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MANCA LA POLITICA NELLA CAMPAGNA ELETTORALE, SI VADA OLTRE L’ANAGRAFE

Per fortuna almeno sul tema energetico c ’è Cronache Tv a sollecitare un sonnecchiante dibattito

Tra ricerca di post datati, vendette personali da consumare, ricerca spasmodica della propria visibilità personale e di uno spazio in paradiso, quello che manca in questo inizio di campagna elettorale è la politica. Politica intesa come confronto di idee e di programmi, di progetti e di iniziative territoriali e non solo di polemica.

QUESTIONE ENERGETICA Eppure esiste un tema di preminente interesse nazionale, di stringente attualità e di centralità nel dibattito politico che riguarda direttamente la Basilicata e il suo futuro. Davanti alla guerra in Ucraina, infatti, è scoppiata in tutta la sua stringente attualità la questione dell’autosufficienza energetica italiana. Una questione che riguarda o potrebbe riguardare direttamente la Basilicata e potrebbe essere immediatamente nell’agenda di Governo. Tema trattato anche se solo marginalmente, nei confronti tra candidati su Cronache Tv, grazie alle insistenze dell’ottimo Paride Leporace.

NUOVI POZZI, NUOVE PERFORAZIONI Davanti alle problematiche emerse in questi mesi, la ricetta che da più parti sembra essere proposta è quella di aumentare la produzione di energia in Italia. In Basilicata, non soltanto ci sono i due più importanti impianti petroliferi italiani, ma anche gli unici impianti su terraferma d’Europa. Quando si parla di produrre nuova energia il pensiero non può non correre alla nostra Val d’Agri. In Val d’Agri si potrebbe estrarre più gas e più petrolio, elementi che potrebbero interessare tranquillamente le compagnie ed essere di interesse nazionale.

I COMITATINI Il primo a porre la questione fu Renzi che, durante il suo governo, disse che quattro comitatini non potevano paralizzare l’Italia. La reazione del territorio fu sdegnata e, archiviato il Governo Renzi, nessuno ebbe più né la forza né il coraggio di contrastare i comitati spontanei che avevano paralizzato le nuove ricerche di gas e di metano. Oggi tutti i partiti sono sulle posizioni che furono di Renzi e si rendono conto che è necessario produrre in proprio l’energia che si consuma se non si vuole dipendere dall’estero. Su questo tema i candidati lucani dovrebbero esprimere la loro posizione e farlo chiaramente: sono favorevoli o contrari a nuove estrazioni in Basilicata? E, se sono contrari, saranno disponibili a fare fronte comune in difesa del territorio anche contro gli ordini di scuderia che dovessero provenire dai partiti?

LA DIFESA DELLA BASILICATA In questa campagna elettorale c’è una polemica costante sulle carte d’identità dei parlamentari, una polemica sterile e non utile se ci si ferma al mero dato anagrafico. Quello che ci piacerebbe sapere è se i nostri 7 eletti saranno in grado di difendere il territorio, se metteranno avanti agli interessi di partito quelli del territorio. Questo ci piacerebbe sapere dai candidati.

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