CANDIDATURA DI SERVIZIO PER CANNIZZARO, SI GIOCANO UNA CHANCE POLESE E PITTELLA
Ecco il borsino dopo il deposito delle liste. Il Terzo Polo è la sostanziale novità, al netto del risultato
Dopo i rumors delle ultime settimane le liste sono state presentate e si potrà cominciare la campagna elettorale. Tutte le indiscrezioni sono state confermate e non ci sono state sorprese dell’ultima ora.
IL CENTRODESTRA
All’uninominale il centro-destra candida al Senato il Presidente Casellati e alla Camera dei Deputati l’on. Salvatore Caiata, in quota rispettivamente il primo Forza Italia, il secondo Fratelli d’Italia. La candidatura della Casellati e la contemporanea eliminazione dai giochi di Giuseppe Moles hanno scosso e non poco il partito sul territorio; da Dino Bellettieri a Fabrizio Fiorini una parte rilevante della classe dirigente locale è insorta contro l’esclusione dell’uomo che aveva portato alla vittoria il partito. C’è da dire che però Bellettieri alla fine però ha accettato la candidatura probabilmente anche per dare sostegno al compagno di partito Piro, capolista al Senato. Di tutt’altro tenore le posizioni di Cupparo che, invece, ha ritenuto positiva la scelta del Partito di escludere Moles e puntare sulla Casellati. Forza Italia candida Casino alla Camera dei Deputati e Francesco Piro al Senato della Repubblica come capolista, riuscendo così a coprire tutte e due le province. La Lega sposta il Sen. Pasquale Pepe alla Camera dei Deputati facendolo correre come capolista mentre al Senato correrà il segretario del Partito Matteo Salvini. Una corsa disperata quella di Pepe per la riconferma, il sindaco di Tolve che ha perso il vento in poppa che aveva la Lega alle scorse elezioni, dovrà superare anche le lotte intestine nel partito di Salvini per provare ad ottenere una difficilissima riconferma che passa per un risultato straordinario. Fratelli d’Italia candida il direttore di Coldiretti Basilicata Aldo Mattia e il fondatore del Partito in Basilicata Gianni Rosa, entrambi hanno la quasi matematica certezza di essere eletti in Parlamento. Fdi Basilicata potrebbe portare a casa tre Parlamentari sui sette assegnati alla Basilicata, con un risultato che la metterebbe alla guida del centrodestra nella nostra regione e nelle condizioni di dettare legge. Sarà, invece, Francesco Cannizzaro a guidare la lista dei moderati. Sondaggi alla mano il centrodestra potrebbe eleggere sicuramente due deputati e due senatori con la possibilità di giocarsi il terzo deputato se la Lega o Forza Italia dovessero riuscire ad ottenere in Lucania un risultato da ritenersi utile nel flipper dei resti. L’unico sicuro fuori dai giochi è Cannizzaro di Noi moderati. Se dovesse andare a un minore il seggio, certamente non sarà al partito della coazione vincente.
IL CENTRO-SINISTRA
Situazione diametralmente opposta nel centro-sinistra. Il Partito Democratico parte lacerato dalle vicende legate alla candidatura e al successivo ritiro di La Regina e dalla scelta del Partito di candidare Amendola come capolista alla Camera dei Deputati. A meno di clamorose rimonte, quello che fu il “Partito Regione” potrebbe eleggere come unico Parlamentare lucano Vito De Filippo, sempre che la candidatura di Pittella non determini per il Pd la perdita del secondo posto.
ITALIA VIVA-AZIONE
La sorpresa delle elezioni potrebbe venire proprio dai centristi. Mario Polese, candidato alla Camera dei Deputati e Marcello Pittella, candidato al Senato della Repubblica sono una accoppiata già vincente in passato e che potrebbe portare a risultati clamorosi. Se i due dovessero fare bene squadra, Mario Polese avrebbe più possibilità di tutti di conquistare il terzo seggio alla Camera dei Deputati, gli basterebbe ottenere una percentuale sensibilmente più alta della media nazionale del Partito per essere in gioco. Quella di Marcello Pittella, invece, sembra una sfida in salita e una vera battaglia come è nel Dna del guerriero di Lauria. Pittella per essere eletto deve superare il Partito Democratico, già il fatto che ciò sia astrattamente ipotizzabile è una vittoria per l’ex governatore. In nessun’altra regione tutto ciò è ipotizzabile. Pittella ha un consenso per-sonale altissimo e una struttura capace di muovere le acque seriamente sul territorio, se saprà infilarsi tra i delusi della gestione La Regina e, contemporaneamente, attirare il consenso di chi rivendica una maggiore autonomia delle scelte locali rispetto ai diktat romani, potrà aspirare a vincere la sua battaglia. Ad ogni buon conto un suo risultato eccezionale potrebbe essere sufficiente per far perdere il senatore al Pd