POTENZA, IL CAPOLUOGO LUCANO FINISCE ALLA PERIFERIA DELLA CAMPAGNA ELETTORALE
Cronache ha curato un lungo dossier sullo stato di degrado in cui versano gli immobili pubblici della città: la politica resta silente
Tra i tanti temi della campagna elettorale in corso a quanto pare non è centrale il destino di Potenza. Il nostro giornale ha curato in undici puntate un lungo dossier sullo stato di degrado in cui versano gli immobili pubblici a Potenza. La politica, pur nel cuore della campagna elettorale, è rimasta silente. Né la maggioranza né l’opposizione si sono mosse per dire perché la città versi in questo stato di abbandono o per chiarire quali idee abbiano e quali azioni intendano mettere in campo per risollevare il destino della città capoluogo.
LA POSIZIONE DI CARMINE LOMBARDI
A gettare un sasso nello stagno è Carmine Lombardi, segretario cittadino del Partito Democratico, che in una lunga intervista ha preso posizione sulla situazione della città proponendo alcune ricette che possano superare lo stato di paralisi senza nascondersi dietro il paravento comodo dell’essere opposizione e senza nascondere le pregresse responsabilità amministrative della sua parte politica. Un invito ad agire e non nascondersi dietro comodi rifugi il suo, un invito coraggioso che chiede di superare l’alibi delle lentezze burocratiche e invita tutti a lavorare per far recuperare qualità della vita alla città capoluogo. La speranza di questo giornale è che anche le altre forze politiche ci dicano qualcosa, che la maggioranza e il sindaco leghista Guarente ci racconti cosa intenda fare per superare lo stallo in cui versa la città di Potenza. Chiunque percorra le strade cittadine non può non rendersi conto della situazione in cui versa la città, l’amministrazione non può fingere di non vedere.
LA PISCINA OLIMPIONICA
Intanto prosegue la battaglia solitaria di Giovanni Motta e di alcuni cittadini di Potenza per chiedere la piscina olimpionica in città. Un classico esempio di iniziativa presa dal basso che dovrebbe coinvolgere tutte le forze politiche. Intanto il Sole 24ore nella sua classifica sulle province pone Potenza e Matera negli ultimi posti per indice di sportività. La classifica, lo diciamo subito, riguarda le province e non le città e classifica i territori secondo la fruibilità di servizi sportivi. È evidente, però, che in territori come i nostri tale disservizio sia principalmente legato ai vuoti delle città capoluogo, non essendo immaginabile che possano essere i piccoli comuni montani a supportare le esigenze sportive del territorio. Tra palazzi abbandonati, strade male gestite e strutture sportive inesistenti, la politica a Potenza pare disinteressata alle vicende che interessano i cittadini. Se è scomparso il Partito Regione, evidentemente, è scomparsa anche la Città Regione, periferizzata negli interessi della Politica e dell’amministrazione. Sic transit gloria mundi.