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AL PARCO L’ALLARME STALLO AMMINISTRATIVO: IN SOCCORSO LA REGIONE, INVIERÀ BUROCRATI

Al Commissario l’S.o.s. «carenza di personale»: via Verrastro interviene, ma servirà un solido potenziamento della struttura

Al Parco Gallipoli Cognato e delle Piccole Dolomiti lucane premuto l’allarme S.o.s. burocrazia: la Regione ha risposto e manderà i soccorsi. Nel marzo scorso,  il Consiglio direttivo del Parco nazionale dell’Appennino lucano ha affidato, in  base ad una convenzione proprio con il Parco naturale di Gallipoli Cognato l’incarico, tuttora in corso, di direttore facente funzione a Marco Delorenzo, già direttore alle Piccole Dolomiti lucane. Mentre all’Appennino, data «la condizione di criticità amministrativa e gestionale in cui versa l’Ente», hanno “tappato” l’emergenza con una risorsa del Parco di Gallipoli Cognato, per completezza da specificare che il comando è a tempo parziale e determinato, proprio alle Piccole Dolomiti lucane, nel corso degli ultimi mesi, è scoppiato lo squilibrio amministrativo. Al Parco Gallipoli Cognato, potrebbero perdere De Lorenzo definitivamente “per un po’”, se lo stesso, come sembra, oltre a volersi candidare al relativo Avviso pubblico dell’Appennino lucano per l’individuazione del direttore, casualmente o causalmente quando il bando è stato varato dal Consiglio direttivo, De Lorenzo in avvio di seduta, ha lasciato la stessa, risulterà anche vincitore della procedura. Ma questa è, o sarà, un’altra storia. Tornando al Parco naturale di Gallipoli Cognato, accolto dopo tanto peregrinare, il reclamo del Commissario dell’Ente sub regionale, che aveva «reiteratamente» espresso la richiesta di soccorso sia per «via epistolare», che di persona nei diversi incontri avvenuti presso la Direzione Generale dell’Ambiente. Il Commissario del Parco, aveva descritto l’impossibilità, per carenza di personale, di espletare l’attività istruttoria finalizzata ad esprimere pareri, atti di assenso e nulla osta in materia ambientale, di propria competenza. L’Accordo con la Regione, adesso, c’è: obiettivo, velocizzare gli iter amministrativi di competenza del Parco. Via Verrastro, ricorrendo al personale degli Uffici della Direzione generale dell’Ambiente, proverà a mettere l’Ente Parco nella condizione di esplicare le attività istruttorie volte al rilascio di pareri, assensi e nulla osta propedeutici rispetto all’adozione di provvedimenti autorizzativi essenziali alla tutela dell’area naturalistica di riferimento. Tutto ciò, «nelle more del potenziamento della struttura». La Regione, che metterà a disposizione la logistica necessaria in quanto le attività si svolgeranno da remoto, si farà carico delle spese relative al costo del personale regionale per le attività citate, tranne, però, dei costi relativi ai sopralluoghi: questi, sono a carico del Parco che dovrà rimborsare la Regione con soldi che, alla fine, la Regione stessa gli avrà fornito. La durata dell’Accordo è di 6 mesi, ma già prevista l’opzione proroga per un massimo di altri 6 mesi successivi alla data di scadenza.

Ferdinando Moliterni

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