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BARDI ACCELERA SUL GAS “GRATIS” MA LA MINORANZA CONTESTA I MODI

La capigruppo posticipa la sospensione estiva dei lavori del Consiglio, dal 10 al 16 agosto. Chiesta una Assise entro sabato ma l’opposizione fa pressing su Cicala

In un momento in cui la crisi energetica e la guerra in Ucraina continuano a imperversare, la notizia della riduzione del costo delle bollette del metano in Basilicata sembra fin troppo bella per essere vera. E invece le ragioni dietro a questa iniziativa sono ben chiare e comprensibili. La regione, infatti, ha stretto un accordo di compensazione da 1,3 milioni di euro con Eni e Shell, in riferimento alla concessione del giacimento della Val d’Agri. L’intesa porta all’azzeramento del costo della “molecola gas”, ovvero la spesa pagata per la materia prima, per tutte le utenze domestiche. Dopo l’approvazione in Giunta e in terza commissione della Ddl la palla ora passa in Consiglio.

LA SPINTA PER UNA PDL DI FERRAGOSTO

I tempi sembravano ben scanditi: la discussione sarebbe approdata nel parlamentino lucano non prima di settembre-ottobre. In primis per permettere a tutti di studiare ogni singolo atto della proposta di legge e permettere delle modifiche come chiesto a gran voce dall’opposizione, e in secondo luogo per la consueta pausa estiva che coincide con l’avvicinarsi del ferragosto. La questione, però, sembra aver preso una piega differente con l’avvicinarsi delle elezioni politiche. Non a caso appresa la notizia della crisi di governo in via Verrastro sarebbe giunta la missiva da Roma per accelerare sull’approvazione della pdl. Le voci di corridoio indicano i vertici del centrodestra molto più che entusiasti del rimbombo mediatico che tale pdl potrebbe avere sull’elettorato, soprattutto in una regione come la Basilicata che ha visto negli ultimi anni un exploit proprio del centrodestra con la vittoria  di Vito Bardi in Regione. Nella capigruppo convocata in fretta e furia ieri, alla quale ha partecipato anche il governatore Bardi sul tavolo vi era la sola la richiesta di posticipare la sospensione delle attività consiliari.  Permettendo così prima di ferragosto, a sentire i ben informati si tratterebbe del 13 agosto, di fissare un Consiglio regionale il cui unico punto all’ordine del giorno sarebbe proprio il ddl “gas”.

L’IRA DELL’OPPOSZIONE E NON SOLO

La richiesta di un Consiglio regionale urgente e per di più fuori dalle date previste già nel calendario fissato nelle precedenti capigruppo avrebbe innescato una serie di reazioni a catena. La prima in capo al presidente del Consiglio regionale Carmine Cicala (Lega) che pur avendo convocato la riunione di ieri si è dato alla “macchia”. Al suo posto infatti ha dovuto presiedere il vicepresidente del Consiglio Francesco Piro (FI). Dietro l’assenza di Cicala, secondo i ben informati, ci sarebbe una questione tutta politica (come spieghiamo meglio nell’articolo di sotto). Le reazioni però sono arrivate anche dall’opposizione che con coro unanime hanno manifestato perplessità sulla modifica del calendario delle sedute che prevedeva una sospensione dei lavori dal 10 al 29 agosto. Nella seduta della capigruppo però la maggioranza avrebbe posticipato al 16 agosto la sospensione feriale dei termini nonostante la minoranza abbia eccepito questa decisione. Considerato anche, che è avvenuta nell’ultimo giorno utile per convocare un Consiglio. La modifica del calendario delle sedute non è da considerarsi una azione di poco conto, considerato anche il periodo in cui ci troviamo. Non è detto che tutti i consiglieri con un preavviso di così poco tempo riescano ad essere presenti ai lavori, ed ovviamente questo vale tanto per l’opposizione quanto per la maggioranza.

LA SCELTA NELLE MANI DI CICALA

La scelta se convocare o meno un Consiglio ora passa nelle mani del presidente Cicala. Toccherà a lui, sulla base della richiesta di 5 consiglieri di indire un Consiglio urgente oppure no. Tenendo peraltro conto dell’opposizione della minoranza che ha parlato di mancato rispetto del regolamento consiliare. Cicala, valutate le tensioni politiche, sarà disposto a prendersi questa responsabilità.

LE DISTINTE VEDUTE DI MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE

In attesa di conoscere la decisione di Cicala sulla convocazione del Consiglio le voci dei partecipanti sono nettamente contrasti. Dal lato della maggioranza c’è chi come il capogruppo di FI Piro parla del-la «necessità di approvare velocemente in Consiglio regionale il “Ddl gas” un provvedimento da oltre un miliardo di euro, unico, necessario, e concreto per tutti i lucani. Non abbiamo tempo da perdere». Di tutt’altro parere è il capogruppo del Pd Cifarelli che pur dicendosi favorevole al gas gratis avverte «gatta frettolosa fa figli ciechi. Sbaglia Bardi a forzare la mano per approvare legge prima di ferragosto ed impedire di fatto miglioramenti ad un testo raffazzonato. Così non si fa l’interesse dei lucani, ma solo becera propaganda»M.F.

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