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IN ARRIVO UN PROGETTO DA 119MILIONI PER LE UNIVERSITÀ DI BASILICATA E CALABRIA CHE PERÒ NON CONVINCE BARDI

Vinto un bando del Ministero sull’ecosistema dell’innovazione. I rettori in coro: «Tech4You apre nuovi orizzonti»

Resilienza e finanziamenti con il Pnrr e gli atenei di Calabria e Basilicata raccolgono molto bene nella semina di fondi pubblici dell’innovazione. A gestire l’operazione l’Unical di Arcavacata a Cosenza, l’Unibas di Potenza, poi  l’Università Magna Grecia di Catanzaro e l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Sono stati assegnati 119 milioni di euro sui 120 massimi concedibili. Il Tech4You, questo il nome del progetto, impegnerà oltre 850 docenti e ricercatori e prevede il reclutamento di nuovo personale: 163 ricercatori a tempo determinato e 113 posti di dottorato industriale. Un bel colpo. Ispirato dalla sfida globale “Adaptation to ClimateChange”, Tech4You copre diversi ambiti strategici per il Pnrr, come l’ambiente, l’energia, la tutela del patrimonio culturale, la transizione digitale. Il gran risultato è stato illustrato due giorni fa a Cosenza dal professore Maurizio Muzzupappa che ha reso fruibile il progetto che vedrà università e imprese operare insieme per il rilancio del territorio e che «rientra in quelli che vengono chiamati ecosistemi dell’innovazione . Vale a dire un’opportunità di rilancio per la nostra terra. La tematica del cambiamento climatico è legato alle sfide che le università calabresi e lucane devono vincere per portare economia e benessere». Tech4You sarà organizzato con una struttura divisa in hub, dedicati ad attività di gestione e co-ordinamento, e sei spoke dedicati alla ricerca, tutti orientati a rispondere alla sfida del cambiamento climatico. Molto soddisfatti i magnifici rettori, compreso quello di Basilicata: Ignazio Marcello Mancini, che ha dichiarato: «Vuol dire che c’è tutta l’intenzione di portare tutti gli studi accademici sul territorio ai fini della salvaguardia ambientale, dei patrimoni culturali e in favore della valorizzazione dell’agricoltura. E’ una sinergia importante tra quattro atenei tutti giovani che hanno realizzato un progetto all’avanguardia in Italia. Soddisfazione sì, ma anche responsabilità». Tutti contenti. Sembra proprio di no. Alla Regione Basilicata la notizia ha lasciato di sasso e molto basiti i dirigenti dei piani alti. Incredulità per essere stati tenuti fuori da tutta la vicenda nonostante, come è noto, la Regione si preoccupi di finanziare le attività dell’ateneo lucano. In effetti alla conferenza ha partecipato Giusy Princi, su delega del presidente Occhiuto impegnato a Roma per la questione della candidatura. Il presidente Bardi aveva fornito una data, poi ha chiesto un cambio  che è stato predisposto, alla fine è risultato forza assente. Di tutto questo erano informati i suoi stretti collaboratori? Mistero. Fonti di via Verrastro sostengono che il presidente Bardi non avrebbe gradito il tipo di coinvolgimento della regione nel progetto e avrebbe declinato la presenza. Mugugni e perplessità alla Regione Basilicata con il sospetto che invece di concertare in Lucania si sia scelto di seguire altre filiere. Abbiamo cercato di dipanare la matassa seguendo il flusso dei documenti ufficiali. Era il 22 aprile 2022 quando si poteva esultare sul fatto che l’Ecosistema dell’Innovazione di Calabria e Basilicata era stato giudicato tra i migliori d’Italia. A precedere i calabrolucani solo il progetto dell’EmiliaRomagna avanti di un punto. Dal comunicato ufficiale si apprendeva che il progetto era nato “dalla collaborazione tra gli atenei statali delle due regioni e le sedi Cnr, con l’endorsement dei presidenti Occhiuto e Bardi e il coinvolgimento di un’ampia rete di soggetti pubblici e privati”. E il rettore dell’Unical, Nicola Leone, nella sua dichiarazione ribadiva il sostegno dei due presidenti di Calabria e Basilicata. Andiamo al 14 giugno quando davanti ad un notaio viene firmato l’atto di costituzione dell’hub, che avrà sede presso l’Unical a Rende. Il Consiglio d’Amministrazione dell’hub sarà presieduto dal professor Roberto Musmanno, ordinario di Logistica dell’Unical, che ha ricoperto in passato il ruolo di delegato al Trasferimento tecnologico dell’ateneo nonché di assessore regionale. Nel Consiglio si apprende siederanno altri quattro componenti, in rappresentanza degli atenei coinvolti. Nessun posto alle Regioni. Ma il comunicato ribadisce ancora alla fine del testo che “l’ecosistema dell’innovazione gode dell’endorsement dei presidenti delle Regioni interessate” ossia Basilicata e Calabria, ovvero Bardi e Occhiuto.  Nella conferenza stampa del 2 agosto ad Arcavacata nessun cenno delle Regioni. A Cronache registriamo il malumore degli alti papaveri di via Verrastro.  E’ il caso di ulteriori verifiche. Purtroppo il portale Unibas ieri non era accessibile per un guasto tecnico.  Unica fonte poche parole dalla stringa di ricerca in cui si legge: “alla presenza della presidente del Cnr e dei governatori di Calabria e Basilicata. Tecnologia è la parola chiave di Tech4You”. Cerchiamo di saperne di più ascoltando fonti qualificate dell’Università della Basilicata. Sul fronte della comunicazione si sa poco della questione. Gentilmente ci sono stati forniti i nomi di due docenti. Purtroppo il professor Angelo Masi non ha risposto. Ha invece interloquito l’ex rettrice Aurelia Sole, che ha garantito che una lettera è stata firmata dal governatore Bardi, ma su come questo coinvolgimento sia stato costruito istituzionale dovremmo rivolgerci al magnifico rettore di Basilicata. Purtroppo la segreteria di Ignazio Marcello Mancini è stata per noi irraggiungibile. Comprensibile nel mese di agosto. Pensiamo che vada subito compiuta un’operazione di chiarezza su un’importante ponte di sviluppo finanziato con fondi pubblici tra Basilicata e Calabria. Il presidente Bardi ha dato questo endorsment? La Regione è stata costantemente informata dagli stati di avanzamento di questo innovativo progetto? Gli alti funzionari lucani che hanno espresso sconcerto per non essere stati informati pagano questo gap di informazioni per distrazione della Regione o sono stati messi davanti al fatto compiuto? Comunque i cittadini lucani non sembra abbiano ricevuto molte notizie su un progetto a larga rappresentanza calabrese dove spiccano anche realtà private di un certo gigantismo digitale come EntopanInnovation di Catanzaro che attiverà uno spoke del grande progetto. Ci sono realtà innovative lucane della stessa qualità che avranno uguale spazio? Sono domande pacate che poniamo a tutti gli interessati in nome della chiarezza e della collabora-zione istituzionale che non può essere solo un orpello.  Si attendono risposte. Chiare e certe. Sia dalle università vincitrici che da parte delle regioni Calabria e Basilicata. Considerato che Tech4you si propone di costruire comunità resilienti e favorire il benessere dei cittadini cerchiamo di partire con il piede giusto per costruire al meglio questa bella iniziativa di innovazione tecnologica calabrolucana.

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