PER 6 GIOVANI SU 10 IL 25 SETTEMBRE SARÀ UNA DATA SPARTIACQUE PER IL PAESE
L’ultimo report di SWG per Italian Tech analizza il rapporto tra i giovani e la politica: tra prime volte e indecisi alle prossime elezioni
La campagna elettorale è ormai entrata nel vivo, ma nonostante ciò, secondo l’ultima rilevazione di SWG per Italian Tech, tra i giovani dai 18 ai 24 anni la politica continua a perdere centralità. Sono solo 2 giovani su 5 a ritenerla fondamentale per la vita di tutti, al di là dei suoi aspetti negativi, a differenza della maggioranza degli intervistati (48%) che considera la politica importante, più che imprescindibile, e al pari di altri ambiti della vita delle persone. Questa perdita di centralità certifica un altro importante dato che emerge dallo studio: 1 giovane su 2 mostra disinteresse per la politica. Tra le richieste per un riavvicinamento emergono diverse risposte interessanti: l’avanzamento di proposte più concrete, maggiore ascolto delle esigenze dei giovani e un supporto che li aiuti a comprendere al meglio le basi della politica. Tra le motivazioni che potrebbero contribuire ad un maggiore interesse troviamo anche la possibilità da parte dei cittadini di comunicare direttamente e più frequentemente con gli esponenti dei partiti, non solo durante la campagna elettorale. L’approdo su Tik-Tok dei vari leader di partito è sintomatico e segna ancor di più la distanza presente tra la politica e le nuove generazioni. L’unica soluzione è dunque sembrata quella di entrare negli spazi dei giovani anziché tentare di far avvicinare i giovani agli ambienti della politica. Questa distanza crescente tra la politica e le nuove generazioni testimonia anche la diffusa sfiducia di questi ultimi nelle capacità dell’attuale classe dirigente di invertire la rotta. Per circa l’80% degli intervistati difficilmente la situazione cambierà con l’attuale classe dirigente, a meno che, a detta dell’87%, i partiti non aprano le porte ai giovani. Ambientalisti, progressisti, europeisti e antifascisti: queste le identità politiche di cui i giovani sarebbero portatori, secondo il sondaggio. A seguire, prevale anche un atteggiamento moderato nonostante l’11% si definisca rivoluzionario, tra questi – dato interessante – il 19% sono neet. Identità politiche che sembrano testimoniare, di fatto, un orientamento tendente maggiormente al centro-sinistra. Sono infatti PD e Alleanza Verdi e Sinistra italiana quelli sentiti più vicini, a seguire Azione e Italia Viva, poi il M5S seguito da Fratelli d’Italia, Forza Italia e per ultimo la Lega. Le intenzioni di voto tra i giovani dai 18 ai 24 anni sembrano infatti non rispecchiare totalmente l’attuale trend nazionale. Sempre secondo il sondaggio, il 19% dei giovani voterà PD, il 17% M5S ex aequo con Fratelli d’Italia, il 10% Lega, l’8% Azione e IV e a seguire un punto percentuale sotto Verdi e SI insieme a FI. Cosa orienta principalmente questo voto? Gli elettori di centro-sinistra sembrano particolarmente attenti agli ideali e alle proposte di partito, diversamente da quelli di centro-destra e del M5S più attenti alle caratteristiche del leader. Proprio in riferimento ai programmi, maggiore importanza è data a temi come sostenibilità, parità di genere, innovazione tecno- logica, integrazione e diritti degli immigrati insieme a maggiori diritti per la comunità lgbtq+. Ma se la spinta verso l’innovazione tecnologica e digitale non sembra risentire dell’orientamento politico, su ambiente e diritti la forchetta tra giovani di centro-sx e centro-dx si allarga. Per l’84 % dei giovani elettori di centro-sx la lotta al cambiamento climatico rappresenta una priorità mentre solo per il 50% degli elettori di centro-dx è così. Stessa situazione per la parità di genere, importante per il 69% degli elettori di centro-sx rispetto al 43% di quelli di centro-dx. La diversità di veduta aumenta notevolmente sui diritti degli immigrati, importante per il 50% a sinistra e per il 24% a destra così come per la parità di diritti per la comunità lgbtq+ prioritaria per il 65% a sinistra e il 31% a destra. Il 25 settembre sarà un momento cruciale per il futuro del paese. Su questa frase sembrano convenire tutti i giovani indipendentemente dal loro colore politico; consapevoli che, mai come in questo momento tra crisi climatica, disoccupazione giovanile, crisi post pandemia e guerra in Ucraina, gran parte del loro futuro è scritto in quell’urna.
Andrea Carcuro