IL BEN SERVITO DI BONACCINI A LA REGINA
Tacco&Spillo
Non vogliamo infierire su Raffaele la Regina, bersagliato dai suoi stessi tweet contro Israele e divenuto ormai un caso d’imbarazzo nazionale, ma possibile che non si veda nemmeno l’ombra di una critica, anche minimamente sillabica, contro lo sfascio gestionale che è riuscito a fare in concorso associato col duo sfigato Letta-Provenzano? Ora però a far venire l’orticaria e non pochi morsi di coscienza ai democratici ammutoliti ci ha pensato bene e col piglio romagnolo il bravo governatore Stefano Bonaccini che in un’intervista di fuoco ha ribadito l’ovvio indicibile e cioè che negare “il diritto dello Stato di Israele a esistere significa essere incompatibili con la nostra comunità politica”. La Regina, cresciuto tra Arafat e D’Alema, dopo scuse da coccodrillo, non ne vuole sentire però di dimissioni, anzi come se non bastasse s’è subito industriato a dare lo scalpo dei poveri sindaci PD al grillino Christian Giordano per la presidenza della provincia di Potenza. Eppure se un qualsiasi segretario regionale avesse sbianchettato nomi e generi tanto maschili che femminili per infilarsi lui stesso nelle candidature che pur doveva difendere a denti stretti ci sarebbe stata quantomeno la sollevazione popolare ed invece, qui che siamo in Basilicata, c’è stata soltanto l’ordalia omertosa del silenzio: dalle intrepide donne democratiche a Speranza, scappato di casa per la bella Napoli. Canta Nessuno: “Ora ti do il ben servito!Ora cambia lo spartito!”.