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I TROPPI INCIDENTI DEL “PARCO MURGIA” CREANO DUBBI SULLA IDONEITÀ DEI SENTIERI

A Matera proseguono i diversi interventi di salvataggio in elisoccorso delle forze dei Vigili del Fuoco

Non è destinata a finire la sequenza di incidenti che negli ultimi tempi e in particolare negli ultimi giorni sta riguardando i turisti in escursione sul “Parco archeologico storico naturale delle chiese rupestri del materano”. Sono stati proprio i Vigili del Fuoco del comando di Matera, coadiuvati dal Reparto Volo di Bari e dalla squadra Saf, Speleo Alpino Fluviale a trarre in salvo i malcapitati escursionisti e anche a filmare lo spettacolare intervento di soccorso in elicottero. Un intervento quest’ultimo, ancora più provvidenziale, se si considera che le ripide pendenze e gli strapiombi delle Gravine del Parco, impediscono un rapido intervento terrestre e così ogni volta che qualcuno si infortuna cadendo nel dirupo, non c’è altro modo per trarlo in salvo se non l’elisoccorso. Il Parco Murgia infatti, proprio per le sue particolari caratteristiche orografiche e la sua conformazione di calcareniti, di irregolari stratificazioni di sedimenti, si presenta come un territorio particolarmente insidioso da percorrere e soprattutto l’attraversamento di taluni punti della Gravina, dove l’andamento dei sentieri è particolarmente ripido e scosceso, va affrontato con tutte le cautele escursionistiche necessarie. Se poi si aggiunge che quest’estate climaticamente è caratterizzata da quotidiani fenomeni piovosi e questo rende le rocce molto viscide e scivolose, tutto ciò senz’altro rende più comprensibile l’incremento di incidenti verificatisi durante gli ultimi giorni nel Parco Murgia. Si è inoltre documentato, nel sottolineare la gravità dell’accaduto, come i turisti scivolati nel dirupo, hanno riportato, nel migliore dei casi delle serie lussazioni e negli ultimi due episodi, una frattura e un vero e proprio trauma cranico con relativo ricovero in ospedale in codice rosso. Un’ultima considerazione in merito l’hanno fatta gli esperti del settore che hanno osservato come, gli escursionisti incidentati dal canto loro hanno forse sopravvalutato le loro capacità di arrampicatori ma si è fatto anche notare come tutti questi incidenti, hanno fatto certamente emergere l’esigenza che l’Ente Parco Murgia effettui una verifica sulla idoneità dei sentieri e sulle loro condizioni di agibilità. Sarebbe anche  importante, si è detto inoltre da più parti, che l’accesso di ‘Porta Postergola’ al Parco Murgia, tornasse ad essere custodito e controllato da esperte Guardie Forestali, volontari ben formati o personale della Protezione Civile. Tutti costoro, come accadeva in passato, potrebbero illustrare preventivamente agli escursionisti le difficoltà e le insidie che il territorio del Parco presenta. Senza considerare le numerose opportunità lavorative che l’impiego esteso e costante di simili figure professionali nel settore forestale e ambientale, finalizzato alla sorveglianza dei visitatori e del Parco, potrebbe assicurare. Si attendono dunque risposte e provvedimenti concreti da parte degli Enti competenti e, nel raccomandare maggiore prudenza agli escursionisti, si registrano sempre più numerosi i messaggi di gratitudine ai Vigili del Fuoco.

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