RISCHIO CHIUSURA PUNTO NASCITA MELFI
Appello di Pierangelo Galasso della Cisl Fp
Come ogni estate torna il tormentone del rischio chiusura per il punto nascita dell’ospedale di Melfi già San Giovanni di Dio. Le nuove normative in materia sanitaria prevedono la conferma di quei reparti dove si possono registrare almeno 500 parti in un anno, soglia che Melfi non raggiunge già da diverse stagioni e motivo per il quale gli assessori alla sanità che si susseguono in viale a Verrastro chiedono una deroga al ministero della sanità. Deroga che diviene sempre più difficile da ottenere. Sull’argomento è intervenuto il comparto sanità della Cisl. “Per scongiurare la paralisi del punto nascita di Melfi si proceda allo scorrimento dell’avviso per ostetriche a tempo determinato già esistente assumendo chi dà disponibilità immediata”. È quanto sostiene il segretario regionale della Cisl Fp Pierangelo Galasso sottolineando che “nella consapevolezza delle difficoltà che il personale ha nell’accettare una sede periferica, allo stato attuale non ci pare esserci altra soluzione per assicurare l’organizzazione dei turni di lavoro per tutto il mese di agosto e per metà settembre. Purtroppo scontiamo una carenza di personale sanitario che è strutturale e che, come nel caso dell’ospedale di Melfi, rischia di mettere a repentaglio la continuità assistenziale di un presidio fondamentale per la comunità e non solo. Oggi non può essere disperso il lavoro fatto in anni recenti per salvaguardare il punto nascita e va profuso ogni sforzo per trovare una soluzione che nell’immediato assicuri la copertura in termini di personale. È chiaro che oltre alla necessità di trovare una soluzione per l’immediato mettendo in campo ogni strumento possibile di reclutamento – continua il sindacalista – occorre ragionare su come superare la carenza di personale ostetrico, infermieristico e di supporto nelle strutture sanitarie regionali con una programmazione di lungo periodo”. Con la crisi demografica che si registra in Italia ed in Basilicata appare molto difficile riuscire a confermare la permanenza dell’ospedale di via Foggia a Melfi a meno che la legge non cambi definitivamente e si abbassi la soglia dei 500 parti in un anno , cifra che melfi non appare più in grado di poter raggiungere.