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TITO DI MAGGIO: QUELL’IMMARCESCIBILE CAMBIA CASACCA DELLA POLITICA LUCANA

I “moderati” superstar : candidano la sempre presente e quasi mai eletta Camardese che dall’Msi all’Udeur li ha passati tutti

La vittoria ha molti padri, la sconfitta è sempre orfana; deve aver pensato questo Dino Bellettieri, candidato al Parlamento nella lista di Forza Italia che, evidentemente, non ha voluto sottrarsi all’opportunità di mostrarsi parte attiva del carro del vincitore. Evidentemente solidarietà a Moles, secondo Dino Bellettieri, poteva essere sufficiente in formato comunicato stampa. Se salire sul carro del vincitore è attività molto diffusa in Italia, scendervi per coerenza è cosa quasi impossibile.

LA COERENZA DELLE DONNE DEL PD Quelle che, invece, hanno mostrato coerenza sono state le donne del Partito Democratico. Quelle indicate come rincalzi nelle liste, avevano detto che avrebbero rifiuto candidatura di servizio e hanno mantenuto la parola. Una coerenza non da poco che certamente stride in positivo con il trasformismo e la poca linearità di tanti loro colleghi uomini. In questo caso la linea politica non si è ridotta ad un comunicato stampa ma si è manifestata anche nelle azioni.

QUELLI PER TUTTE LE STAGIONI Esistono i candidati in servizio permanente effettivo che sono talmente idealisti da avere fissa l’idea della lista. Tra questi spicca il sempre verde Tito Di Maggio, eletto nella corte dell’europeista Monti, passato nel PdL per essere candidato presidente in Regione, ha adesso deciso di correre come capolista al Senato per Noi moderati, dopo essere stato vicino alla Lega euroscettica di Salvini alle scorse elezioni politiche. Non di meno Mariolina Camardese, già consigliere comunale a Potenza del Movimento Sociale Italiano, si trovò nell’Udeur a sostegno di Gaetano Fierro sindaco, candidata al Comune con Michele Cannizzaro, vicino alla Lega alle scorse elezioni regionali, ora è candidata al Senato per i moderati. Un itinerario permanente al servizio delle candidature a qualsiasi costo che, quanto meno, denota una certa propensione all’impegno civile. Solo tre anni fa Tommaso Coviello era candidato in Parlamento con la Lega, è stato eletto con la Lega in Consiglio Regionale anche grazie al sostegno del Sen. Pasquale Pepe, da caprogruppo è passato in Fratelli d’Italia, oggi è candidato alla Camera dei Deputati nelle liste di Giorgia Meloni. Candidatura di servizio la sua al terzo posto alla Camera dei Deputati, come di servizio fu la candidatura nella lista della Lega.

L’IMPEGNO CIVICO DISINTERESSATO E COERENTE Ad ogni elezione che si rispetti ci sono i portabandiera della coerenza, persone che mettono la propria faccia e il proprio impegno anche quando non c’è nessuna speranza di vittoria. Spicca tra questi il comunista Giuseppe Amodeo, comunista era e comunista è rimasto a dimostrare una certa coerenza illimitata, la stessa che tante volte lo ha visto anche sulle questioni ambientali manifestare con tanto di bandiera rossa con la falce e martello. Sempre sulle tematiche ambientali, al terzo posto alla Camera nei Verdi c’è Manuel Chiappetta, ammiratore e seguace del sindaco Vassallo, da sempre impegnato nella difesa della costa marateota, ha deciso di spendersi per una candidatura di servizio soltanto per la difesa delle sue idee e del territorio. Sullo stesso versante Giuseppe Di Bello, scartato dai Cinque stelle malgrado avesse vinto le parlamentarie alle scorse elezioni, ci riprova candidandosi alla testa di “italia sovrana e popolare”. Sarà, invece, Robilotta a guidare la lista di Italexit con Paragone, una scelta coerente con le sue posizioni negli ultimi anni. Storie diverse e percorsi strani che, ad ogni elezione raccontano di uomini, bestie e dei che si impegnano nei modi più svariati nella politica, tra coerenze, incoerenze, opportunismi ed opportunità.

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