IL MERCATINO DEI BAMBINI “SCAMBIO E RICAMBIO”
L’iniziativa del Comitato di Rione Lucania a Potenza per ridare una seconda vita ai giocattoli contro lo spreco
Da un’idea del Comitato di quartiere di Rione Lucania è nata la prima edizione del “Grande mercatino dei bambini. Scambio e ricambio” tenutosi presso il campetto di Parco tre fontane nel quartiere, noto ai più dei potentini, di “Chianchetta”.
Una bella occasione per tutti i bambini partecipanti, che hanno voluto dare una seconda vita ai propri giocattoli inutilizzati e, contemporaneamente, trovare qualcosa di nuovo senza spendere un soldo. Un mercatino all’insegna del baratto, un’opportunità d’incontro per sperimentare il riutilizzo ed evitare lo spreco, in un’ottica di economia sostenibile e solidale.
L’inedita iniziativa fortemente voluta dal Comitato di quartiere di Rione Lucania con il prezioso supporto logistico dei genitori, ha fatto vivere ai bambini partecipanti una nuova esperienza
di condivisione ed interazione tra coetanei, sperimentando valori di solidarietà fondamentali per
una corretta crescita comportamentale.
Il messaggio che si voleva trasmettere è stato ampiamente recepito dai piccoli intervenuti alla manifestazione, i quali con grande maestria hanno barattato tra loro giocattoli spesso di differente
valore commerciale e di diverso tipo ed instaurato da subito quel valore affettivo che è alla base
di questo genere di iniziative. «”Scambio e ricambio” non è altro che un mercatino tra bambini dove espongono i loro giocattoli a cui non sono più interessati e anziché buttarli via, provvedono a scambiarseli ridando così nuova vita agli oggetti contro lo spreco», spiega Claudia Marone membro effettivo del Comitato di quartiere di Rione Lucania.
«Non c’è un mero fine economico, anzi – prosegue – l’intento dell’iniziativa è esattamente quello di evitare ogni forma di lucro e di incentivare il soddisfacimento attraverso il gioco e lo scambio, senza acquistare ma solo barattando».
«Una lezione di vita, dunque, per questi bambini facendogli capire che – prosegue Marone – gli
oggetti hanno un valore, nonché la loro importanza, economica quanto affettiva».
Questo lo spirito dell’iniziativa, dunque, basata fondamentalmente sull’amicizia, sul gioco e sulla socializzazione. In cui i protagonisti sono i bambini del quartiere sotto l’aocchio vigile dei genitori presenti che sornioni hanno assistito senza interferire con la contrattazione di beni che possono così cominciare una nuova vita nelle mani di chi li ha ricevuti.