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«L’IMPEGNO POLITICO IN BASILICATA DI MOLES È STATO MOLTO MINIMALISTA»

Lucia Pangaro, tra le fondatrici di Forza Italia in Basilicata, commenta i nomi dei candidati in vista delle prossime politiche

Con l’ufficialità delle candidature, anche in casa centrodestra si tirano le somme dei partecipanti e degli esclusi di questa importante tornata elettorale per il prossimo 25 settembre. In Basilicata ha creato non poco rumore la designazione della presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati, quale candidata del centrodestra all’uninominale. Una candidatura arrivata un pò a sorpresa, quando ai più pareva quasi scontata l’indicazione  del lucano Giuseppe Moles, senatore uscente e sottosegretario all’Editoria in carica. Una esclusione che però a chi come Lucia Pangaro, azzurra doc, ha visto nascere FI in Basilicata non ha sconvolto più di tanto. Anzi. Come racconta Pangaro a Cronache Lucane «Moles non è mai sceso nel vero agone politico». Professoressa Pangaro, la ricordiamo come una figura storica di Forza Italia in Basilicata. Ci dia il suo parere sulle fibrillazioni di questi giorni in vista delle politiche del 25 settembre. «Il mio parere, quale fondatrice del partito già nel 1994, è un plauso alla dirigenza nazionale circa le ultime scelte che ci onorano della presenza di figure autorevoli da votare. E aggiungerei…. Finalmente! Nei primi anni di vita del partito, Giuseppe Moles, se ne guardava bene dal manifestare la sua appartenenza e, da giovane radical chic potentino già trapiantato a Roma, era in attesa di una buona entratura in politica. Per sua fortuna, divenne, dopo i primi anni, il pupillo dell’On. Martino il quale lo ha “protetto” fin che era in vita. Finito questo autorevole personaggio, Roma si è interrogata sulla valenza di un politico, diventato sì finanche sottosegretario, ma dalla passione e dall’attaccamento molto debole alla sua terra. Non ci sono leggi a sua firma a sostegno della Basilicata (terra ricca di risorsa umane, ambientali e produttive) e non credo che imprenditori dell’editoria lucana abbiano potuto avere con lui grandi interlocuzioni….» Cosa intende per impegno molto debole? «Soprattutto, molto minimalista sull’impegno politico in terra lucana. Sporadicamente presente in Basilicata non ha di certo creato entusiasmo e movimento attorno alla sua persona, concentrandosi unicamente sui suoi rapporti con la politica romana. Anche i rapporti con board regionale (sia pur capeggiato da un forzista) non mi tornano ne idilliaci, ne soprattutto frequenti. Spesso si pensava di rivolgersi a “Chi l’ha visto?”. I risultati che quei pochi sparuti “dirigenti” di partito vorrebbero riconoscergli nelle ultime ore, sono attribuibili unicamente all’ammirazione che l’elettorato lucano ha ed ha avuto nei confronti di Silvio Berlusconi. Nulla è stato mai fatto per la Basilicata a livello legislativo e quant’altro e, soprattutto, Giuseppe Moles non è mai sceso nel vero agone politico. In poche parole, non sapremo mai quanti lucani scriverebbero il suo nome su una scheda elettorale. Mi viene da sorridere intuendo la sua risposta….. direbbe di averci graziato per non averci fatto fare brutta figura al suo cospetto!! La classe dirigente che ha costruito le mura di Forza Italia in Basilicata è stata, nel tempo, completamente ignorata da Moles che ha amato circondarsi in sicurezza solo di persone sue (poche) in una sede che altro non è se non la sua segreteria politica, non certo una sede di partito. Credo però pagata dal partito. Mi giungono lamentele diffuse di impossibilità a convocare riunioni in questa sede, se non in sua presenza. Presenza, ripeto, sporadica e poco entusiasta». Se sul maggioritario si fosse confermata la candidatura di Moles, quindi, a suo parere come si sarebbe comportato l’elettorato lucano? «Personalmente, mi sarei sentita usurpata di un diritto. Il diritto di voto, perché non mi sarei recata a votare». Come mai, allora, anche sulle emittenti nazionali il “caso Basilicata” viene citato più di altri riportando la protesta dei territori a favore di Moles contro la Casellati? «Mi meraviglio di lei…… è una protesta gonfiata ed inventata, dal momento che non mi risulta assolutamente, anzi, si tira un sospiro di sollievo. D’altronde, Moles, credo abbia superato oramai i quattro mandati e non mi risulta abbia creato o incoraggiato suoi o (peggio!) sue alter ego. Credo sia giunto il momento che torni a fare il professore, avendo già preso tanto in terra lucana».

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