MOTTA SOLLECITA L’AMMINISTRAZIONE: «TROVIAMO IL MODO DI FINANZIARE LA PISCINA OLIMPIONICA»
Il promotore di un gruppo Facebook: «Serve il progetto definitivo per poterlo candidare a finanziamento. Senza quello non si va da nessuna parte»
Nei giorni scorsi è tornata in auge la discussione sulla realizzazione di una piscina olimpionica a Potenza. Una struttura che potrebbe rappresentare una buona opportunità per il capoluogo di regione. Il Comune di Potenza, dopo la determina dirigenziale della direzione manutenzione patrimonio e viabilità, ha affidato lo studio preliminare di fattibilità ad un geologo e ora manca un progetto e i fondi per poter finanziare l’opera. Dell’opera che potrebbe rilanciare lo sport e l’economia della città ne parliamo con Giovanni Motta, uno dei promotori della pagina Facebook #vogliamolapiscinaolimpionica.
Ingegnere Motta, lei si è molto speso perchè a Potenza si realizzasse una piscina olimpionica a Potenza ma quanto è importantante, secondo lei, per la città avere una struttura del genere?
«È importate soprattutto per il territorio della città, considerato anche che Potenza è stata scelta come “Città europea dello sport” per l’anno 2021 e poi prorogata anche al 2022. La piscina è importante per i bambini che vanno a scuola di nuoto, e per le società che orbitano intorno al territorio delle piscine. In Basilicata ci sono circa 21 società affiliate alla Federazione Italiana Nuoto o al Comitato di Basilicata. Inoltre creerebbe un indotto non indifferente. Se venissero organizzati, ad esempio, in un anno due o tre meeting a livello nazionale o internazionale, questo creerebbe economia per l’intero territorio lucano e nella fattispecie per la città di Potenza».
L’hashtag vogliamolapiscinaolimpionica e la connessa pagina Facebook hanno grande successo, ma soprattutto è il mondo politico, tanto a destra quanto a sinistra, che pensa sia questo il momento giusto per realizzarla a Potenza.
«Si e ringrazio per questo successo gli oltre 1560 membri che hanno aderito al gruppo Facebook. Mi preme sottolineare che questo gruppo facebook “#vogliamolapiscinaolimpionica” parte da una mia idea e di altri genitori, ma ha avuto il consenso di atleti, dirigenti, delle società stesse, e del comitato regionale della Federazione Italiana Nuoto nella persona del suo Presidente Roberto Urgesi».
Anche il luogo dove dovrebbe sorgere l’importante struttura è stato già individuato, la piscina non è soltanto una idea astratta.
«La location individuata è lungo via Appia. Per intenderci sarebbe l’ex Area militare vicino al carcere di Potenza. Da quel che mi risulta, l’area è a disposizione ed è stato già fatto uno studio di fattibilità. Adesso andrebbe definito meglio questo studio di fattibilità, facendolo diventare un progetto esecutivo e candidarlo o con i fondi sociali di coesione, oppure con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. È chiaro che se non c’è un progetto definitivo, ma soltanto uno studio di fattibilità non ci sono le condizioni per candidarlo da nessuna parte».
Quale è il suo appello all’Amministrazione comunale?
«L’appello e una sollecitazione non solo all’Amministrazione comunale ma anche all’Ente Regione per dire che il Comitato Regionale della FIN c’è, le società, gli atleti, i dirigenti, i genitori ci sono tutti e siamo a disposizione per collaborare, per far si che la piscina olimpionica possa essere finanziata. Ma a valle di un progetto definitivo. La nostra posizione è quella di estrema collaborazione con gli enti, ma allo stesso tempo la nostra azione è chiara: Noi vogliamo solo e soltanto la piscina Olimpionica! In questi giorni abbiamo creato anche altri due hashtag, con i quali chiediamo di aprire al più presto la piscina di Montereale. Devo dire però che l’amministrazione comunale sta dando segnali positivi in tal senso. Speriamo che la piscina di Montereale possa aprire nei primi dieci giorni del mese di settembre. In modo tale da poter essere in linea con l’apertura delle scuole. Questo è fondamentale, perché le famiglie con bambini, se non apre opteranno per altri sport. L’anno scorso, le società che fanno scuola nuoto, hanno chiuso compreso l’agonismo con 700/750 bambini che hanno usufruito dei servizi della piscina di Montereale. E se non apre subito sarà difficile confermare questi numeri. L’altro hashtag che ho creato è “cosa farai per la piscina olimpionica” ed è rivolto ai candidati lucani e non, alla Camera e al Senato della Repubblica. Questa è un iniziativa propositiva, non l’ho creata per fare polemica o altro, è un iniziativa che parte dal basso, da un genitore che come me ha due bambine che fanno nuoto agonistico e che ha avuto il conforto di altri genitori».
Il nuoto, dunque, a Potenza e più in generale in Basilicata quindi è molto praticato come sport?
«Si e ci sono i numeri a dimostrarlo. Abbiamo 21 società in tutta la Basilicata affiliate al Comitato regionale Fin, 750 atleti tra scuola nuoto ed agonismo, oltre a tutto il settore master. Per master si intende l’utente che fa le gare di nuoto ma che ha già raggiunto una certa età. Per non parlare poi del nuoto libero. E se si facesse una piscina olimpionica, questi numeri aumenterebbero. E se parliamo dei costi di gestione, credo che con questa utenza, più la creazione di alcuni eventi a livello nazionale e internazionale, la piscina potrebbe mantenersi. Questo potrebbe giovare anche alla città di Potenza che non ha un forte turismo come Matera, e allora perché non puntare ad un turismo sportivo per il capoluogo Lucano? Mi preme inoltre, ricordare anche che la regione Basilicata ha finanziato con il Fondo Sociale di Coesione alcuni interventi sulle strutture sportive. Io ho scritto in uno degli ultimi post che le città di Potenza e Matera non compaiono nell’elenco, perché non ci sono i progetti. Evidentemente chi era incaricato di questi progetti non li ha fatti. Ma questo non toglie nulla alla volontà politica che io so per certo essere nelle corde sia della regione Basilicata, sia del comune di Potenza. Per quanto ci riguarda esprimiamo la massima collaborazione e vicinanza al Presidente Bardi e al sindaco Guarente. Sia all’Assessore allo sport Gianmarco Blasi, ma ancor prima di Blasi, avevamo un buon rapporto con Patrizia Guma. E lo si deve a lei il finanziamento di quello studio di fattibilità. Quindi noi vigiliamo in attesa dell’apertura della piscina di Montereale e poi del finanziamento per la realizzazione della piscina olimpionica».