IL COMUNE DI MATERA RILANCIA SUL PNRR, MA SENZA UNA “COMMISSIONE AD HOC”
Sono 28 i progetti di “resilienza” candidati dall’amministrazione, rigidi i controlli del Ministero
L’amministrazione Comunale di Matera ha vinto altri finanziamenti Pnrr”. Questo messaggio, da un po’ di mesi e soprattutto allo scoccare dell’inizio della campagna elettorale, è diventato molto frequente nei comunicati diffusi dall’amministrazione municipale della città dei Sassi. Nell’ultimo aggiornamento, addirittura, le somme “vinte” dal Comune sono enormi, come ad esempio i 731mila € per una scuola d’infanzia presso il Borgo La Martella, oppure 2mln di € per due nuovi asilo nido e via discorrendo. Insomma sembrano davvero i numeri di una lotteria, tanto più che l’amministrazione Bennardi ha anche fatto sapere che quanto al Pnrr “Sono state candidate 28 proposte progettuali” e così l’ammontare dei fondi in arrivo diventa davvero interessante. Ma la curiosità di molti cittadini, a questo punto è quella di sapere se tutti questi ingenti importi saranno effettivamente trasferiti all’Ente locale materano e soprattutto quando. In realtà, gli addetti ai lavori, ci hanno spiegato che l’effettivo “incasso” di tali somme non è così semplice e immediato come potrebbe sembrare. Le difficoltà riguardano proprio le complesse procedure di controlli e supervisioni a cui ogni “missione” candidata al Pnrr è sottoposta. Ora è pur vero che “All’attuazione dei singoli interventi, provvederà direttamente il Comune di Matera sulla base delle competenze istituzionali”; ed è sempre vero che “L’attuazione degli interventi avviene con le strutture e le procedure già esistenti”, ma a tutto ciò si aggiunge un rigidissimo controllo da parte degli organi del Ministero competente. Non solo, la complessità delle procedure tecniche, burocratiche, economiche e informatiche relative alle varie candidature al Pnrr”, impone, come spiega il Governo, che i richiedenti, nel nostro caso il Comune di Matera, provvedano alla “Assunzione di personale esperto specificamente destinato alle strutture preposte all’attuazione delle iniziative del Pnrr, dalla progettazione alla concreta realizzazione. E di muniscano del sostegno da parte di esperti esterni appositamente selezionati, al fine di assicurare la corretta ed efficace realizzazione dei progetti ed il raggiungimento dei risultati prefissati”. A fronte di una simile disposizione, in tanti si sono chiesti come mai a Matera, la costituzione di una “Commissione consiliare Pnrr”, che si sarebbe dovuta occupare proprio degli aspetti più complessi e in maniera politicamente trasversale, delle questioni locali legate al Pnrr, proposta proprio dal M5s, sia stata poi ritirata dagli stessi grillini. In conclusione dunque, i progetti per così dire vincenti, se viziati da errori, poterebbero essere facilmente fermati in corso d’opera dai vari controlli attuati da un’apposita “Cabina di regia” governativa che avrà il compito di vagliare nei minimi dettagli le proposte dei progetti e soprattutto la corretta esecuzione degli stessi. Allora se quello verso l’ottenimento finale dei fondi del Pnrr è un percorso tutt’altro che semplice, e non affatto scontato, qual è il motivo per cui l’amministrazione materana vanta già la “vittoria” nelle proposte candidate? Lo scopriremo nei prossimi mesi. Fatto sta però che il manuale operativo del Pnrr spiega anche che tutti i progetti devono “Realizzarsi entro il 2026”, per cui quelli che falliranno, saranno senz’altro una colpa della “nuova amministrazione”!