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FILOMENA LATOCCA LASCIA FORZA ITALIA BASILICATA

Dimissioni della coordinatrice di Melfi

Con questa lettera Filomena Latocca, coordinatrice di Forza Italia a Melfi, spiega le sue dimissioni dal partito del leader, Silvio Berlusconi “Esiste un tempo per agire e un tempo per fermarsi – scrive E Questo è il tempo di fermarsi e riflettere. La mia riflessione sulle posizioni assunte da Forza Italia inizia con la votazione del Presidente Mattarella e prosegue con la fiducia non rinnovata al Governo Draghi per poi completarsi con apparizioni di antenati sulla stampa locale. In questi anni passati ho avuto il piacere di essere parte attiva di una bella scommessa. Nelle idee o ci credi o non ci credi..e io ci ho creduto. Alle idee poi seguono i progetti e decidi di credere anche in quelli, finchè riscontri coerenza; quando però la coerenza viene meno, ti fermi e rifletti. E di mancata coerenza in questi ultimi mesi, duole dirlo, ma Forza Italia ne ha avuta tanta. E andiamo per ordine di episodi. La celebrazione dell’apoteosi dell’incoerenza inizia proprio a Febbraio quando i massimi esponenti di Forza Italia dichiarano quotidianamente e fermamente ‘No Mattarella’, fanno finta di candidare la Casellati e poi, come per magia, votano Mattarella. Segue la vicenda del governo Draghi di cui Forza Italia si era intestata la paternità. poi arriva il momento di votare la fiducia e si registra un’assordante astensione. così si aprono le danze elettorali ed esponenti storici abbandonano Forza Italia. Gli abbandoni sono proseguiti nei giorni successivi e la strana logica di composizione delle liste di Forza Italia ha messo in riflessione ancora altri esponenti del partito Ma Che futuro immagina per sé un partito che dice di volere giovani, bravi e competenti e poi li tiene in panchina e riporta in campo…gli antenati! L’unica conclusione che ne traggo è quella di un partito che non vuole un futuro, ancorato al passato che è stato di gloria; una gloria che i giovani hanno conosciuto a metà e che chissà se mai conosceranno davvero visto che per la loro disinteressata passione non c’è posto nella politica forzista dalle logiche incomprensibili. Nell’incomprensibile logica di composizione delle liste rientra poi la scelta di definire le candidature senza considerare le appartenenze territoriali. Ed ecco che con le elezioni politiche il Veneto si sposta in Basilicata e l’Emilia Romagna si sposta in Veneto. Ha ragione Vittorio Sgarbi quando dice che la Casellati passerà delle belle vacanze in Basilicata. Per tutto questo è maturo dunque il tempo di assumere le distanze dal grande sogno Forza Italia e di riflettere. La mia idea di politica è forse troppo romantica.

Ed ecco che, seppur a malincuore, ma con serenità e con la coerenza che sempre mi caratterizza scelgo oggi di prendere le distanze da Forza Italia, dal mio partito che oggi però non più essere il mio partito per le troppe contraddizioni tra il dire e il fare che non posso più condividere.

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