GIORNATA MONDIALE CONTRO LE EPATITI VIRALI
Blumberg fu il biochimico insignito del Nobel per aver scoperto nel ’67 il virus dell’Epatite B e sviluppato il vaccino
“Non possiamo aspettare per avere un mondo libero dall’epatite C : insieme possiamo farlo accadere”. È questo il leit motiv scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in occasione della Giornata Mondiale di sensibilizzazione contro le epatiti virali, in particolare l’epatite C.
Giornata che si celebra il 28 luglio, nel giorno della nascita di Baruch Blumberg 1925, il biochimico statunitense insignito del premio Nobel per aver scoperto nel 1967 il virus dell’Epatite B e sviluppato il primo vaccino.
L’epatite è un’infiammazione del fegato che provoca dolore e gonfiore dell’organo: la causa più comune è rappresentata dall’infezione da parte di uno dei sei virus dell’epatite (A, B, C, D, E e G), che hanno in comune la capacità di compromettere più o meno gravemente la capacità di funzionamento dell’organo.
Debellare l’infezione da HCV (il virus che causa l’epatite C) è oggi possibile grazie all’utilizzo di farmaci che agiscono direttamente sul virus e ne permettono l’eliminazione in oltre il 95% dei casi. Ma il nostro Paese è ancora lontano dal raggiungimento dell’obiettivo stabilito dall’OMS (l’eliminazione dell’HCV entro il 2030 ). Questo soprattutto per una scarsa conoscenza dell’infezione e dei fattori di rischio che ancora persiste.
Nella lotta contro le epatiti, l’OMS ha posto come obiettivo per il 2030 quello di ridurre drasticamente le epatiti virali B e C. Per eliminare l’epatite B, l’Italia ha introdotto, già dal 1991, la vaccinazione obbligatoria contro il virus HBV. Per l’epatite C, invece, non esiste ancora un vaccino. L’Italia, quindi, ha avviato lo screening gratuito per l’eliminazione del virus HCV, causa dell’epatite C. Lo screening permette di identificare e curare precocemente persone con infezione da HCV. La cura dell’infezione, inoltre, consente di bloccare l’ulteriore trasmissione della malattia.