SANITÀ, ATTENDERE PREGO!
Tacco&Spillo
C’è da dire che anche con le migliori risorse del Bignami non si potrebbe ripercorrere nemmeno in minima parte il frastuono comunicativo che la Regione ha messo in giro sulle liste d’attesa della sanità. Spesso però tutto ciò che tocca in parola questo centrodestra viene come trasformato in un cattivo refuso del buon fare che svergogna la nostra povera Basilicata davanti a tutta Italia. Ora lasciamo stare lo scambio autoreferenziale d’elogi e complimenti che pur animano i tavoli di crisi, ma alla fine tolto il velo d’ipocrisia delle salette cerimoniali rimangono le questioni irrisolte, se non proprio aggravate da tanta colpevole sciatteria che c’auguriamo, almeno per la legge giusta e coraggiosa del contrappasso, sia generosamente ricambiata già a partire dal 25 settembre. Così mentre l’assessore Fanelli persevera nella fisiognomica strafottente dei sorrisetti, migliaia di lucani sono costretti a ricorrere alle cure costose presso strutture sanitarie fuori regione, pur di salvare la pelle e visto il grattacielo delle 218.875 prestazioni inevase ed il passo da lumaca mostrato nel loro recupero da parte lucana, almeno rispetto alle più efficienti Emilia Romagna e Lazio col target superato del 90%. Canta il grande David Bowie: “So che succederà un giorno. A voi. Attendere prego!Attendere prego!”.