UN PAESE DI BANDI E BONUS, NEL SILENZIO ASSORDANTE DI UNA VERA PROGRAMMAZIONE
La Basilicata oggi vedrà approvato il ddl sul “gas gratis” tra la complicità di maggioranza e opposizione tra i dubbi legittimi delle associazioni
Se non saranno intervenute le solite “dinamiche” nella Maggioranza, nel Consiglio regionale odierno la stessa Minoranza finirà con l’accodarsi (come qualche comunicato sembra timidamente promettere)! Avremo così in Basilicata il Ferragosto del gas, l’opposto di una quasi parodia del Mezzogiorno di fuoco nel lontano Far West! L’Op-posizione è infatti per prender tempo ad evitare il facile vantaggio elettorale di Bardi e della Destra; mentre le osservazioni più logiche sono giunte dalla Cia Agricoltori Italiani e da Legambiente, due formazioni non partitiche. La prima giustamente ricorda che un quarto delle famiglie lucane vivono in campagna e non sono collegate alla rete del gas; sicché bisognerebbe pensare ad un bonus specifico, detratto dalla disponibilità complessiva. Stante l’impostazione della Proposta della legge, questa esigenza legittimerebbe la semplificazione radicale del toglier di mezzo le bollette e dispensar pro capite il danaro del gas: ovviamente, in misura inversamente proporzionale al reddito e con una quota surplus per chi venisse a ripopolarci. Un proposito, questo, ch’è stato inserito nell’intitolazione, ma che -come sottolinea Legambiente- solo così diverrebbe coerente con il contenuto. Quest’Associazione sollecita inoltre che una quota di risorse finanzi direttamente interventi per l’indipendenza energetica, cosa che sarebbe ancora più giusta! Flebile dunque la voce dei Politici, liddove il Capolista del Pd, pensando ovviamente all’equità, ne richiede una più attenta valutazione con un’adeguata discussione: non certo dell’impianto o filosofia di fondo, ma per la normale opportunità di limarlo (in realtà, per rinviare..!). Nel complesso, si tratterebbe soltanto di lavorare per una maggiore equità, perché l’impostazione del bonus universale va bene così a tutti! Del resto, il Governo presieduto da Draghi non ha forse “lavorato” anch’esso con i bonus? Lo ricorda indirettamente l’assessore Cupparo, che – per i (suoi) agricoltori- incrementerà del 30% il bonus carburante ed – in più- promette di curare la rapida consegna della quota erogata dal Governo. Dunque un Paese bonus, il nostro, che vuole tante manne e possibilmente a tutti; e che proprio per questo non riesce a dotarsi di buone strade, scuole moderne, ospedali efficienti, un ambiente aperto al futuro, giovani con una adeguata preparazione ed un…buon… lavoro.., fiduciosi nel fare figli e preparare il futuro …! Insomma, bonus e bonus, tanti bonus e ..sull’unghia (maledetti e subito), secondo la tradizione borbonica del Sud! Che ha contagiato persino il Nord, il quale, a sua volta zeppo di ex-meridionali e felice di tenerci in questa “campana”, inventa anche i bandi per la competizione intorno al classico osso (un bonus per 1 su 131 in Basilicata!). E per distrarci dalla furbizia con cui Esso……….si accaparra le fette maggiori di ciascun Fondo anche europeo, difende la storicizzazione del finanziamento locale, persino sta per giungere all’autonomia dei suoi territori ricchi rispetto al Fisco nazionale che dovrebbe, fra l’altro, provvedere agli asili nido nei poveri! Questo é dunque il tempo dei bandi e dei bonus, non più della programmazione, che costituiva la ragione per cui nacque il lontano Centro Sinistra e che ormai non è più considerata nemmeno un’ ipotesi! Si uscirà mai dal sottosviluppo e ci si costruirà mai un futuro..in Europa..se non si punterà alla soluzione dei problemi strutturali -anzitutto delle aree depresse senza disporre di un progetto e dilapidando con i bonus o concedendo briciole ai vincitori dei bandi (che, se vincono, non sono certo quelli più incapaci e bisognosi)? Il bonus gas “farà voti”, perché il 76 % dei Lucani pare l’abbia giudicato positivamente; perciò le Minoranze hanno timore di contrapporsi e sono in realtà disponibili…..: solo vorrebbero salvare la faccia con qualche apertura al “sociale” , con un rinvio! Si tace all’unanimità sulla questione di fondo,del programmare ed investire secondo un progetto costruito nell’interesse di chi vorremmo nascesse in Basilicata per il futuro! Un modo di governare adatto a politici.. ”non capovolti” : cioè decisi a guidare l’opinione pubblica e non gia ad esserne guidati (che non assumessero come prioritario l’obiettivo del consenso!) Siamo in un circolo chiuso: bandi, bonus e favori per farsi votare, perciò niente programmazione e nemmeno più l’aspirazione ad essa o un’ipotesi! Ed allora, come costruire un decoroso futuro? Con Maggioranze e Minoranze ben allineate sui bisticci e sui… bonus?
Nicola Savino
Già sottosegretario di Stato