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UN CONSIGLIO REGIONALE ROVENTE, FI SBOTTA CONTRO CICALA: «VIGGIANO NON È UNA PRIORITÀ»

L’appello del governatore alla responsabilità non dura neanche 24 ore. Alla pubblicazione dell’Odg sull’Assise straordinaria di domani gli azzurri non ci stanno

A neanche 24 ore dal Consiglio regionale convocato con urgenza per far approvare il ddl sul “Gas gratis” ai lucani i rapporti nella maggioranza sono più tesi che mai. Nonostante l’appello del governatore lucano alla responsabilità inviato a tutte le forze politiche è proprio la sua maggioranza a vacillare.  A lanciare l’ennesima frecciatina nei confronti del presidente del Consiglio regionale, Carmine Cicala, è stato il gruppo di Forza Italia che alla notizia sull’Ordine del giorno della seduta di domani del Consiglio tramite social ha così reagito: «“Viggiano” non è nella priorità della maggioranza e non verrà mai candidato. Il punto non verrà proprio preso in considerazione». La frecciatina degli azzurri è rivolta alla risoluzione presentata da Cicala per la canditura a patrimonio mondiale Unesco de “I cammini del Sacro Monte di Viggiano”. La risoluzione è apparsa come punto all’ordine del giorno nella seduta di domani, anche se inizitiva doveva essere un Consiglio monotematico sul gas. Infatti, oltre a discutere del Ddl gas l’opposizione vista l’emergenza ha chiesto di inserire anche una mozione sulla crisi Stellantis che attanaglia centinaia di lavoratori ormai da settimane, il parlamentino lucano si troverà a parlare in una seduta convocata per le emergenze lucane anche della candidatura Unesco di Viggiano. Il punto, a detta dei ben informati, sarebbe stato inserito in primis per convincere Cicala a convocare l’Assise nonostante l’opposizione denunciasse un mancato rispetto del regolamento e in secondo luogo per assicurarsi la sua presenza e il suo voto favorevole considerate le tensioni interne alla Lega riguardanti la candidature alle  politiche del fratello Amedeo. Bardi ha fatto ben comprendere nei giorni scorsi l’importanza di questo Consiglio e di come l’unità della maggioranza sia un fattore non certo marginale, anzi. Non a caso per far convocare il Consiglio regionale per domani e non dopo il 20 agosto come precedentemente stabilito dal calendario delle sedute approvato nella capigruppo del 26 luglio scorso è dovuto scendere a compromessi con la sua stessa maggioranza. Ma nonostante questo i dissapori tra il presidente Cicala e il capogruppo di Forza Italia Piro non sembrano fermarsi neanche in questa occasione. L’Assise di domani rischia di essere incandescente più del dovuto perchè se realmente la discussione su “Viggiano” non avvenisse le crepe interne alla maggioranza rischierebbero di allargarsi in un momento politico non dei migliori. A rischio non solo c’è il ddl gas ma anche le elezioni politiche. A quanto pare a Bardi toccherà ancora una volta fare da paciere.

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