ANCHE BARDI SCENDE IN CAMPO SI PESERÀ SUL RISULTATO DI FI
Intanto partiti e candidati ancora non hanno esposto i loro programmi: cosa faranno da Roma per la Basilicata?
La campagna elettorale stenta a decollare, tranne Fratelli d’Italia e Pittella-Polese (nel caso di Italia Viva- Azione il peso dei candidati è maggiore di quello del simbolo), nessuno sta organizzando iniziative territoriali atte a spiegare il programma elettorale e le prospettive né soprattutto a illustrare quanto fatto.
TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE
Per quanto possa sembrare oggi che li si vede battagliare nella campagna elettorale, ci sono tre candidati locali che sono stati in questa legislatura compagni in maggioranza e hanno determinato le scelte politiche dei tre governi che si sono succeduti in questa legislatura. Il leghista Pasquale Pepe, il democratico Vito De Fiippo e il pentastellato Arnaldo Lomuti, infatti, hanno governato insieme in questa legislatura, sono stati parte della stessa maggioranza. Lomuti ha sostenuto sia i due governi Conte che il Governo Draghi, Pepe è stato all’opposizione soltanto del Conte bis e De Filippo all’opposizione soltanto del Conte uno. IL
RESOCONTO DI CIÒ CHE È STATO FATTO
Per onore di verità le stesse condizioni le avrebbero anche la Casellati e Salvini nonché Moles e Margiotta ma essendo i primi estranei al contesto regionale e leader nazionali di partito e i secondi non ricandidati, la questione non è di stringente attualità o rischia di essere fuorviante. Nei manifesti elettorali ciascuno promette un impegno per il futuro, un impegno che riguarda il territorio nazionale come quello regionale. Sarebbe bello, però, che prima di candidarsi per il futuro chi ha avuto un ruolo di responsabilità nel presente e nel passato diano conto di quanto è stato fatto. Quali Leggi a vantaggio della Basilicata i tre uomini di maggioranza hanno sostenuto e fatto approvare? Quali investimenti in più hanno ottenuto per la nostra Regione. Escludendo Salvatore Caiata, tutta la rappresentanza parlamentare lucana è stata in maggioranza in questa legislatura, eppure nessun beneficio si è visto sul nostro territorio. Basta percorrere il raccordo Sicignano-Potenza ed i suoi eterni ed immobili cantieri per verificare che i nostri parlamentari di maggioranza nulla hanno fatto per applicare il metodo del ponte Morandi alla loro autostrada. Basta vedere la crisi della Stellantis e il fatto che soltanto il Governo Regionale si sia impegnato per garantire un ritorno ai lucani sull’energia ricavata dal nostro territorio per verificare che un impegno in tal senso non c’è stato. Potremmo sbagliare, sicuramente sbaglieremo ma al nostro sguardo di cronisti non si evidenzia alcun vantaggio per il territorio dall’aver espresso 11 Parlamentari di Maggioranza più i ministri Speranza e Lamorgese. Certo sono lontani i fasti di Emilio Colombo il cui peso politico si è riversato sul territorio anche in termini di investimenti ma appare davvero imbarazzante il vuoto di ritorno. Ci piacerebbe essere smentiti e in tal senso ci piacerebbe che Pepe, De Filippo e Lomuti indichino una legge a loro firma che abbia portato un beneficio per la Basilicata, un atto di governo che abbia arrecato benefici al territorio. La facoltà di medicina sembra essere la risposta più banale che chiunque di loro potrà dare, ma è una vittoria con troppi padri e sembra più la capacità del Governo Bardi che quella dei nostri rappresentanti in Parlamento la causa di questa affermazione.
IL PESO DI BARDI
Proprio Bardi sembra finalmente aver iniziato la sua campagna elettorale, la foto che lo ritrae a Palazzo Madama insieme alla Casellati e a Francesco Piro dice chiaramente che il Generale misurerà il suo peso nel consenso che Forza Italia prenderà in Regione. Alle scorse elezioni politiche Forza Italia fu il primo partito del centrodestra, superando sia la Lega che Fratelli d’Italia, il peso del Governatore riuscirà a mantenere questo risultato o, quanto meno, a piazzare il suo partito a poche incollature da FdI? Una Forza Italia che prendesse più o meno la metà dei voti di FdI sarebbe la certifica- zione della fine politica del Partito di Berlusconi sul territorio e, quindi, segnerebbe inequivocabilmente anche la fine del Generale. Forse per questo, come si può vedere dalla foto con la Casellati, sono spuntati a sostegno di Forza Italia gli “arieccoli” del centrodestra: Viceconte e Taddei. Alle scorse elezioni politiche Viceconte era candidato col Pd riuscendo nell’impresa di far perdere il centro-sinistra in Basilicata dopo essere riuscito a far perdere per anni il centrodestra. Con Moles alla guida del Partito e Viceconte-Taddei fuori, Forza Italia fu il primo partito sul territorio malgrado a livello nazionale i risultati videro il sorpasso della Lega, riusciranno i nostri Re Mida al contrario a decretare la fine di Forza Italia in Basilicata? Il 25 settembre vedremo se tutto ciò che toccano diventa sconfitta. Una battaglia sulla quale di misura anche Bardi che potrebbe aver accolto con soddisfazione l’epurazione di Moles e ora su questa scelta si misura.