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AGRICOLTURA E POLITICA: LO SCONTRO NEL SILENZIO DELLA MAGGIORANZA

Tra la Coldiretti e l’assessore Cupparo nessun segnale distensivo all’orizzonte: Quarto osserva senza intervenire

L’agricoltura è terreno insidioso, difficile da maneggiare in tempi ordinari ancora di più in tempi di crisi economica e sociale come quelli che stiamo vivendo. Le organizzazioni agricole sono perennemente sul piede di guerra e, nel suo fulmineo passaggio al Dipartimento Agricoltura anche Baldassarre ha dovuto verificare la capacità di mobilitazione del comparto agricolo con la grande manifestazione della Cia e l’immensa mobilitazione della Coldiretti davanti alla Regione. In quella occasione il Direttore Regionale di Coldiretti, Aldo Mattia riuscì ad ottenere per il settore agricolo alcuni impegni che dovevano, però, trasformarsi in atti. Chiunque abbia avuto a che fare con Coldiretti conosce la capacità propositiva e organizzativa dei “gialli” soprattutto dopo l’arrivo di Mattia che ha imposto una svolta radicalmente innovativa all’organizzazione.

COLDIRETTI CONTRO CUPPARO

Mentre cerca di guadagnarsi uno strapuntino romano in questa campagna elettorale imminente, l’assessore di Francavilla ha sentito direttamente sul collo i denti di Coldiretti. L’assessore nei giorni scorsi aveva annunciato di aver preso misure per affrontare la crisi del comparto. Coldiretti gli ha spiegato che le sue misure sono totalmente inidonee. L’organizzazione guidata da Mattia in realtà parla di «misure ridicole» con le quali si «distribuiscono elemosine a destra e a manca come ai tempi del Rinascimento durante le carestie». Un attacco frontale durissimo con il quale si chiede alla Regione di rivedere tutte le misure.

UN  SILENZIOSO BOATO

Per chi conosce le dinamiche politiche tra le forze della maggioranza questo comunicato stampa è un colpo anche politico all’assessore. Il segretario regionale di FdI, Piergiorgio Quarto, infatti è uomo che proviene da Coldiretti ed è legato all’organizzazione. Difficile pensare che un attacco frontale così netto non sia stato almeno comunicato a Quarto se non condiviso con lui. Ora resta da capire cosa accadrà nella maggioranza e se Cupparo sarà disponibile a rivedere tutto ascoltando i consigli di Coldiretti e cosa accadrà, invece, qualora tutto ciò non dovesse accadere.

DALLA PARTE DEGLI AGRICOLTORI

Certo a Coldiretti e al direttore Mattia non è possibile rimproverare mancanza di coraggio. È assolutamente evidente che con il Governo di qualsiasi colore Coldiretti continua a garantire esclusivamente la tutela degli interessi della categoria, senza lasciarsi irretire nel gioco della politica. Arrivato a Potenza in piena era Pittella, Mattia diede subito una sterzata in senso movimentista alla sua associazione, linea che ha confermato anche durante il Governo Bardi senza concedere nulla in termini di difesa della categoria.  Coldiretti si conferma un grande sindacato capace di mettere in prima linea gli interessi del comparto. Ora tocca a Cupparo verificare se è disponibile a correggere i suoi errori o preferisce insistere arrivando ad uno scontro con il mondo agricolo.

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