere eletti.
LA DIASPORA DEI CINQUE STELLE LUCANI
Il gruppo lucano dei Cinque Stelle non è rimasto fermo per molto tempo. Immediatamente se ne uscì Salvatore Caiata che scese dal Taxi del Movimento pochi mesi dopo la sua elezione per trovare alloggio definitivo in Fratelli d’Italia. Quello era il tempo del Di Maio giustizialista, che non diede tempo a Caiata di difendersi, infatti fu archiviato, da alcune accuse mossegli dalla Procura di Siena. È di qualche mese fa la fuga di De Bonis che ha optato per Forza Italia, stessa destinazione scelta da Rospi che, dopo aver creato, un proprio movimento è definitivamente approdato alla corte di Berlusconi e Tajani. Per usare la nota metafora di Enrico Mattei, il Movimento è stato un Taxi preso nel momento favorevole ed abbandonato subito. Dei fuoriusciti quello che ha maggiori possibilità per una sua rielezione è proprio l’ex patron del Potenza Calcio, che secondo i rumors sarebbe destinato ad essere capolista per uno dei due rami del Parlamento nel Partito di Giorgia Meloni. De Bonis non ha chance: dovrà provare a superare la concorrenza di uno tra Moles e Casino (già così pare improbiate) per poter provare una candidatura il cui esito positivo è tra l’altro tutt’altro che scontato.
I CONTIANI DI FERRO
Coerente con la sua storia, invece, Arnaldo Lomuti cresciuto insieme ai Cinque Stelle, non soltanto è rimasto nel Partito per tutta la legislatura ma è anche l’unico che si è distinto per una attività politica di qualità con una presenza sia nelle istituzioni che nel territorio. Segretario Regionale del Movimento, sicuramente avrà la migliore postazione in Basilicata la qual cosa, però, non gli garantirà l’elezione dovendo ancora essere chiara la collocazione di quello che fu il primo partito italiano nello scacchiere delle alleanze. Qualora il movimento andasse da solo, per sperare di essere eletto, dovrebbe superare una delle due coalizioni, nel caso di collocazione del M5S all’interno del centro-sinistra dovrebbe superare il Partito Democratico. Due sfide decisamente in salita per Lomuti che resta, comunque, uno dei Parlamentari lucani che maggiormente hanno provato a lasciare il segno in questa complessa legislatura. Sulla senatrice Gallicchio, invece, giudizio non pervenuto: un po’ come la sua attività.